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Euroleague: Sassari onora l’impegno per 30 minuti, poi il Real ruggisce

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Sassari senza Brooks e Sanders, onora l’ultimo impegno di Eurolega fra le mura amiche; lo fa per 30 minuti, prima di cedere il passo al maggiore tasso tecnico del Real

Se l’ultima gara del PalaSerradimigni aveva offerto tanti spunti tecnici su cui poter riflettere, grazie alle grandi percentuali in attacco di entrambe le squadre, lo stesso discorso non è ripetibile per la gara con il Real, dove il tennistico 0-6 dei primi 5′ di gioco, evidenzia la poca lucidità in attacco di padroni di casa e ospiti.
Il Real con grande pazienza e con tutta la qualità dei suoi passatori punisce i raddoppi difensivi sui portatori di palla firmando anche il 12-0, l’ingresso di Sosa sblocca fortunatamente la Dinamo che con più incisività sul pick and roll e con letture offensive voltate all’altrusimo, trova il parziale di 11-0 che riapre la gara e trascina tutto il PalaSerradimigni. Il solito cuore di Devecchi poi, infiamma i tifosi di casa con la schiacciata del sorpasso, con Sassari capace di chiudere con il +4 i primi 10′ di gioco.
La sbandata dei Blancos si ferma grazie alle profonde rotazioni a disposizione di coach Laso, che aumenta la fisicità sotto canestro con Ayon e approfitta delle assenze biancoblu, fuori Sanders e Brooks, per sfruttare il proprio maggior tasso tecnico. Si va avanti di break e controbreak, in una gara in cui sembra che le squadre si siano messe d’accordo per giocare una sola parte di quarto a testa.
Le palle rubate di Chessa (da ala piccola) e Dyson consentono a Sassari di ritrovare la testa, Laso in risposta riconcede il campo a Llull e a Rivers e nonostante la Dinamo provi a far male con un quintetto piuttosto basso, il Real riesce a trovare il modo per adeguarsi, con Ayon sempre protagonista. 33-41 al 20′.

 


Il Real riparte bene dopo la pausa lunga, con la maggiore fisicità di Bourousis e l’esperienza di Nocioni apre la forbice a 12 punti di distacco, Sassari, ancora una volta come ad inizio gara e nel secondo quarto, non sembra essere lucida e serve il time out di Sacchetti per sbloccare i padroni di casa, dopo un nuovo break targato Nocioni, il ritorno in campo di Sosa e B.Sacchetti, fa ripartire il motore della Dinamo, il Dominicano è davvero un rebus per la difesa ospite, che non regge dal punto di vista fisico e viene puntualmente punita sui raddoppi, mentre dall’altro lato del campo, la zona ordinata dalla panchina mette in crisi Fernandez e soci, che trovano il canestro solo con una tabellata da 8 metri di Llull. 51-54 al 30′.

L’infinita panchina del Real, trova in Reys e Carroll il modo di ribaltare ancora una volta l’inerzia della gara, Sassari sbaglia i tiri aperti che possono evitare la fuga ospite e Campazzo e soci non possono che approfittarne, scavando un solco di 15 lunghezze, frutto della guardia di Rivers su Logan e della stanchezza di Sosa.
E’ il parziache fa dilagare gli ospiti, grazie ai tanti errori della Dinamo, l’uscita di fatto di Sosa dalla gara, per lo meno dal punto di vista mentale e della lucidità, manda fuori giro Sassari che è incapace di reagire ai colpi degli ospiti.
Il pubblico del PalaSerradimigni capisce che la partita è archiviata con diversi minuti di anticipo, con la forbice che si apre oltre i 20 punti, segnale che spinge i tifosi biancoblu ad applaudire gli ultimi istanti della Dinamo in Eurolega in casa.
Gli ultimi minuti servono solo a delineare il punteggio finale che dice Sassari 58 – Real Madrid 83.
Sassari ha retto sin quando la lucidità di Sosa ha creato gioco per i padroni di casa, da quando il n°4 per stanchezza e per la difesa di Rivers e Campazzo, non è riuscito a guidare i suoi, la Dinamo ha lasciato spazio al Real superiore per tasso tecnico e panchina, nonostante le assenze di Rodriguez e la rinuncia a Mejri e di fatto a Slaughter (40 secondi sul parquet).
Le assenze di Sanders e Brooks hanno inciso sulle rotazioni della Dinamo capace comunque di reggere per 30 minuti affidandosi spesso ad un quintetto basso, con B.Sacchetti da 4 e talvolta Chessa o Dyson da ala piccola; proprio l’ex Brindisi è mancato per i padroni di casa in termini di regia, per lui meno di 16 minuti di gioco, in cui il suo atletismo non è riuscito ad imporsi contro il fisico avversario.

I tabellini:
Sassari:
Logan 9, Sosa 18, Formenti 3, Sanders, Devecchi 5, Lawal 8, Chessa 5, Dyson 2, Sacchetti 3, Vanuzzo, Brooks, Todic 5

Real Madrid:
Rivers 9, Fernandez 4, Nocioni 8, Campazzo 6, Maciulis , Reyes 14, Ayon 9, Carroll 11, Llull 12, Bourousis 2, Slaughter 2, Mejri,