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FMC Ferentino, 10 domande al presidente Ficchi

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Domenica da spettatore per la FMC Ferentino che dopo il sabato di riposo, ha ripreso oggi (domenica) la settimana di allenamenti in vista dell’impegno di campionato in programma venerdì prossimo (16 novembre) nell’anticipo televisivo sul campo di Trento.
Il gruppo di coach Gramenzi lavora in vista di ben due trasferte consecutive (Trento e poi Brescia), prima di poter tornare al Ponte Grande il prossimo 2 dicembre per la sfida contro Imola. Dopo cinque gare di campionato, quattro sconfitte (tre in trasferta a Pistoia, Trieste e Barcellona; una in casa con Casale Monferrato) e una vittoria (al Ponte Grande con Forlì) il punto in casa amaranto lo fa il presidente Vittorio Ficchi che risponde a 10 domande sulla ‘sua’ FMC Ferentino.

Presidente qual è il suo umore nella settimana in cui la FMC non gioca e dopo cinque turni di campionato? La mia impressione è che al di là della sconfitta di Trieste, dove ci siamo mangiati la vittoria in maniera davvero grossolana, i risultati potevano essere quelli maturati sul campo, compresa la sconfitta in casa con Casale Monferrato. Abbiamo avuto un avvio difficile, visto il calendario, e aver lottato su ogni campo è stato un ottimo segnale. La squadra non è ancora rodata, molto inesperta e deve crescere ancora. La nostra combattività va premiata e gli errori commessi finora ci permetteranno di crescere. Chiaro che deve salire il livello di attenzione di tutta la squadra, così come la condizione di qualche giocatore deve ancora crescere e raggiungere il top. Mi riferisco in particolare a: Gurini, Righetti ed El Amin. Nonostante i due punti in classifica il campionato è ancora apertissimo, e sarà così per tutta la stagione.

Un giudizio sul gruppo degli italiani. Sta facendo benissimo Guarino, così come ho visto in crescita il nostro capitano Carrizo. Dopo un buon avvio sta attraversando un periodo di flessione Gurini, ma tornerà prestissimo al meglio. Accusa un po’ di stanchezza anche per qualche acciacco. Aspettiamo anche il miglior Righetti, per noi un giocatore che può diventare fondamentale.

Un giudizio sul gruppo degli americani. Ekperigin mi sembra il più continuo, il centro anche del gioco e il riferimento tattico della squadra. Discontinuo, invece, per il momento sia James, che ha dimostrato di avere numeri davvero importanti e tanto talento, che El Amin, arrivato in ritardo e che ha bisogno di tempo per inserirsi nel sistema di gioco di coach Gramenzi e del resto del gruppo. Ho fiducia in tutti loro e sono certo ci riserveranno tante sorprese in futuro.

Un commento anche per i giovani. Aspettiamo il ritorno di Parrillo, che tornerà a disposizione per le prossime partite dopo un lungo stop per infortunio. Pongetti, invece, è la nota più lieta. E’ da cinque anni con noi a Ferentino e non mi sarei aspettato una crescita del genere quando decidemmo di puntare su di lui. Ora sono orgoglioso di quello che sta facendo, della sua crescita e maturità. La sua volontà e la sua intelligenza sono da esempio per tanti. Ha dimostrato e dimostrerà di poter giocare a questi livelli e di meritarlo. Ne sono sicuro.

E ora il coach e il suo staff. Mi fa piacere che la scelta tecnica di confermare Gramenzi e il suo staff sia stata apprezzata dall’ambiente. Il nostro progetto con loro è in ottime mani. Ho pienamente fiducia in loro. Stanno svolgendo un ottimo lavoro e sono certo i frutti li vedremo prestissimo. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro i quali ci sono vicini, quotidianamente. Il percorso di una matricola è molto insidioso, ricco di difficoltà. Stanno tutti lavorando benissimo e in questo periodo, onestamente, paghiamo anche un pizzico di sfortuna di troppo. Questi anni mi hanno insegnato però che continuando su questa strada cresceremo e otterremo risultati di prestigio.

Tifosi sempre vicini alla squadra e poi il record della campagna abbonamenti. E’ il primo risultato positivo della nostra stagione. Al di là dei numeri e del record di abbonati, la vicinanza che ci testimoniano è encomiabile e commovente allo stesso tempo. E’ una soddisfazione vedere tanto seguito attorno alla nostra squadra. Ci seguono anche dall’hinterland ciociaro e questo è uno stimolo in più a fare ancora meglio in futuro. Dobbiamo continuare su questa strada e non sentirci mai appagati. Per noi la squadra e il progetto che sta attorno al Basket Ferentino deve essere un punto di forza e uno stimolo a migliorare il nostro territorio.

Arriva fine anno e come sempre ci saranno iniziative di solidarietà? Immancabili le iniziative legate alla maratona Telethon grazie alla collaborazione del nostro dirigente Bruno Giorgi. Stiamo prendendo accordi anche per altre iniziative di solidarietà e a tempo debito vi aggiorneremo tramite il nostro sito internet. Vogliamo dare testimonianza di vicinanza al mondo del sociale.

E’ vicino il 23 dicembre, giorno del derby Veroli-Ferentino. Un commento sui cugini giallorossi. Veroli è una squadra che verrà fuori prima o poi anche se in questo momento trova difficoltà, specie in casa. Hanno grande esperienza e forza da vendere. Sono un po’ preoccupato perché magari la vera Prima Veroli la vedremo proprio a dicembre, in occasione del derby. Arriveranno a quell’appuntamento con molta rabbia dopo i due ko in Coppa Italia e dopo un avvio di campionato non come tutti si aspettavano.

Un commento sul caso ‘ Napoli’, cosa succederà ora? Seguo marginalmente la vicenda Napoli e tutte le varie vicissitudini burocratiche. Per chi fa sport, al di là dei colori, capisco che chi fa sacrifici per riportare la pallacanestro in una piazza come Napoli voglia fare di tutto per salvare il progetto. Non conosco tutte le dinamiche. Si sentono voci contrastanti e spero venga fatta chiarezza. Se posso dire la mia, preferirei giocare un campionato a ranghi completi e non dispari. Sull’eventualità di una nuova formula in corsa dei playoff, magari a 12 squadre, non sono affatto d’accordo. Non credo sia una soluzione, specie per chi ha investito molto per vincere la LegaDue. La miglior cosa, per me, sarebbe lasciare la formula attuale con 8 squadre ai playoff.

Un’ultima considerazione sulla crisi che sta investendo tutto il paese. Quanto e se sta influendo anche sul basket? La crisi si fa sentire, eccome. Devo ringraziare tutti i nostri sponsor perché si stanno dimostrando sensibili e molto vicini al nostro progetto. Si parla di crisi da più di un anno e quello che mi dispiace è vedere una federazione (Fip) completamente indifferente. Si potrebbero trovare tante iniziative, dando respiro alle società. Magari è esagerato abbattere i costi, ma trovare delle formule di pagamento più convenienti non credo che corrisponda a utopia. L’accesso al credito è diventato difficile per le società, anche per le difficoltà del sistema bancario. Le società sportive devono andare avanti con le proprie forze e molto spesso gli imprenditori, che hanno già le loro difficoltà con le proprie aziende, si vedono costretti a enormi sacrifici per proseguire nel progetto sportivo intrapreso. Purtroppo questa crisi non è passeggera e ci sarà bisogno di tempo per poterne uscire. Bisogna lavorare seriamente e gestire al meglio i budget a disposizione per evitare fallimenti rischiosi per ogni società, e questo metterebbe in ginocchio anche le realtà collaterali ad ogni attività sportiva.