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Scafati fallisce l’esame di maturita’ a Verona.

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La Givova Scafati perde a Verona e viene agganciata in vetta alla classifica da Pistoia e  Reggio Emilia. Un brutto colpo per il team di Griccioli che non aveva mai perso nel girone di ritorno.Di seguito la cronaca estrapolata dall’Arena di Verona:”Canta Verona, canta. I figli delle stelle son tornati. Il PalaOlimpia diventa un´astronave che sale in cielo e porta tutti lontano dalla terra. Risucchiati dalle emozioni. La Tezenis spazza via la capolista Scafati. Manda al tappeto un´altra grande del campionato, si rilancia e con qualche giorno di ritardo consegna a Giunluigi Pedrollo, fresco 70enne, un graditissimo cadeau di compleanno. Peccato che adesso arrivi la pausa. Resta la gioia e la gloria. Veniamo ai fatti.

NEL SEGNO DI KEITH. Tanta attesa. Tante aspettative. Dall´altra parte ci sono i primi della classe. Non saranno marziani, ma fino ad oggi la Givova ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto a tutti quelli che stanno dietro. E allora serve pescare dal profondo dell´animo una prestazione di sostanza. Una grande prestazione. Verona, tra l´altro, si è divertita quest´anno in più di un´occasione a mettere la museruola a campioni, saccenti e filosofi del cesto. Ci si può provare. Conta l´atteggiamento, pure l´approccio. E Verona non parte male. Per nulla intimorita, alza la testa, si fa trascinare da un Waleskowski particolarmente ispirato. Keith detta il passaggio, trasforma le idee in piccolo tesoretto, lancia un primo messaggio bellico all´avversario. Magari la Scaligera soffre al rimbalzo in area. Ma al gigantesco Thomas bisogna prendere le misure. Questione di tempo, di ritmo, di testa. Il dato è ancora in aggiornamento. Gli spazi nel ´pitturato´ gialloblù diventeranno con il passare dei minuti sempre più stretti per tutti. Verona si limita a chiudere il primo quarto avanti di uno. Tarando, però, i meccanismi di difesa e riprogrammando la transizione. Il primo risultato? Scafati fa meno paura. Anzi, proprio la Givova pare perdere progressivamente sicurezza. Il secondo quarto è spettacolare. Tezenis bella e devastante. Break strappalacrime. Muso duro sotto canestro, difesa attenta, un successone nella lotta al rimbalzo e al recupero.
PORTA DEVASTANTE. El Gaucho, come spesso accade, prende per mano la squadra quando il ritmo diventa «hot». Mano calda nell´offrire l´assist giusto sotto il naso di un avversario che finisce addirittura per intimidirsi. Dieci minuti ad altissimo livello. Tutti coinvolti. Renzi penetra e si esalta. Mariani piazza una palombella deliziosa. West concede allo spettacolo due schiacciate che infiammano il palazzo.
Ma non c´è niente di estemporaneo. Verona viaggia ad alta velocitá perché ha capito come difendere ed affondare. I ragazzi di Martelossi chiudono la prima parte di gara avanti di diciotto. Forzano poco al tiro, scelgono sempre soluzioni facili, mettono il fiato addosso all´avversario.
WEST THE BEST. Il segnale inequivocabile che questa può essere la serata giusta arriva all´inizio del terzo quarto. È lì che Scafati deve metterci la faccia e provare a scalare la montagna. È lì che deve arrivare il ruggito della prima della classe. Con i suoi campioni, con i suo gregari di lusso. Ma la Tezenis non si limita a gestire passivamente il vantaggio.
West si scatena nei primissimi istanti del terzo quarto schiacciando nel cesto rabbia e adrenalina. Poi l´americano in seguito ad un contatto con Thomas resta dolorante a terra per crampi e abbandona.
La Tezenis subisce una sorta di contraccolpo e permette a Scafati di tornare in partita. Il +14 di fine terzo quarto non regala tranquillità. Torna sul parquet West. E, credete, non è dettaglio. SuperMario è in giornata. E Verona ha bisogno di avere in campo tutti i suoi trascinatori, appena Scafati prova a rialzarsi la ributtano giù. Renzi mette pure una tripla che fa chic. Ma non è ancora finita. Verona allunga i possessi, Porta sotto canestro non sbaglia nulla. Perde purtroppo definitivamente West, ancora per crampi. Il finale non è incandescente. Certo, Scafati mangia qualche punto. Fischio, festa, West regala pure le scarpe prima di preparare la valigia per l´Alabama. Mario tornerà venerdì. Rilassato e magari con un paio di ali ai piedi nuove. Lo aspetta il gran finale. Che è solo l´inizio di una storia nuova. Tutta da vivere”.