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A2 Gold – Zanchi: “Brava Assigeco”. Calvani: “Alla Givova serve tranquillità”

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Givova Napoli, Marco CalvaniStati d’animo ovviamente contrastanti nel dopopartita di una gara vibrante quale è stata quella tra Assigeco e Givova Napoli risolta dopo due tempi supplementari a favore dei lodigiani.

Euforia giustamente alle stelle nello spogliatoio della squadra di coach Andrea Zanchi. “Abbiamo vinto contro una squadra che ha mostrato forza, esperienza e tanto fisico. Napoli mi ha fatto un’ottima impressione e per me rimane sempre una delle maggiori candidate al salto in serie A. I ragazzi sono stati bravi ad imporre il ritmo a loro più consono e soprattutto sono stati bravi a tenere ad un punteggio basso un attacco come quello napoletano. Sapevamo che loro possono essere una macchina da canestri e quindi noi abbiamo dovuto puntare sulle nostre rotazioni lunghe e su tanta fatica da spendere in campo. Tutti hanno dato il 100%, qualcuno forse anche di più. Ma in una vittoria del genere è la squadra che deve venire fuori. Non era facile gestire la squadra soprattutto pensando alle altre due gare che ci attendono nell’arco di quattro giorni contro Brescia (giovedì sera ore 21 al PalaCampus, n.d.r.) e Ferentino (domenica ore 18 sempre al PalaCampus). Per esempio ho cercato di non affaticare troppo Young che ha nelle gambe solo un paio di allenamenti. Aumentare il ritmo ha significato chiaramente aumentare il margine dei nostri errori, però i ragazzi hanno rimediato con una grande voglia di vincere mettendo in mostra grande coesione di squadra”.

C’è tanta amarezza, invece, nello spogliatoio della Givova Napoli. Coach Marco Calvani, calorosamente salutato dai tifosi lodigiani che ricordano il suo passato sulla panchina rossoblù, fa fatica a digerire la delusione. “Dopo Agrigento un’altra sconfitta ai supplementari. Stavolta addirittura dopo due, dopo essere stati avanti per 37 minuti. C’è mancato il colpo del ko quando ne abbiamo avuto l’occasione. Da cosa dipende? Soprattutto da mancanza di serenità duramente gli allenamenti in settimana. Questa condizione si trasforma in campo nelle percentuali insufficienti nelle triple (solo il 20%, n.d.r.) figlie di errori al tiro anche a campo aperto e nelle troppe palle perse (19). La squadra avrebbe bisogno di tranquillità sotto tutti i punti di vista, cosa che al momento per varie ragioni non abbiamo. Sapevamo che contro l’Assigeco ci avrebbe atteso una battaglia. Sono stati bravi a mettere dentro tanta energia e qualità specialmente in alcune giocate. Mi viene in mente la gara che ha fatto Spissu, capace di gran numeri nei momenti topici dell’incontro dimostrando grande carattere e freddezza. Difensivamente la squadra c’è stata, ha lottato anche se concedere loro 25 punti nei due supplementari forse si poteva evitare. Una volta di più dobbiamo lavorare per trovare il giusto equilibrio fra attacco e difesa, ma abbiamo bisogno di tempo perché la squadra è praticamente tutta nuova e i meccanismi vanno perfezionati. Brooks ha 22 anni ed è la prima volta che esce dal college e si trova in una realtà completamente diversa dalla sua. Ma, ripeto, il nostro peccato più grande è stato quello di non essere stati in grado di chiudere il match quando ne abbiamo avuto l’opportunità. Complimenti all’Assigeco brava ad approfittarne con i suoi giovani ma anche con l’esperienza di gente come Young, Chiumenti, Carrizo e Poletti. Non credo che avranno troppi problemi a salvarsi, anzi ne sono sicuro”.