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EL Top16 Gruppo E: il Cska ipoteca il primo posto battendo il Real, Pana qualificato, l’Efes cade contro Malaga

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La penultima giornata di Top 16 nel gruppo E assegna in via definitiva i quattro posti per i play off, con il Pana che si aggiunge alle già qualificate Cska, Real ed Efes. Apertissima invece la lotta per lo spot migliore, in una classifica che vede al comando solitario il Cska, seguito dalle altre tre ad una W di distanza.

La squadra russa (10-3) dà un saggio di potenza, domando il Real Madrid (9-4) 80-71, guidato da Teodosic (17 e 7 assist) in regia, con i 21 più 4 assist di Sonny Weems e Khryapa (11 reb e 3 assist) a spiegare come si domina una partita segnando solo 6 punti. Gli uomini di Messina sovrastano fisicamente gli avversari, in una giornata magra dall’arco (3/15), chiudendo col 64% da due (30/47) e controllando il pitturato e il ritmo partita per 40’. Gli spagnoli raccolgono poco, a parte i 24 di Rudy Fernandez, con 6/8 da tre, 6 rimbalzi e 3 assist, ma non danno mai l’impressione di poter stare nel match. Il Cska parte grosso, con Khryapa addirittura da ala piccola, quintetto con cui oscura il canestro agli ospiti, mentre la difesa produce transizioni che segnano il primo vantaggio in doppia cifra dei locali, limitato sul 24-15 alla prima sirena. Rodriguez (7 e 3 ast) prova a dare una mano a Rudy, ma Krstic (16 e 4 ast) e Jackson (8) estendono il vantaggio massimo a 18 lunghezze, che diventano 16, 44-28 alla pausa lunga. Il Real dispone di troppo talento per prendere un’imbarcata totale e reagisce nel terzo quarto, scendendo sotto la doppia cifra di svantaggio, 51-42, grazie alla propria stella e ai due unici canestri dal campo di Mirotic (5 e 4 reb), che per il resto non si diverte molto con la marcatura di Khryapa. Il Cska non si scompone e con il veterano e uno Weems on-fire ricostruisce il margine fino al 63-47 del 30’. Vantaggio confortante fino a metà ultima frazione, quando Madrid, con Carroll (7, 3/11 dal campo) e Felipe Reyes (10 e 4 reb) si dimostra più pronta a difendere il + 8 della gara d’andata. Spagnoli che si riavvicinano fino al 74-67, costringendo il Cska a riattivarsi per gli ultimi possessi, ma la bomba del –4 di Rodriguez va sul ferro e gli errori in lunetta fanno perdere alla squadra di coach Laso il vantaggio nel doppio confronto.

Pesantissima frenata casalinga dell’Efes (9-4) contro l’Unicaja (7-6), vittorioso 64-70 con i turchi, al secondo stop consecutivo e coinvolti nella lotta per evitare il quarto posto e lo scontro col Barcellona nei quarti. Uno Zoric (21 e 8 reb) tornato dominante e la vena di Marcus Williams (22, 3/8 da tre e 7 reb) e Urtasun (12, 2/2 da tre e 6 reb) autografano la 5 vittoria consecutiva on the road degli spagnoli, resa però inutile dal successo, peraltro abbastanza scontato, del Pana a Bamberg. La squadra di Mahmuti denuncia limiti di personalità, in una serat in cui non riesce a imporre le proprie motivazioni superiori e trova linfa soltanto da un Farmar (13 e 5 ast) appena discreto ed un volenteroso Gonlum (11 e 7 reb). Il centro croato inizia subito a martellare dal pitturato, rendendosi protagonista del vantaggio esterno, 16-19 dopo i primi 10’. Con Lucas (9 e 4 ast) e Tunceri da guardie l’Efes piazza un parziale di 13-1, portandosi avanti 27-20, Malaga risponde con Dragic (5) e Fran Vazquez (8 e 4 reb), ma dopo 20’ i turchi chiudono avanti 33-28.

Marcus Williams prende fuoco nel terzo quarto, la sua sequenza gira l’inerzia del match e gli unici squilli di Vujacic (5) e Shipp (3)non invertono la tendenza. Anche Urtasun sale di colpi e partecipa al 47-50 esterno dopo tre quarti di gioco. Il quarto di coda sembra rimettere in controllo i padroni di casa, che ritrovano la testa con la tripla di Kuqo dall’angolo. Ma Zoric si rimette all’opera in vernice, Williams trova la terza tripla di serata firmando il nuovo contro sorpasso e ancora il centro croato segna e porta gi un rimbalzo offensivo chiave che permette alla guardia da U-Conn di apoogiare il 63-66 sulla soglia dell’ultimo minuto. Lo 0/2 in lunetta di un disastroso Savanovic (3, 1/5 al tiro e 1 solo rimbalzo) uccide le speranze Efes e Malaga chiude il conto senza ulteriori affanni.

Tutto facile per il Panathinaikos (9-4), dominatore 60-82 a casa del Brose Bamberg (0-13), che strappa il biglietto play off. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, per i Verdi, che ora hanno bisogno dell’impresa interna contro un Cska quasi certamente primo (e che porterà in dote all’OAKA il + 17 dell’andata) per evitare l’incrocio col Barça. Match mai in discussione con un Maciulis (24, 6/7 da tre) esiziale dall’arco e il dominio a rimbalzo (34-23 il conto totale), con Lasme (11 e 5 reb) Gist (11 più 7) e Big Sofo (10 più 3) a fare la voce grossa in vernice. Giornata in ufficio per Diamantidis (8 e 5 ast), mentre tra i tedeschi si segnalano Nachbar (14), Ford (11 e 4 reb) e Matt Walsh (12 più 8 reb e 5 ast).

Poco da raccontare anche nel match, ormai inutile tra Alba Berlino (3-10) e Zalgiris Kaunas (5-8), dominato dai tedeschi 77-55, che colgono la terza vittoria della loro Top16. La squadra lituana tira un pessimo 18/57 dal campo (31,6%, con 5/18 da tre), che rende impossibile qualsiasi ipotesi di successo contro il 33/60 (55% e 8/14 dai 6.75) dei padroni di casa, guidati da Deon Thompson (16 e 4 reb) e Derrick Byars (12 e 3 ast). 8 a testa per gli ex “italiani” Wood, Traorè e Djedovic, nello Zalgiris da segnalare i 15 con 5 rimbalzi di Ksistof Lavrinovic.

La prossima settimana sarà il combinato disposto dei due scontri diretti dell’ultimo turno, PanathinaikosCska e Real MadridEfes Istanbul, a dare il volto definitivo alla classifica del Gruppo E.

Stefano Mocerino

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