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Siena non vuole fermare la sua marcia, al PalaEstra arriva il manipolo trapanese a caccia dell’impresa. Il preview

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siena, tifosi

Si riaccendono le luci del Palestra domenica alle ore 18. Dopo il prezioso successo su Barcellona della scorsa settimana, la Mens Sana 1871 nuovamente formato casalingo sfida la Lighthouse Trapani a caccia della quinta vittoria di fila e di ulteriore certezze. Ad attenderli un’altra partita dall’alto coefficiente di difficoltà, contro un avversario più che deciso a rifarsi dopo il ko di misura interno per mano della capolista Scafati; l’incontentabile Ramagli ha lavorato duro in settimana per far tenere tutti i suoi ragazzi coi piedi saldamente a terra, conscio delle insidie di un A2 capace darti l’ebbrezza del volo come il dolore della caduta. Ci sarà da battagliare anche contro coach Ducarello e soci, che hanno iniziato in modo un po’ ballerino questo 2016 con due vittorie e due sconfitte (di seguito negli ultimi due turni) e si trovano ora in notevoli ristrettezze numeriche e fisiche, tanto da essere già attivi sul mercato per rimpolpare il roster (contro Scafati utilizzato per quasi tutti i 40’ il solo quintetto base). Ganeto probabilmente out, fra i siciliani si cercherà quindi l’impresa, capitanata da quell’Andrea Renzi che all’andata fu un vero incubo per i biancoverdi e che darà vita a un bel duello con Diliegro sotto le plance: di contro, per Siena una bella occasione per confermare la netta crescita delle ultime settimane e rinforzare le mura del fortino PalaEstra. Queste le parole dei protagonisti alla vigilia:

 

Alessandro Ramagli (coach Mens Sana 1871): “Dobbiamo continuare a spingere sull’acceleratore, è la seconda partita casalinga, è un’occasione per provare a mettere fieno in cascina, essendo una partita interna dove risentiamo la spinta del pubblico. E’ una gara che ci da stimoli e indicazioni, perché all’andata non siamo riusciti ad essere competitivi, vogliamo dimostrare che siamo saliti contro una formazione costruita per fare bene. Troveremo una squadra arrabbiata e avvelenata per le dinamiche fisiche che hanno accorciato le rotazioni di Ducarello, ed è probabile si presentino qui non al completo. Pensare che le assenze peseranno nell’economia di gara è un errore: hanno giocatori di talento, uno dei migliori piccoli, Mays, il miglior centro italiano per impatto, Renzi, poi l’esperienza di Chessa, Tommasini, Viglianisi, Ganeto sui cui ci sono dubbi per l’impiego. Arriveranno qua in pochi ma con testa leggera, noi usando la spinta del pubblico e con la nostra pallacanestro dovremo essere competitivi

 

Stefano Borsato (play Mens Sana 1871): “Partita difficile, Trapani è fra le squadre che più mi ha impressionato di più all’andata, contro la quale non siamo riusciti mai a stare a contatto e a giocarcela. Sarà difficile però anche per loro qui sul nostro campo, abbiamo lavorato più duramente del solito studiando le loro caratteristiche. Siamo in un buon momento, abbiamo fatto quattro vittorie di fila, vediamo se riusciamo ad ottenere anche la quinta

Ugo Ducarello (coach Lighthouse Trapani): “A Siena cambieremo alcune cose rispetto a quello che abbiamo fatto contro Scafati. Affronteremo una squadra in salute, con una nutrita e temibile batteria di esterni, che rispetto all’andata potrà contare anche su un elemento importante come Diliegro: non possiamo di certo andare a giocare una partita remissiva. E’ plausibile pensare di proporre meno difesa a zona, anche allungando le rotazioni. Cercheremo di vivere la nostra situazione sempre con il sorriso sulle labbra, facendo di tutto per rimanere uniti e compatti. Stiamo monitorando la situazione di Gabriele Ganeto, grazie anche al nostro staff medico. Mi sento fiducioso al riguardo, ma fino a quando non saremo sicuri che il giocatore stia bene al cento per cento non rischieremo il suo utilizzo. Parlando di mercato, sicuramente un giocatore ci serve, per dare respiro e supporto alla squadra: la nostra prima opzione è pensare a un ‘quattro’, ma se non trovassimo il profilo ideale potremmo modificare leggermente il nostro target. Ho chiesto ancora una volta disponibilità e sacrificio ai miei ragazzi. Il test di ieri ad Agrigento è stato positivo e vedo di nuovo un buon atteggiamento, anche in relazione al loro umore. Ricercare costantemente la positività è il primo obiettivo che ci prefiggiamo in questo momento. In nessun caso, il nuovo innesto stravolgerà gli equilibri tattici del gruppo. Certamente dovremo modificare qualcosa, ma le gerarchie rimarranno il più possibile inalterate

 

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