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Un Harris troppo amaro per Ferentino: è Trieste che vince

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Dopo una partita condotta dal secondo quarto in poi, anche con vantaggi in doppia cifra, Trieste, un pò a sorpresa, con il punteggio di 84 a 89,  porta a casa i due punti, ai danni di una Ferentino forse troppo distratta dalla vittoria nel derby di domenica scorsa.

 

Primo quarto all’insegna dell’equilibrio, Trieste, in ogni caso, mostra subito che non e’ disposta a fare la vittima predestinata  e conclude la frazione in leggero vantaggio, sul più tre.

Nei successivi dieci minuti si sveglia improvvisamente Harris, che con una sequenza di canestri, anche pesanti, scava quel solco che gli uomini di Gramenzi riusciranno poi a recuperare solo in parte nel finale.Vantaggio esteno, 37-44 mostra il tabellone luminoso all’intervallo lungo.

La musica non cambia nel penultimo quarto di gioco, gli uomini di Dalmasson, anzi, incrementano il loro vantaggio arrivando anche a toccare i 14 punti, e finiscono la frazione comunque in vantaggio di dieci lunghezze.

Gli ultimi minuti del match vedono un disperato e faticoso tentivo di rimonta dei Ciociari, che arrivano ad una manciata di secondi dal termine anche a due sole lunghezze da Carra e compagni, ma nelle roulette dei liberi, Bucci ne sbaglia incredibilmente due consecutivi sul -3 a 17 secondi dalla sirena, regalando di fatto la gioia della vittoria ai biancorossi triestini.

Ferentino come Penelope, insomma, quando è il momento di spiccare il volo verso le nobili posizioni della classifica dell’Adecco Gold, disfa quanto di buono riesce a fare e ritorna in un anonimato che mal si addice alla caratura tecnica della squadra. Probabilmente nel suo DNA vi sono  limiti caratteriali, probabilmente difensivamente non è una squadra particolarmente solida, sta di fatto che Gramenzi si trova a gestire una bomba ad orologeria, il cui timer non sembra perfettamente funzionante. A volta innesca l’esplosione, a volte fa rimanere l’ordigno inerte e spaventosamente silenzioso. Oggi per esempio, ha sparacchiato da tre, totalizzando un ben poco edificante 4 su 21 ed è stata poco fredda a cronometro fermo come dimostra il migliorabile 20 su 30 finale. Ha avuto degli uomini in serata no, Mosley innanzitutto, che ha accumulato il misero bottino di 4 punti con 6 rimbalzi; troppo poco per le aspettative della società laziale che in estate lo avevano sottratto proprio alle sirene triestine. Pieric  non è sembrato in serata di grazia,mentre Bucci,Guarino non sono riusciti a dare un’impronta decisiva alla gara nonostante i numeri finali non del tutto disprezzabili, entrambi in doppia cifra con rispettivamente 13 ed 11 punti. I veri trascinatori di Gramenzi sono stati Green e Garri. Per l’americano i numeri parlano chiaro:29 punti,con il 61% dal campo, l’86% dalla linea della carità, a cui vanno aggiunti 9 rimbalzi:  ben poco da rimproverare all’ex Casale. Il lungo invece, ha cercato di fare del suo meglio totalizzando 17 punti e 8 rimbalzi, anche se ai liberi non ha avuto una mano rotondissima, appena 7 su 13. Ma ciò non è bastato, anche perchè il trio delle riserve Giuri-Parrilli-Paesano  ha combinato abbastanza danni (alla propia squadra) in fase offensiva, non riuscendo a far meglio di un misero canestro segnato dal campo, su undici tentativi.

Trieste invece è tornata a vincere in trasferta dopo il blitz di inizio dicembre a Capo d’Orlando. Anche in quel fragente, guarda caso,  andava ad affrontare una compagine molto in forma e reduce da un filotto di vittorie consecutive. Evidentemente gli uomini del presidente Ghiacci si divertono a tirare scherzetti quando gli altri meno se lo aspettano.

In campo i giocatori hanno sfruttato al meglio la difesa non proprio ringhiosa di Guarino e compagni, ed alla fine le percentuali dal campo lo dimostrano.52% totale con un 39% dal tiro pesante. Non eccessivamente sprecona ai liberi, Diliegro e compagni hanno tenuto botta anche nella guerra ai rimbalzi, risultando addirittura in vantaggio a metà partita, e soccombendo in questa particolare voce dignitosamente a fine incontro:32 a 36.

Come già accennato, è stato Harris a guidare la truppa alabardata nel secondo quarto, quello alla fine risultato decisivo per l’esito della sfida e al termine dei 40 minuti, il buon Willis, può vantarsi di avere raggiunto il suo career high con i suoi 21 punti, impreziositi da 5 rimbalzi. Ma accanto a lui diversi giocatori ospiti si sono distinti:  da Wood,23 punti con percentuali migliorabili,ma anche 7 rimbalzi e 4 assist, a Ruzzier, 11 punti e 7 passaggi smarcanti, da Diliegro,10 piu’ 6, a un coriaceo Candussi, 9 punti ma 11 carambole conquistate. Nè vanno dimenticate le presenze in campo del solito Carra, oggi non particolarmente proficuo in attacco ma come sempre essenziale, Tonut e Coronica, poco appariscenti ma ugualmente utili alla causa triestina.

E così Trieste, si allontana, l’ambiente spera definitivamente, dalla zona calda della retrocessione, avvantaggiandosi sulla penultima, Forlì. di 6 lunghezze e staccano Jesi di due,con lo scontro diretto a favore. Ma Dalmasson è cosciente che la partita è ben lungi dall’essere vinta, e resterà vigile, ne siamo sicuri, affinchè non si ripeta quella sequenza di sconfitte, successiva alle belle ed inaspettate cavalcate vittoriose contro Torino.Barcellona, e Capo d’Orlando.Che saranno, scherzi del calendario, proprio le tre prossime avversarie di Trieste. Se i giuliani avranno la forza di vincerne almeno una, allora la salvezza potrebbe essere abbastanza vicina,in caso contrario, i giochi potrebbero essere rimandati alla penultima giornata,conto Forlì al Palatrieste.Ma Wood potrebbe aver dato davvero la sterzata alla stagione.Tra un paio di mesi ne sapremo di più.