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Mavrokefalidis è una tragedia greca per la Reyer, Patrasso passa facile al Taliercio

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Per il 4°turno di TOP 16 in 7 DAYS EuroCup, l’Umana Reyer Venezia viene superata senza problemi dai greci del Promitheas Patrasso, 52-70 il risultato finale.
Sintetizzando il match degli oro-granata: tre quarti di non gioco e percentuali basse (Venezia ha chiuso da tre con un tragico 1/21, il 4%!!!), un ultimo quarto di tentativo di rincorsa toccando solo il -9 a 5′ dalla fine con il lungo ellenico Loukas Mavrokefalidis (28 punti e 13 rimbalzi per 37 di valutazione) a chiudere ogni speranza di rimonta insieme a Kaselakis. Patrasso ha sempre comandato la partita a parte il 12-10 dopo 9′ con l’unico canestro del match dell’esordiente Andrew Goudelock (esordio però non proprio coi fiocchi, 2 punti in 16 minuti con ancora tanta “ruggine” addosso) e difendendo con più energia dei padroni di casa, ha reso innocua la peggior Umana Reyer Venezia della stagione. Alla fine pure qualche fischio di disapprovazione della prestazione esibita  della squadra dagli spettatori del PalaTaliercio, una Reyer che è stata sotto durante il match perfino di 20 al 29′ sul 34-54 e che compromette duramente la qualificazione ai Quarti di Finale nella competizione.

Cronaca del match

Prima della partita, minuto di silenzio in ricordo di Robert Archibald e Kobe Bryant, quest’ultimo ricordato con il video di SKY Sport accompagnato da una lunghissima standing ovation del pubblico reyerino. Starting five di Venezia con Stone, Chappell, Bramos, Udanoh e Watt. L’inizio è tutto degli ospiti con Loukas Mavrokefalidis autore del 4-8 dopo 6′, Venezia senza faticare pareggia per il 8-8 al 7′. Entra Goudelock che bagna il suo esordio in maglia oro-granata e segna il 12-10 in entrata al ferro, ma Patrasso con sempre Mavrokefalidis (11 e 7 rimbalzi nella frazione) e Hall si porta sul 12-14 dopo il primo quarto, 5/17 contro 6/17 al tiro le due squadre. Il Promitheas con ancora Mavrokefalidis e gli spunti di Kaselakis e Babb punge una Reyer troppo disattenta in difesa e poco efficace in attacco, 16-24 al 15′, time-out di De Raffaele. Patrasso allunga con decisione grazie alla coppia Kaselakis – Mavrokefalidis, la tripla di Babb consegna il massimo divario ospite sul 22-38 al 18′, Vidmar e la prima (e unica della serata) tripla veneziana al 12° tentativo di Filloy dà ossigeno, ma Kaselakis chiude sul 27-41 a favore della squadra greca.
Si ritorna in campo e Venezia è letteralmente fuori giri dal match, perdendo palloni a vagonate e sbagliando anche tanti tiri aperti, con Patrasso grazie alla tripla di Hall che si porta sul +17, 28-45 al 24′, time-out De Raffaele. Osiamo dire che Venezia tira con % da CSI, Patrasso arride volando prima sul +19, poi sul +20 con la preziosa regia dell’exx Pistoia Langston Hall. 36-54 dopo tre quarti in un PalaTaliercio attonito e perplesso con la Reyer che tira 1/16 da tre. Ultimo quarto: Patrasso smette di segnare, la Reyer pur faticando enormemente produce in 3′ un break di 6-0 e si porta sul -12 sul 42-54 a 7′ dalla fine, primo time-out della partita di Patrasso. Si alza il rumore del pubblico del PalaTaliercio con proteste ai fischi arbitrali che cerca di spingere la squadra campione d’Italia, la Reyer con una difesa più aggressiva e grazie alle scorribande di De Nicolao recupera fino al -9, 48-57 a 5’18” dalla fine, ma sempre lui, Loukas Mavrokefalidis, da sotto, ai liberi e dai 6.75 punisce la Reyer per il 48-64 a 3’47” dalla fine, time-out De Raffaele. Venezia con i soliti errori di superficialità di serata alza bandiera bianca. A 2’30” dalla fine è garbage time, finisce 52-70 per Patrasso.

MVP BasketItaly.it: Loukas Mavrokefalidis.

Umana Reyer Venezia – Promitheas Patrasso 52-70 (12-14; 27-41; 36-54)

Venezia: Udanoh 6, Stone, Bramos 6, Daye 7, De Nicolao 4, Filloy 3, Vidmar 2, Goudelock 2, Chappell 12, Mazzola, Cerella 2, Watt 8. Coach: Walter De Raffaele.

Patrasso: Hall 16, Babb 8, Lypovyy, Kafezas ne, Agravanis 3, Mavrokefalidis 28, Kaselakis 15, Mantzaris, Katsivelis, Jones, Mantzoukas ne, Bazinas ne. Coach: Makis Giatras.

Arbitri: Matej Boltauzer (Slovenia), Olegs Latisevs (Lettonia) e Emilio Perez (Spagna).

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