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Tezenis Verona e Manital Torino: big match per squadre in cerca di riscatto

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 PMS Torino - Aurora Jesi

Il big match della quarta giornata di DNA GOLD vede affrontarsi due delle corazzate del campionato, la Tezenis Verona e la Manital Torino, entrambe uscite con “le ossa rotte” rispettivamente dalle trasferte a Trieste e dal derby contro Biella.

La truppa di coach Ramagli, ex Biella e Treviso dopo aver impressionato nelle prime due giornate, non lasciando scampo nè a Jesi (74/87 in trasferta) nè a Casale (70/53) è stata sconfitta da Trieste, condotta nel quarto quarto dalla prestazione monstre di Ruzzier, autore di 12 punti, dopo aver buttato via il vantaggio di 10 punti accumulato al 20’ (38/48).

 

La squadra però ha continuato ad esprimere un buon livello di gioco, impreziosito dalle giocate di Taylor e di Jerry Smith, miglior marcatore del campionato. Il giocatore classe ’87, lo scorso anno con la maglia di Cantù ha disputato l’Eurolega, con high di 16 punti nel Qualification Round e di 10 punti contro il Khimki in regular season prima di subire un grave infortunio che ne ha condizionato il rendimento per il resto della stagione.

Torino invece ha subito un duro colpo a Biella dove non è mai stata in partita, sia per via delle numerose assenze sia per l’impeto dimostrato dagli avversari, in primis il giovane Laganà. Pillastrini spera di recuperare un Mancinelli al 100%, prezioso come “play occulto” per dare una mano a Gergati e Chessa, in attesa dell’esordio dell’americano Steele. Il coach però potrà contare su un Woichechowski che, buttato nella mischia per necessità domenica, avrà nelle gambe una settimana in più di allenamenti con la squadra. Il “mago di Lodz” presenta così la sfida di sabato sera:”Stiamo per affrontare una partita molto difficile, l’ennesimo match in cui ci presentiamo non al completo. Ciò nonostante dobbiamo affrontare la sfida con Verona nel modo giusto, iniziando a giocare con mentalità difensiva fin dal primo minuto, prendendo il pallino del gioco in mano. In attacco, poi, dovremo affidarci al nostro sistema di gioco e al talento della nostra squadra”.

Chiamati al riscatto tutti i giocatori, sopratutto coloro che sono usciti dalla panchina, schiantata dal confronto con i sostituti fatti giocare da coach Corbani. Se la Manital vorrà avere la possibilità di giocarsi il match in volata, dovrà infatti contenere il gioco in velocità degli scaligeri, tentando di bloccare le bocche da fuoco made in Usa di Verona e sopratutto far attenzione alle rotazioni lunghissime a disposizione dei veneti. Boscagin, Carraretto (ex pluricampione d’italia con la Mensana Siena), Reati, Gandin, Da Ros e Callahan sono infatti un supporting cast di assoluto livello, in grado di portare tanta “sostanza” e sagacia tattica al servizio della squadra. Il coach della Manital ne è conscio:”Per vincere abbiamo bisogno di una grande prestazione, non potremo accontentarci di una partita “normale” da parte nostra. Servirà grande controllo del gioco per limitare la loro velocità. In attacco dobbiamo puntare sui “nostri tiri”, facilitando così la lotta a rimbalzo e il rientro in difesa, in modo da farli giocare a difesa schierata. In quel caso la partita potrebbe diventare favorevole a noi”.

In attacco il faro saràancora Valerio Amoroso, che riceverà attenzioni speciali da parte di Ramagli e che dovrà essere cercato con più continuità in post basso dai play. Mancinelli, Sandri e Gergati dovranno dimostrare che l’intesa dimostrata contro Jesi e Ferentino, è ancora presente, così come la voglia di non mollare, che ha permesso a Torino di rimontare nelle prime due giornate e confermata dal secondo tempo di Biella (possibilità del -6 al ’33 con una tripla di Amoroso piedi per terra e con metri di spazio prima di sprofondare al -20 finale).

Anche Ramagli svela in anticipo le carte:”Verona dovrà essere la squadra che impone il suo ritmo in difesa e che poi cerca in attacco i suoi punti di riferimento. Comunque avremo di fronte un avversario molto ostico, con due giocatori interni di grande qualità come Valerio Amoroso e Stefano Mancinelli. L’aspetto chiave sarà questo. Si giocherà molto sul ritmo e sulla volontà di togliere agli avversari i propri punti di riferimento preferiti”.

A 22 anni dall’ultimo match Verona-Torino del 24 novembre 1991, le due grandi città tornano ad affrontarsi per testare le proprie ambizioni. Solo ad una però riuscirà il riscatto: l’altra dovrà leccarsi le ferite per la seconda sconfitta consecutiva.

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