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BCL: Sassari vuole il primo posto, missione compiuta a Strasburgo

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Davanti ad un nutrito gruppo di tifosi, Sassari trova una nuova vittoria in Champions, a cadere sotto i colpi di Pierre e soci, è Strasburgo, che non riesce con la sua zona, sistematicamente ripetuta, a fermare gli uomini di Pozzecco.
La cronaca:
Sassari preme da subito sull’acceleratore, la grande intesa di squadra, premia le letture sui raddoppi di Strasburgo, a questo si aggiunge una bella percentuale dalla lunga distanza che vale il +12 a metà quarto; per Pozzecco arrivano le belle notizie dalla panchina, se non altro in termini di presenze, ritrova infatti il parquet Evans e fa il suo esordio Coleby che si presenta con un rimbalzo in attacco e una gita in lunetta che ferma il tentativo di rimonta dei padroni di casa.
Pierre è la solita certezza in termini di rimbalzo e fatturato e Sassari chiude il primo quarto sul 13-28.
La differenza di talento si vede su entrambi i lati del campo, la Dinamo regge in difesa anche sui cambi, mentre dall’altra parte del campo, vanifica gli sforzi francesi, trovando sempre un’alternativa alle soluzioni proposte dai padroni di casa; la circolazione di palla per battere la zona impostata da Collet, è da manuale e il Banco non può che aggiornare il massimo vantaggio.
Sassari è fin troppo bella, ma si specchia e Strasburgo rientra, la Dinamo spegna la lampadina, in attacco non riesce più a creare i vantaggi sulla circolazione, soffre fisicamente i francesi, mentre dall’altra parte del campo non trova una soluzione alle percentuali altissime di Nzeulie e al contropiede Francese, un insieme di fattori che vale un 14-0 di break che solo una tripla di Spissu riesce a fermare. Proprio la tripla del play sardo rianima i suoi, arriva la tripla di Vitali e l’aiuto di Bilan permette al Banco di riportare a +7 la squadra di Pozzecco, York, non vuole mollare e trascina i suoi e al 20’ Sassari guida sul 42-46.
E’ sempre York la spina nel fianco per gli ospiti, è lui a chiudere il gap, esaltandosi dalla lunga distanza, Pierre ferma la rincorsa dei padroni di casa, che punta nosulla zone press per costringere Sassari a ragionare, ma soffre la fisicità di Evans che tiene avanti i suoi; Collet decide allora di insistere con la zona, nel pitturato Parakhouski guida la lotta e Strasburgo rimane in scia, con Pozzecco costretto al time out.
La chiacchierata con i suoi porta i frutti sperati, Sassari con pazienza attacca la zona e ritrova un po’ di margine nel punteggio, ma non sfrutta tutti gli errori gratuiti che Strasburgo concede in fase offensiva, per lo meno fino a quando la prima vera forzatura dell’attacco Dinamo vale il +10 firmato da Gentile, che chiude anche il terzo quarto.
Il copione non cambia in apertura di ultimo quarto, Strasburgo insiste con la zona, Sassari colpisce dalla lunga distanza, ma non riesce a piazzare un break che possa chiudere la partita; Strasburgo grazie a Reynolds e York si riavvicina ancora una volta, ma Sassari nonostante una brutta prestazione al tiro di Jerrells è lucida nel gestire ritmo e soluzioni in attacco; il +9 firmato da Vitali non basta comunque per chiudere i conti, ma nell’ultimo minuto la fase difensiva della Dinamo compie ampiamente il suo dovere, i padroni di casa, non trovano i canestri che possano chiudere la forbice e dalla lunetta Spissu firma di fatto i due liberi che chiudono la partita, 83-88 il finale.