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Givova Scafati: Il punto di coach Griccioli

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Dopo il miracolo dello scorso anno la Givova Scafati sta volando in campionato e guarda sempre più da vicino la Lega A. Grande protagonista di questo miracolo, dopo i sacrifici di patron Longobardi, è sicuramente il buon coach Giulio Griccioli. Il tecnico gialloblù è intervenuto ai microfoni del quotidiano Il Mattino, per fare il punto della situazione. Ecco riportate le dichiarazioni:

Coach, avrebbe mai immaginato di potersi giocare la conquista della Serie A al suo secondo anno da head-coach di una squadra professionistica? “Onestamente no, ma non perché non ci credessi. Non avevo minimamente idea di dove si potesse arrivare anche se, sin dai primi contatti che ebbi con Longobardi, ho sempre avuto sensazioni di estrema positività”.

L’anno scorso è stato nominato allenatore della Legadue, e quest’anno? “A livello personale non voglio nulla di più di ciò che stiamo facendo. Desidero portare questa squadra quanto più su è possibile. Come l’anno scorso, anche quest’anno stiamo andando oltre le nostre possibilità ed il merito va a tutto lo staff, a Massimo Bianchi, a Luciano D’Ancicco, ad Angelo Carmando, allo staff medico ed a tutta l’organizzazione societaria che sta lavorando così da ottenere il massimo dagli atleti. Se dovessimo continuare così, e dimostrare poi di essere più bravi degli altri, sapremo farci trovare pronti per toglierci grosse soddisfazioni”.

Domenica prossima, contro Reggio Emilia, vi troverete ad un importante crocevia stagionale; che gara sarà? “Sarà una battaglia contro chi ha dimostrato di poter stare in vetta alla classifica. Ha ambizioni di promozione e, probabilmente, almeno sulla carta, è più forte di noi. Ma nulla è impossibile. Certo è che avremo bisogno di un grande pubblico per provare ad avere la meglio su di loro. Speriamo si sia risvegliata la passione e l’orgoglio degli scafatesi, capaci, negli anni passati, di far parlare di sé per essere uno dei pubblici più caldi e numerosi della Legadue”.

Cosa servirà alla Givova per battere la Trenkwalder? “Dovremo essere bravi a non subire break. Giocare in casa è motivo di stimolo e di pressione positiva. Vorrei che la gara non ci scappasse mai di mano; vorrei farla io dal primo all’ultimo minuto, vorrei controllarla fino alla fine per poterla vincere”:

Facendo un passo indietro, ad Imola hanno fatto molto bene le seconde linee: Sorrentino, Casini, Gueye e Rosignoli sono stati protagonisti del successo. E’ soddisfatto? “A prescindere dal risultato finale, è stata la prima gara dell’anno in cui tutti i giocatori abbiano fatto registrare un quoziente plus/minus positivo. Il che significa che la squadra non è mai calata con l’alternarsi di tutti gli atleti in campo e, principalmente, con chi solitamente gioca di meno. Questo mi ha soddisfatto molto; è un segnale di grande gioco di squadra”.