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Eurocup: Cantù crolla a Mosca ma spera ancora grazie al break nel finale

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Johnson-Odom (Cantu)Cade a Mosca sul campo del Khimki la FoxTown Cantù, chiudendo con un passivo di 13 punti, 75-62 un match dove ha rischiato un tracollo ben più pesante. Troppo quadrata la squadra di coach Kurtinaitis, che entra in campo con l’intensità giusta per indirizzare la partita vesro i propri colori. Russi dominanti nel pitturato dove aldilà del conto dei rimbalzi (38-34), controllano le due aree, innescando i lunghi in quella offensiva e presidiando il ferro nella propria.

Anche perchè FoxTown fa poco per attaccare nel modo giusto in una serata che vive per i primi 20′ delle scorribande di Johnson-Odom (23 e 7 falli subiti, nonostante 5 perse), forse il solo ad essere entrato in campo quantomeno con aggressività, quella che complessivamente manca ai biancoblu, ma alla fine si contano solo 6 assist per Cantù (a fronte di 14 perse, nemmeno tantissime per le abitudini dei biancoblu) e la palla troppo ferma per produrre buoni tiri (22/57 dal campo per FoxTown, con 7/21 nelle triple). Tutt’altra musica nell’altra metà campo, dove la poca pressione della difesa di Sacripanti permette a Ryce (13 e 8 assist, nonostante 6 perse) e compagni di imperversare con il pick’n’roll, che quando non porta a conclusioni al ferro, innesca i tiratori, specie negli angoli (8/18 dai 6.75 per il Khimki).

L’impalcatura della partita canturina crolla nel terzo quarto, dopo un onesto 38-31 all’intervallo lungo, con Cantù che era rientrata da un pericoloso -13 a metà secondo quarto. Paul Davis (14, 6/9 dal campo) fa valere stazza e tecnica, colpendo anche dalla media, Monya (9, 3/6 da tre) colpisce al cuore la difesa con le triple frontali, con le rotazioni biancoblu costantemente in ritardo, ma è la distribuzione di palla e tiri, con ben 10 uomini a segno per Kurtinaitis, a fare la differenza.

Il Khimki chiude rapidamente il conto scollinando oltre i 20 di vantaggio già in chiusura di terza frazione. Cantù si fa trovare pronta quando i russi, non interessati alla differenza canestri, alzano le mani dal manubrio. Senza peraltro cambiare l’approccio alla partita, FoxTown trova i punti di Feldeine (15, 6/15 al tiro, 5 perse), ampiamente questionabile nei primi 30′ per le scelte offensive, Jones (10 e 3 reb) e DJO, per risalire dal -25 a 5′ dalla fine. Potrebbe finire addirittura con un sorprendente, per come si era messa la partita, -11, ma il 75-62, nonostante l’ultimo lay-up concesso a Ryce è comunque un saldo, in attesa di conoscere risultato e scarto della sfida tra Paok e Limoges. FoxTown ha bisogno di chiudere quanto meno a pari punti con i francesi (l’ultima giornata vedrà i biancoblu in casa col Paok, mentre Limoges ospiterà un Khimki già matematicamente qualificato), a quel punto farà fede la differenza canestri globale, dopo il reciproco +11 negli scontri diretti. Serviranno 40′ minuti a testa bassa contro i greci per accumulare lo scarto più ampio possibile, mai come in questa occasione i conti si potranno fare solamente alla fine.

Tabellini e statistiche

KHIMKI MOSCOW REGION – FOXTOWN CANTU’ 75-62 (23- 16, 38- 31, 60- 38)

FOXTOWN CANTU’: Johnson-Odom 23, Feldeine 15, Abass 2, Bloise ne, Laganà, Maspero ne, Jones 10, Shermadini 4, Hollis 2, Buva 4, Williams 2. All. Sacripanti.

KHIMKI MOSCOW REGION:Rice 13, Augustine 6, Pateev 4, Koponen 8, Vyaltsev 9, Ilnitskiy 5, Monia 9, Ivanov ne, Honeycutt 5, Sakharov ne, Davis 12, Sheleketo 2. All. Kurtinaitis.

Tiri da due: Khimki 23/47, Cantù 15/36

Tiri da tre: Khimki 8/18, Cantù 7/21

Tiri liberi: Khimki 5/7,Cantù 11/17

Rimbalzi Khimki 38 (9 off.), Cantù 34 (9 off.)

Assist: Khimki 25, Cantù 6

Palle perse: Khimki 13, Cantù 14

Valutazione: Khimki 90, Cantù 62

 

Stefano Mocerino

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