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Il cuore non basta a Trieste, Slay e Tavernari riportano il sorriso a Scafati

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 La Givova interrompe il periodo negativo,bloccando la serie aperta delle sconfitte consecutive, battendo una volentorosa Trieste,monca , come ben si sa, dei suoi 2 americani con i quali aveva iniziato (e bene) questo torneo.

La partita e’ stata per larga parte condotta dai Campani,a parte qualche breve parentesi in cui i triestini di Dalmasson si sono trovati a condurre, ma la squadra di casa non ha dato mai l’impressione di poter scavare l’agognato solco della tranquillita’ e, anzi, la partita e’ rimasta in bilico sino ad una manciata di minuti dalla fine, quando 2 triple di Tavernari rispedivano i sogni triestini nel cassetto delle buone intenzioni.

 

Si era infatti sul 67 a 63,a 5 minuti dalla fine , in un amen Scafati,grazie alla sua ala, si e’ trovata a piu’ 10, potendo gestire cosi’, in relativa tranquillita’, il vantaggio acquisito,nonostante gli sforzi di un’indomita Acegas.Ma nonostante la buona volonta’ giuliana, il tabellone allo scoccare della sirena, segnava il 76 a 69 finale, a  favore dei padroni di casa.

Dunque Scafati ritorna alla vittoria, ma lo fa senza dare l’impressione di essere completamente guarita dall’oscuro malessere che ha prodotto la serie negativa  e tagli nel suo roster.

Trovandosi contro una squadra chiaramente inferiore,sia fisicamente che  tecnicamente, gli uomini di Bartocci non sono stati capaci di condurre una partita dai contenuti convincenti, non facendo svanire le perplessita’ emerse nell’ultimo periodo.

E se e’ arrivata al vittoria la squadra campana deve ringraziare soprattutto 2 uomini:il gia’ menzionato Tavernari e un gigantesco Slay.Come  il James di Ferentino, il colored della Givova ha prodotto dei numeri da urlo contro i malcapitati lunghi triestini:27 punti all’attivo frutto di un 11 su 12 dal campo(2 su 2 da 3), 12 rimbalzi,8 falli subiti, 1 stoppata e 43 di valutazione.Non servono ulteriori commenti.Mentre Tavernari  ha rimpinguato punti e statistiche quando piu’ serviva,cioe’ nel finale.I suoi 17 punti con percentuali positive ed i suoi 7 rimbalzi, sembrano trascurabili rispetto a quelli di sua maesta’ Slay, ma  il fatto che li abbia messi assieme nel momento topico dell’incontro,aumenta esponenzialmente il valore della sua partita.Positivi e nulla piu’ Sorrentino,Bushati e Ghiacci,invece buona la partita del classe 95 Izzo,mezza sorpresa della serata.Male al tiro l’altro americano campano Mays, che ha cercato di compensare al mirino storto della sua mano, con i recuperi e gli assist per i  suoi compagni.

E’ cosi,pur dopo una serata non esaltante,Scafati si trova al quinto posto,raggiungendo Bologna, e restando in piena corsa per una buona posizione ai play  off, andando ad affrontare tra l’altro,la seconda partita casalinga consecutiva,domenica prossima contro l’altra realta’ in grande affanno economico di questo scorcio di torneo, Forli’.

Di Trieste cosa dire? Sembra un cameriera scorbutica, ma che, magari  facendo aspettare un po’ troppo i cuoi clienti, il brodino tiepido alla fine te  lo serve sempre.

Del dopo Thomas-Brown, sembra beneficiarne in modo visibile il gaucho Filloy, che ha replicato l’ottima partita di 7 giorni orsono:19 punti,6 rimbalzi e 6 recuperi .L’anima nel cuore biancorosso e’ stato  ben  caoudiviato dal solito  Carra, anche oggi in doppia cifra, dal giovane Coronica,per la prima volta sopra i 10 punti da quando ha esordito da professionista(il debutto risale a “ben” 3 settimane fa,giova ricordare), dal leonino Gandini.Gli altri hanno cercato di arrangiarsi alla bene e meglio,cercando di non far danni e di contribuire quanto piu’ possibile alla causa biancorossa, cercando di tamponare anche l’assenza di Mastrangelo, ai box per problemi alla schiena.

Ammirevoli ma non basta.Ma quel che piu’ meraviglia e rammarica e’ che, nonostante tutto, Trieste si trovi, in teoria, ancora in lotta per i play off.Questo almeno direbbero i numeri,ma la squadra e’ davvero molto corta, ed  i finali con il fiato corto sono il sintomo di partite giocate sempre al limite per restate attaccati ai piu’ forti avversari  che a turno incontrano i giovani biancorossi.

Che finisca presto questo anomalo campionato per i triestini, che la societa’  trovi la forza per programmare il prossimo, in modo meno concitato e con l’idee chiare e le finanze solide fin da luglio.

Queste le speranze degli amareggiati tifosi, che comunque devono  essere orgogliosi di chi li sta rappresentando sul parquet  in questo periodo.

La faccia e’ stata forse persa, il cuore biancorosso pulsa ancora.