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A2 Playoff – La Virtus Bologna suda freddo per battere Casale

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LA GRANDE PAURA –
Se la vede brutta, bruttissima la Virtus Bologna prima di strappare l’1-0 nella serie che la maggior parte dei commentatori considerava cosa ovvia. E deve averlo cominciato a pensare in fretta anche il pubblico, che nella prima metà gara vede le V-nere girare a pieno regime, senza denotare alcun tipo d’impaccio o titubanza. Superato un mini-allungo casalese sul 4-9 iniziano a innescarsi Umeh (17) e Lawson (11+10 rimbalzi), con la guardia che martella da oltre l’arco anche quando la difesa è assai appiccicosa, mentre nel pitturato il centro coagula le attenzioni e apre spazi invitanti sull’esterno. Non devono nemmeno combinare granché Rosselli e Spissu (solo 5 punti, mai nel vivo delle operazioni), invece buono è l’apporto di Stefano Gentile dalla panchina, subito autore di due triple velenose. Chiuso il primo quarto a +10 (26-16), a inizio del secondo la partita sembra andare prematuramente in archivio: in breve i padroni di casa approdano al 41-22, chiunque scagli un tiro trova il fondo della retina, tutto il contrario di quel che accade agli ospiti, vitali nei soli Martinoni (10+5 rimbalzi) e Tolbert (12+11). Sono le guardie a pagare il dazio più pesante alle pressanti attenzioni degli uomini di Ramagli, che raddoppiano sistematicamente Tomassini e Blizzard, le principali fonti del gioco, e costringono a una libagione insensata di tentativi da 3 punti. Come accade quasi sempre quando il tiro pesante diventa l’unica soluzione possibile, le percentuali mortificano oltremisura gli sforzi dei piemontesi. I quali hanno il grosso pregio di non abbassare la guardia in difesa anche quando il match pare incanalarsi inesorabilmente sui binari di un’agevole affermazione virtussina. A posteriori, già il finale di primo tempo, coi rossoblu in grado di attutire i colpi e restare alla distanza di 14 punti (46-32) nonostante la coralità maestosa bolognese, è un segnale che ancora molto deve accadere.

RIMONTA E QUASI SORPASSO – Nel terzo periodo la Junior, da brava formichina paziente e laboriosa qual è, prende le misure all’attacco e complici le mollezze virtussine, nei cui effettivi si salva soltanto l’ex Bruttini, l’unico piuttosto presente a se stesso nel quarto, inizia a recuperare. I possessi di Spissu e compagni diventano laboriosi, lenti, prevedibili, i palloni si perdono con insolita frequenza e i ragazzi di Ramondino sono lesti nel farsi sotto. I grandi protagonisti sono Denegri (7, 2 assist, 2 recuperi) e Severini (13 con 5/6 al tiro da 2, 5 rimbalzi), che vanno a nozze con l’andazzo svagato di chi hanno di fronte e puniscono con la faccia tosta che li ha contraddistinti per tutto l’anno. Succede quello che nessuno si sarebbe aspettato, ossia che Casale rientri pienamente in gioco. Al 30’ il punteggio è sul 54-51 e l’ultimo quarto riparte con la Novipiù ben conscia di poter tentare il colpaccio. Le percentuali non assistono gli ospiti (9/30 da 3 alla fine) e Blizzard prosegue a litigare col ferro (chiuderà con soli 2 punti), ma Bologna è con l’acqua alla gola, abbandonata sul più bello dal duo statunitense e senza soluzioni credibili dalla panchina. Si sveglia Tomassini (10), che pareggia i conti ad ogni tentativo di riallungo degli avversari, Casale da più volte la sensazione di poter cambiare completamente l’inerzia della gara nel caso passasse a condurre. Ciò non avviene, Rosselli (10) e Ndoja (13+7 rimbalzi, migliore in campo) combinano i giochi necessari a dare quel piccolo margine alla Virtus per non annegare, visto che tutt’attorno nessun altro sembra avere la forza o il coraggio di inventarsi le giocate risolutive. Sulla tripla del possibile pareggio sbagliata da Tomassini sul 60-57  iniziano i viaggi in lunetta degli uomini in nero, la Junior sbaglia i tiri per un possibile riaggancio e il margine così può dilatarsi fino al 74-67 conclusivo. Sospiro di sollievo per la squadra favorita a detta di tutti per la promozione in A, amarezza per l’occasione mancata, veramente ghiotta, sulla sponda opposta. La sensazione è che ci saranno altre lunghe battaglie da vivere all’interno della serie.

Virtus Segafredo Bologna – Novipiù Casale Monferrato 74-67 (26-16, 20-16, 8-19, 20-16)

Virtus Segafredo Bologna: Michael Umeh 17 (4/8, 3/7), Klaudio Ndoja 13 (3/5, 2/3), Kenny Lawson 11 (3/6, 1/1), Guido Rosselli 10 (3/5, 0/3), Davide Bruttini 6 (1/1, 0/1), Stefano Gentile 6 (0/1, 2/3), Marco Spissu 5 (1/1, 0/1), Gabriele Spizzichini 4 (0/0, 1/2), Andrea Michelori 2 (0/1, 0/0), Tommaso Oxilia 0 (0/0, 0/0), Lorenzo Penna 0 (0/0, 0/0), Danilo Petrovic 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 17 / 20 – Rimbalzi: 32 3 + 29 (Kenny Lawson 10) – Assist: 17 (Guido Rosselli 4)

Novipiù Casale Monferrato: Luca Severini 13 (5/6, 1/2), Jordan Tolbert 12 (4/7, 1/2), Giovanni Tomassini 10 (4/10, 0/6), Niccolò Martinoni 10 (5/7, 0/3), Nicola Natali 8 (1/1, 2/4), Davide Denegri 7 (1/2, 1/5), Simone Bellan 3 (0/0, 1/2), Brett alan Blizzard 2 (1/5, 0/6), Fabio Di bella 2 (1/4, 0/0), Fabio Valentini 0 (0/0, 0/0), Alberto Ielmini 0 (0/0, 0/0), Mitja Nikolic 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 5 / 6 – Rimbalzi: 31 13 + 18 (Jordan Tolbert 11) – Assist: 14 (Brett alan Blizzard 5)