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Eurocup – Trento cade solo nel finale a Saragozza. Tutto rimandato a martedì

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Julian Wright (Trento)

Spettacolare. Zeppa di talento. A tratti forse un po’ pasticciona ma sempre e comunque pronta alla battaglia. La Dolomiti Energia Trentino esce sconfitta dal caldissimo Pabellon Principe Felipe per 85-83, riuscendo a contenere al minimo il distacco nell’andata degli ottavi di finale di Eurocup e rimandando al ritorno di martedì prossimo al PalaTrento il verdetto sul nome della qualificata ai quarti. Merito della solita, grandissima partita della coppia di lunghi più atipica d’Europa (Wright 22 e 6 rimbalzi, Pascolo 19 e 6 rimbalzi) capace di far più volte sobbalzare dal seggiolino i 7.957 spettatori dell’Infiero Rojo che hanno tifato incessantemente per un CAI Zaragoza assai più concreto e solido di quanto il quindicesimo posto in Liga Endesa potesse lasciar credere.

La cronaca: la Dolomiti Energia inizia soffrendo le invenzioni di Bellas (4-0) ma poi, grazie ad una grande applicazione difensiva e ai recuperi di Wright, la squadra bianconera si accende anche in attacco trovando punti da Lockett (7) e dallo stesso Wright (9-15 con 4 dell’ex NBA). Il time-out di Casadevall e i fischi che il Pabellon riserva all’ingresso in campo dell’ex Vitoria e Manresa Poeta non servono ai padroni di casa per ritrovare il filo del discorso. Con Pascolo a dominare la gara (8) la squadra allenata da Maurizio Buscaglia scappa via sull’11-21 all’8′, arrivando poi a finire il periodo sul 18-28 spinta dal grande impatto di Sutton (4) e da un siluro dall’arco di Lockett sulla sirena.

Nel secondo periodo accende i motori Stevan Jelovac: con 5 punti in fila del lungo serbo (7), e grazie ad una difesa 2-3 che Trento attacca con scadenti percentuali dall’arco, Zaragoza prova a rimettersi in scia (23-31). Il ritorno in campo di Wright però fa a fette la zona aragonese, e quando il Barba arriva a infilarne sei consecutivi con tanto di detonante schiacciata a due mani attaccando la riga di fondo (10), al Pabellon Principe Felipe cala un silenzio assai poco infernale (27-39). A riaccendere l’arena spagnola sono un paio di fischi dubbi della terna arbitrale, e le bombe di Benzing e Linhart (36-41 al 18′). Prima della pausa lunga, a gettare ulteriore benzina sul fuoco arrivano anche un alley oop di Sek Henry per Kravtsov, e una schiacciata in campo aperto di Sastre. Lockett dalla media (12) e un lay up di Pascolo (12) permettono comunque ai bianconeri di andare al riposo avanti 44-45.

Il terzo quarto si apre nel segno del CAI: canestro in post up dell’olandese Norel e bomba di Tomas danno agli iberici il più 4 (49-45), che diventa immediatamente più sei dopo il facile lay up in contropiede di Sastre che segue a un mancato fischio per chiarissima interferenza a canestro di Norel su appoggio in traffico di Sanders. Trento vacilla pericolosamente, ma resta a galla grazie a due bombe di notevole personalità di Sanders (8), cui risponde Bellas con tripla e due liberi (60-53 con 12 del motorino iberico). Wright e Pascolo lottano come leoni, segnando dentro l’area e fuori dall’arco, e rispondendo così colpo su colpo alle giocate di Benzing e Jelovac: al 30′ è 68-66 con 19 di Julian e 17 di Davide.

L’ultimo periodo è palpitante e giocato a ritmi furibondi. Una tripla di Poeta riporta la Dolomiti Energia in vantaggio, ma è il CAI ad avere in mano il pallino del match grazie a una difesa feroce, e ai punti importanti realizzati da Tomas (7), Jelovac (11) e Linhart (75-70 al 35′). Dopo il time-out Buscaglia rimanda Wright sul parquet, e la presenza del numero 30 riporta immediatamente tra gli ospiti pericolosità in attacco e solidità in difesa (77-76). Sutton fa e disfa nella metà campo offensiva, inanellando punti e palle perse senza soluzione di continuità, ma il suo contributo in termini di energia e di pressione difensiva è comunque irrinunciabile. Gli aquilotti sembrano in grado di restare a contatto degli aragonesi, ma il quinto fallo di Wright li fa di nuovo sbandare in modo preoccupante (83-78). A rimettere le cose a posto sono le stoppate di Pascolo (2) e Sutton, oltre a una tripla fuori dagli schemi di Sanders (83-83 a 19 secondi dalla sirena conclusiva). Finisce 85-83 con una bella soluzione in penetrazione del trottolino Bellas, che regala alla squadra spagnola un minimo vantaggio da gestire nel ritorno in programma martedì prossimo al PalaTrento.

CAI ZARAGOZA – DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 85 – 83 (18-28, 44-45, 68-66)

CAI ZARAGOZA: Linhart 5 (1/1, 1/2), Henry 2 (1/1, 0/2), Garcia ne, Bellas 14 (3/4, 2/4), Sastre 12 (3/5, 2/3), Tomas 9 (3/4, 1/1), Benzing 5 (1/2, 1/3), Norel 12 (5/8), Fotu 2 (0/2, 0/1), Swing ne, Kravtsov 14 (6/12), Jelovac 10 (2/6, 1/4). Coach: Casadevall.

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Poeta 3 (0/1, 1/4), Sanders 11 (1/5, 3/4), Pascolo 19 (7/9, 1/1), Forray 3 (1/1, 0/2), Flaccadori 0 (0/1, 0/4), Bellan ne, Sutton 13 (4/7, 1/1), Lockett 12 (2/3, 2/5), Lechthaler 0 (0/2), Wright 22 (8/14, 1/3). Coach: Buscaglia