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Torino-Barcellona: la sala stampa

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 PMS Torino - Daniele SandriTorino conquista la seconda vittoria consecutiva, superando 86-76 la Sigma Barcellona, che non può nulla di fronte ai sei uomini in doppia di Torino, al gap a rimbalzo (36-26 per i padroni di casa) ed al ritrovato feeling con la retina degli avversari.

Partita condotta sin dalla palla a due che ha visto confermate le buone impressioni della vittoria nel derby contro Casale della settimana scorsa. Barcellona ritorna in Sicilia con pochi rammarichi se non quello di aver fatto entrare in partita Collins e Young (35 punti in due ed unici in doppia cifra) quando ormai la partita era compromessa.

Sandri conferma la ritrovata fiducia dopo un Marzo a dir poco turbolento, in cui la società ha criticato la gestione di Pillastrini e questo ha influito non poco sul rendimento della squadra:”Vincere con squadre di questo calibro ci dà la convinzione di potercela giocare con tutti fino alla fine. Pillastrini ci ha dato delle dritte e con una difesa più aggressiva compensiamo i momenti in cui il nostro attacco è stanziale e non produce buoni tiri.Sappiamo cosa fare per arrivare fino in fondo”.

Pillastrini invece è soddisfatto per i tre quarti disputati, non per l’ultimo in cui Collins, Ganeto e Young hanno rimontato fino ad arrivare all’ 81-71:”Non abbiamo chiuso la gara dopo aver giocato per 27′ con la giusta intensità e con notevoli progressi rispetto alle ultime settimane. Barcellona è squadra che ha tutto per vincere il campionato e nei playoff sarà un’ostacolo insidiossimo. Noi dobbiamo trovare la costanza e la massima intensità con cui giocheremo nei playoff. In un campionato lungo come questo è normale avere delle flessioni: le grandi squadre escono dalle difficoltà ancora più coese e determinate: Biella ha perso cinque partite in fila ma è rimasta tranquilla ed ora ha una striscia aperta di nove vittorie.

Ho fiducia perchè ho visto la squadra credere nel lavoro che sta facendo e nei nuovi equilibri che stiamo costruendo, con un Woichechowki che deve essere determinato e giocare con sfacciataggine, con Bowers che deve evitare di tenere palla ferma. Insomma, evitare quei cali di concentrazione che ci sono già costati cari”.