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Euroleague: Efes in testa nel girone A, Sassari gioca solo metà partita

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Sassari di fatto saluta l’Eurolega, le percentuali pessime ai liberi e dalla lunga distanza, mettono in evidenza il diverso approccio mentale rispetto ai rivali turchi che con questa vittoria trovano il primato del girone.

La cronaca:
La Dinamo non brilla in attacco nel primo quarto, subendo anche un 10-0 che fa tremare gli uomini di Sacchetti, il merito è di Saric che con la collaborazione di Lasme nel lavoro sporco, sviluppa un dominio nel pitturato che blocca l’attacco biancoblu. Gli errori però si ripetono da una parte e dall’altra e nonostante il regalo a Bjelica in chiusura di quarto che vale il +8, Sassari con delle percentuali da 3 pessime, ma con un Sanders in spolvero, si mantiene in partita.

 

L’inizio del secondo quarto permette a Sassari di riavvicinarsi grazie all’estro di Sosa che però con in mano il pallone del sorpasso spegne la luce, così dal parziale di 7-0 ospite, arriva in risposta un controparziale di 12-0 targato Osman, il giovane Turco inchioda anche una schiacciata con fallo che spegne la squadra sarda. Nonostante il time out di Sacchetti, l’inerzia della gara non cambia, Sassari continua a sbagliare dalla lunga distanza anche i tiri aperti e le percentuali ai liberi non aiutano la rimonta,  un minibreak di Dyson riaccende le speranze sassaresi, però i giocatori di Sacchetti sciupano sempre le possibili occasioni di piazzare parziali importanti che possano mettere in difficoltà dal punto di vista della fiducia i giocatori avversari.
Logan sembra essere l’unico ad avere la mentalità giusta in campo e firma il -10 in chiusura di quarto che tiene aperta la gara.

Sassari sembra avere un’altra faccia ad inizio terzo quarto, per lo meno dal punto di vista difensivo, ma grazie ad un Dario Saric davvero incisivo, che a volte funge da play aggiunto, l’Efes prima si spaventa sul -7, poi riapre la forbice fino a 12 punti. La Dinamo continua a pagare in maniera durissima le percentuali drastiche dalla lunga distanza, che non gli permettono di riavvicinarsi nonostante la costruzione dei tiri sia ottimale (1\7 Sanders a metà terzo quarto), oltre che una presenza a rimbalzo davvero negativa e poca lucidità in contropiede.
L’ingresso in campo di Dyson non incide, si intestardisce con le penetrazioni esagerando nel cercare di chiudere nel più breve tempo possibile il gap che separa le due squadre, il risultato è che l’Efes senza fare grossi sforzi si ritrova in vantaggio anche di 17 lunghezze. 64-49

L’inizio dell’ultima frazione mette in evidenza ancora una volta il diverso atteggiamento mentale dell’Efes, che firma il +18 con Korkmaz in contropiede, che di fatto chiude la gara.
Saric continua a dominare a rimbalzo, per lui doppia doppia con ancora 7′ da giocare, mentre la Dinamo si spegne definitivamente in attacco, la concentrazione cala, le idee si offuscano e ogni sortita offensiva è priva di movimenti corretti che possano mettere in crisi la difesa turca.
Il risultato mette in evidenza un gap dilatato sino al 77-51, un emorragia bloccata solo dall’alley oop di Sosa per Lawal, unico a mettersi in luce veramente per impegno .
I minuti finali servono solo a delineare il punteggio finale 85-62, una batosta pesante per la Dinamo che paga talvolta, la mancanza di un giocatore capace di dare l’inversione di marcia, nei momenti di poca lucidità globale della squadra, momenti che portano in Eurolega alla deriva, se davanti ci sono delle squadre più esperte e capaci di gestire le fiammate biancoblu.

I tabellini:

Sassari:
Logan 10, Sosa 4, Formenti 2, Sanders 11, Devecchi, Lawal 10, Chessa 3, Dyson 8, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 4, Todic 10

Efes
Balbay 2, McGrath, Osman 12, Perperoglou 7, Saric 18 + 11rmb, Draper 4, Lasme 6, Korkmasz 7, Janning 6, Kilicli 2, Kosut 5, Bjielica 16