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Pozzecco: “Perchè la Fortitudo? Non si può spiegare”

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Foto da sito Fortitudo Bologna

“Parto ringraziando Matteo Boniciolli che già lunedì a pranzo mi ha chiamato pronosticando poi tutto quello che è successo, in modo estremamente affettuoso e premuroso. Un atto di enorme onestà intellettuale e, lo dico con orgoglio, di stima nei miei confronti. Poi mi ha richiamato il giorno dopo per farmi i complimenti, chiaramente come spesso accade nella mia vita ho fatto già una cazzata da fortitudino perché avrei dovuto chiamarlo per prima io. Mi ha regalato tutto il suo bagaglio di esperienza, mettendosi a disposizione di qualsiasi mia domanda. Lo ringrazio e lo dico, da fortitudino prima che da allenatore, perché lo ha fatto per il bene di questa società. Ringraziando poi Pavani e Carraretto che si sono impegnati per far risalire la Virtus… anzi no, scusatemi ma ho il cervello in pappa dopo giorni strani per non dire turbolenti e pazzeschi. Ripeto: ringrazio chi ha voluto portare la EFFE! dove è oggi, io cercherò solo di continuare il percorso e riportare qua il derby, e dato che la Virtus purtroppo non retrocederà l’altra opzione è che noi saliamo. Non sarà facile, ma c’è una cosa positiva: arriverò fino in fondo, dato che prima dello scudetto avevo appena preso una pedata nel culo…
Me lo chiedono in tanti sul perché ho detto sì alla Fortitudo. Vero che vivevo e vivo con la mia compagna a Formentera, ma il mio mondo rimane la pallacanestro, ho ricevuto dieci telefonate da dieci squadre diverse tra A1 e A2 e ho sempre detto di no, poi è successo quello che è successo, e da lì ho iniziato a pensare quale fosse la cosa giusta per me. Ho detto alla mia fidanzata che forse me ne sarei andato, e lei – futura moglie, spagnola – aveva già capito. Mi ha chiesto solo se la amo, sapendo che per un po’ non vivremo insieme: in quei 10 minuti non mi sono riuscito a darmi le risposte, sull’amore per la mia fidanzata e per il ritorno in Fortitudo. Perché sono cose che non possono essere raccontate. (Applausi dalla sala stampa).
Poi, non voglio passare per presuntuoso, ma voglio raccontare che quando ricevetti una pedata nel culo dal mio amico Repesa me ne andai, soffrendo enormemente, ma rimasi fortitudino. Andai a giocare a Mosca, e quando tornai la Virtus mi offrì un contratto e un’opportunità notevole, passai un pomeriggio con Sabatini, trovai l’accordo, poi ricevetti un sms da uno sconosciuto che diceva ‘non ti ci vedo in maglia V’. E capii che stavo facendo una stronzata, anche se la Fortitudo mi aveva messo da parte io ero rimasto fortitudino. Ho poi avuto la fortuna di trovare un paradiso come Capo D’Orlando, fui la persona più fortunata al mondo anche se passai dall’Eurolega ad una neopromossa: fu una classica culata, sono finito davvero in un paradiso. Ma oggi sono qua solo per quella scelta: nel mondo dello sport, e non solo, la coerenza alla lunga spesso paga. E secondo me i valori che bisogna assorbire sono questi.”

Pubblicato da Fortitudo Pallacanestro Bologna 103 su Mercoledì 28 marzo 2018