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Serie A2 Est: L’APU Udine di Ramagli vuole stupire

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Alessandro Ramagli APU Udine

L’APU Udine, fresca di nuovo sponsor Old Wild West, ha cambiato parecchio rispetto alla squadra che l’anno scorso non è riuscita ad andare oltre al primo turno di Playoff, e si è attrezzata presto, con un coach esperto e chiudendo subito il roster. In questo modo, Alessandro Ramagli conosce già le armi sulle quali potrà puntare nel 2019-20, con l’obiettivo di stupire e lottare per le posizioni che contano.

Il presidente Alessandro Pedone e il General Manager Davide Micalich hanno confezionato una rosa competitiva con due nomi importanti per ogni posizione, completando il roster di 12 uomini con giovani della casa:

  1. Lorenzo Penna / Andrea Amato / Matteo Maria Visintini
  2. T.J. Cromer / Vittorio Nobile
  3. Riccardo Cortese / Augustín Fabi / Raphael Chiti
  4. Michele Antonutti / Mihajlo Jerkovic
  5. Giacomo Zilli / Gerald Beverly

Il coach

La prima pietra della nuova APU Udine è stata posata a fine maggio, con l’annuncio dell’ingaggio di Alessandro Ramagli, allenatore livornese classe 1964 e con esperienza ventennale come head-coach, passando, tra le altre, da Livorno, Biella, Treviso, Verona, Siena, Bologna (sponda Virtus, con la quale aveva centrato la promozione in A1) e quindi l’anno scorso a Pistoia.

Ramagli si è dichiarato entusiasta del progetto messo in piedi a Udine, una città che sta riscoprendo la pallacanestro ad alti livelli dopo qualche anno di assenza. Lo sfondamento di quota 2.000 abbonati ne è la dimostrazione. L’idea è quella di continuare a crescere sia per quanto riguarda la società che la città.

Le conferme

Solo due giocatori che hanno fatto parte della squadra del 2018-19 saranno ancora ai blocchi di partenza di vista della nuova campagna: il playmaker Lorenzo Penna e l’ala piccola Riccardo Cortese. L’accordo con Penna è stato rinnovato verso metà giugno, mentre Cortese era ancora sotto contratto.

Penna, classe 1998, sa già cosa vuol dire essere allenato da Ramagli dai tempi della Virtus, e il rinnovo del giovanissimo regista dimostra la fiducia che la società ha in lui, vista anche la crescita dimostrata durante la scorsa stagione. Diametralmente opposto il caso di Cortese che, a 33 anni, sarà uno dei veterani dello spogliatoio, e la sua continuità non farà perdere l’identità alla squadra.

I friulani: Antonutti, Zilli e Nobile

L’APU Udine 2019-20 vuole essere una degna rappresentante della città e della regione. L’ingaggio di tre giocatori friulani come Michele Antonutti, Giacomo Zilli e Vittorio Nobile sono un chiaro segnale di impegno verso il territorio.

Per il veterano Antonutti l’ingaggio da parte dell’APU segna un gradito ritorno a casa 10 anni dopo. Il giocatore, infatti, dopo la trafila delle giovanili, aveva giocato nell’allora Snaidero Udine fino al 2009, prima delle esperienze a Montegranaro, Reggio Emilia, Caserta, Pistoia, Treviso e i Playoff a Biella, dove era stato proprio uno dei protagonisti del passaggio del turno per i piemontesi ai danni di Udine.

Il giovane lungo Giacomo Zilli, nato a Cividale del Friuli nel 1995, è stato annunciato pochi giorni dopo, sempre sottolineando la voglia di ripartire dalle radici territoriali. Anche Zilli, infatti, proviene dalle giovanili di Udine, dove aveva giocato prima di volare negli Stati Uniti per un’arricchente esperienza al College, rientrando in Italia l’anno scorso per giocare ad Agrigento. Nobile, anche lui del ’95, rientra a Udine dopo un anno in Serie B con la Viola Reggio Calabria, dove ha guadagnato protagonismo ed esperienza, doti fondamentali per affrontare una nuova stagione in Serie A2 con la sua squadra di casa e dove aveva già militato per tre stagioni.

I giovani: Jerkovic e Amato

Oltre ai già citati veterani e all’acquisizione dell’oriundo Augustín Fabi, ala argentina classe 1991 proveniente da Latina, dopo le esperienze a Treviso e Reggio Calabria, l’APU Udine ha puntato forte su due giovani di belle speranze: l’italiano Andrea Amato e il serbo Mihajlo Jerkovic.

Jerkovic, nato nel 1999 e proveniente dal vivaio della Reyer Venezia, quindi italiano di formazione, rappresenta una speranza per il futuro, avendo acquisito già esperienza come professionista in C Gold a San Vendemiano, dove di è guadagnato la promozione in Serie B. Andrea Amato, playmaker nato a Milano nel 1994, è forse il colpo di mercato più importante messo a segno dall’APU quest’estate. Il giocatore, cresciuto nel vivaio dell’Olimpia, è reduce da due ottime stagioni a Verona, l’ultima delle quali come capitano della compagine veneta, nella quale ha registrato eccellenti percentuali di realizzazione (58% da due e 42% in triple).

Gli americani: Gerald Beverly e T.J. Cromer

Una volta messo assieme il roster con un giusto mix tra gioventù ed esperienza, quello che spesso fa la differenza in una squadra di Serie A2 sono i due statunitensi. Udine ha dimostrato di saper pescare bene in questo senso, ricordiamo ad esempio nel passato le contrattazioni di Stan Okoye (ora nella massima divisione spagnola), Kyndall Dykes, Troy Caupain (poi volato in NBA) o Trevis Simpson.

Quest’anno la scelta è stata per il centro Beverly proveniente dalla Serie A tra le file di Brescia e per la guardia tiratrice T.J. Cromer, che dopo il College ha continuato la sua esperienza professionistica in Bosnia ed Ucraina. Gerald Beverly, dal fisico atletico e muscoloso, reduce da una stagione da 7.4 punti e 5.1 rimbalzi alla Germani, in Serie A2 potrebbe fare davvero la differenza nel pitturato, grazie alla sua velocità e duttilità.

La guardia tiratrice T.J. Cromer, classe 1995, è stato seguito dal team di scouting dei friulani per garantire a coach Ramagli un giocatore pronto ad apportare punti e precisione dall’arco, oltre che energia e visione di gioco. Cromer incassa alla perfezione nel profilo di giocatore cercato da Udine per completare una rosa che garantisce freschezza e competitività, e che permetterà a Ramagli di mettere in campo un quintetto versatile e capace di giocare una pallacanestro spumeggiante.