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Upea, trasferta a Trieste per consolidare l’ottavo posto

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Sesta giornata di ritorno del campionato di Legadue. Di fronte l’Upea Capo d’Orlando, con 4 vinte nelle ultime 5, e l’Acegas Aps Trieste, che le ultime cinque invece le ha perse.

Sarà una gara dal retrogusto particolare, perché segna il ritorno “a casa” del Poz e della sua troupe, il trio di allenatori triestino (Pozzecco-Steffè-Sussi) che sta facendo un gran lavoro giù in Sicilia.  Il Poz, si sa, è accolto bene in tutti i

palazzetti d’Italia, saluta decine e decine di amici prima di ogni partita, proprio come faceva quando giocava. A Trieste però, ritroverà qualche amico di vecchia data e poi la sua famiglia, anche se a dire il vero i suoi genitori erano già presenti al PalaFantozzi per l’ultima gara interna giocata dall’Upea, contro la Tezenis Verona.

Si affrontano due squadre molto diverse, anche se ad inizio campionato l’obiettivo di entrambe era quello della salvezza. Trieste, costruita su alcune certezze della scorsa stagione e su un duo americano di grande esperienza come Jobey Thomas e Brandon Brown, adesso ha praticamente smantellato per concludere in tranquillità questa stagione sportiva, visto che il “caso Napoli” ha regalato con largo anticipo la salvezza a tutte le altre squadre della lega.

Non è un caso, infatti, se, come detto prima, pur giocando con tenacia e onorando la propria maglia ogni partita, l’Acegas abbia perso le ultime 5 partite. Ma, come ha lasciato intendere una lettera scritta dal resto della squadra circa un mese fa, i giocatori non hanno alcuna voglia di arrendersi e lotteranno fino alla fine per concludere al meglio il campionato: “Comprendiamo le ragioni, contingenti e di prospettiva futura, espresse dalla dirigenza, che hanno portato alla separazione da Thomas e Brown. Tuttavia crediamo sia umano provare amarezza per una decisione che di fatto ci priva dell’aspetto più bello del nostro sport: la possibilità di competere contro qualsiasi avversario ad armi pari e lottare per obiettivi ambiziosi.
Detto ciò, cogliamo l’occasione per fugare ogni dubbio, se mai ce ne fossero, sulla possibilità che la squadra possa assumere d’ora in poi un atteggiamento rinunciatario. Al contrario, siamo ancora più uniti di prima, consapevoli che ognuno di noi dovrà mettere sul campo qualcosa in più rispetto a quello che ha fatto finora. Insieme con coach Dalmasson e il suo staff lavoreremo duramente ogni giorno in palestra per migliorarci e, per quanto possibile, alzare l’asticella dei nostri limiti.”

Basta leggere queste parole per capire che comunque l’Upea dovrà sudare ed impegnarsi per conquistare questi due punti, perché Trieste non regalerà nulla. Il nucleo della squadra è formato dal trio Carra-Filloy-Mescheriakov, che insieme a Thomas, nella gara d’andata, ha sbancato il PalaFantozzi con ben 17 punti di scarto ponendo fine all’era-Bernardi. Il resto dei giocatori sono giovani dalle grandi prospettive, come il play Ruzzier, le guardie Mastrangelo e Coronica e il lungo Urbani, che per ovvi motivi nelle ultime partite hanno visto incrementare il proprio minutaggio.

In ottica playoff, questa partita conta tantissimo considerando anche Trieste una delle pretendenti all’ottavo posto. Sappiamo altrettanto bene che, a fronte di un calendario abbordabile per quanto riguarda le partite casalinghe (derby a parte), l’Upea dovrà conquistare anche qualche vittoria in trasferta per poter pensare seriamente di giocare la post-season. A partire da questa domenica, al PalaTrieste.

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