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A2 Playoff – Ramondino: “Abbiamo fatto una partita inconsistente”

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Ciani - Agrigento

Queste le impressioni dei protagonisti di gara-1 della semifinale playoff Casale-Agrigento.

Franco Ciani: “Una partita con punteggi bassi, difese aggressive che hanno nella maggioranza dei casi messo sotto pressione gli attacchi. Entrambe le squadre hanno concluso a canestro in situazioni molto sporche, noi stessi abbiamo subito la grande organizzazione di Casale. Per fortuna nostra nell’ultimo quarto abbiamo trovato le giocate individuali dei nostro giocatori di maggiore estro che ci hanno permesso di vincere, come nelle altre due sfide in stagione regolare. Siamo contenti, abbiamo vinto il primo capitolo di una serie che avrà ancora molte storie da scrivere. Nella peggiore delle ipotesi avremo due partite interne consecutive da poter sfruttare. Casale è capace di qualsiasi tipo di reazione, non ci culliamo in questi risultato positivo che ci dà grande entusiasmo.

Avere energie positive dal punto di vista nervoso ti fa combattere anche quando le energie fisiche diminuiscono. La prossima gara la Junior cambierà qualcosa, e anche noi cercheremo di limare qualcosa che stasera non ha funzionato. Però le due squadre hanno un certo sistema di gioco e lo manterranno anche nelle prossime gare. Non credo che tra Casale e Agrigento possa saltare fuori una partita che finisce oltre il 90 punti”.

Marco Ramondino: “Agrigento ha vinto con pieno merito, dimostrando lucidità per più tempo di noi e anche prontezza e cinismo quando erano necessari. Al di là dei loro meriti abbiamo fatto una partita soft, inconsistente, siamo stati presuntuosi, non perché li abbiamo sottovalutati, ma perché pensavamo di trovare il nostro gioco strada facendo. Quando perdiamo noi stessi, noi diventiamo meno che mediocri: loro sono stati precisi, sapevano dove farci male, cosa toglierci, e lo hanno fatto. Dobbiamo avere maggiore durezza mentale, più concentrazione. Siamo consapevoli delle potenzialità dei nostri avversari e dobbiamo avere maggiore attenzione ai nostri punti di forza. Le nostre difficoltà di stasera, l’aver giocato più possessi? Noi eravamo soft, abbiamo sbagliato molti passaggi, abbiamo sbagliato almeno sei appoggi da sotto, abbiamo sbagliato tiri da 3 per poca convinzione. Dal punto di vista tecnico siamo stati penalizzati dalla poca durezza mentale messa in campo. La reazione del terzo quarto? E’ stata una fiammata d’orgoglio, io non ho mai avuto la sensazione che prendessimo il controllo della partita, come ci accade di solito; anche quando siamo sotto solitamente siamo in controllo, oggi non è stato così. Poi potevamo anche vincere, se Natali metteva quell’appoggio a canestro, se Blizzard metteva due bombe, se uno dei cinque tiri da 3 di Amato uno più aperto dell’altro fossero entrati, avremmo anche potuto prevalere. Ma avremmo vinto senza legittimare tecnicamente il risultato, non lo avremmo meritato”.

Niccolò Martinoni: “Loro sono stati bravi ma l’abbiamo persa noi. Abbiamo commesso tanti errori che hanno pesato durante la partita. Noi non molliamo mai e rialzeremo la testa. Cosa non ha funzionato? Agrigento ha battuto tre volte Verona, non sono qui per caso. Noi siamo stati superficiali. Loro sono stati bravi, le nostre certezze non hanno reso come in altre occasioni. Dobbiamo essere più tosti e arrabbiati. La loro rapidità? Loro difendono bene, non possiamo aspettarci che in semifinale playoff non ci sia una squadra che non difende forte. Di solito cerchiamo di appoggiare molto il gioco sotto canestro, oggi non ci è riuscito. Impareremo la lezione, come l’abbiamo sempre fatto in stagione”.

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