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A2 Gold – Volata playoff, va in scena il testa a testa Casale-Ferentino

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casale A quattro giornate dal termine della stagione regolare, con quattro squadre racchiuse in un fazzoletto di punti – nell’ordine, Torino, Casale, Biella, Ferentino – una quinta, Agrigento, teoricamente in grado di acchiappare una delle posizioni nobili, anche in virtù di alcune combinazioni favorevoli negli scontri diretti – i siciliani sono settimi a 22 punti, a sole quattro lunghezze dalle quarte, e non devono più riposare – e incroci importanti ancora da giocare, non si possono fare calcoli per ipotizzare la griglia playoff. Sta di fatto, però, che per l’intasamento dietro Brescia e Verona, ogni gara da qui al 19 aprile, trentesimo e ultimo turno di regular season, può pesare parecchio per dirimere alcuni dubbi su chi godrà degli accoppiamenti migliori in post season. Figuriamoci se vanno in scena sullo stesso terreno di gioco due formazioni virtualmente appaiate in graduatoria – Ferentino è dietro a Casale di due punti, ma ha già scontato i due riposi previsti a causa delle defezioni di Veroli e Forlì – divise tra l’altro all’andata di sole cinque lunghezze, coi frusinati vincitori 75-70 sul proprio terreno. Un girone dopo, il divario che sembrava essere in fase d’allargamento tra la sorpresa della prima parte di campionato, Casale, e una delle grandi in rampa di lancio a seguito di un avvio balbettante, Ferentino, si è di fatto richiuso, consegnandoci un confronto equilibrato e che vedrà prevalere chi riuscirà ad essere più bravo e freddo nelle fasi cruciali del match. Non a caso, proprio questa sfida fungerà da anticipo dell’ora di pranzo, alle 12, e andrà in diretta su Sky Sport 3 HD.

INATTIVITÀ FORZATA – Ferentino arriva da tre settimane senza partite ufficiali, e la sua condizione è quindi un punto interrogativo: la splendida figura in Coppa Italia, con il trofeo sfuggito solo al supplementare contro Verona, aveva ridato sicurezze a un gruppo improvvisamente smarritosi con tre sconfitte consecutive in campionato, ma ora questi progressi sono tutti da verificare. Se da una parte Gramenzi avrà sfruttato questo lungo lasso di tempo per dare solidità all’impianto di gioco e infondere brillantezza per il duro finale di stagione, potendo lavorare coi suoi uomini con calma, d’altro canto non si può sapere come il roster rientrerà nel ritmo partita. La FMC dovrebbe presentarsi con tutti gli effettivi disponibili, pronta a dare l’anima per bissare la vittoria dell’andata, e decisa a interrompere la striscia negativa lontano da casa che dura ormai da tre gare. Se guardiamo oltre questo scorcio di stagione, ci accorgiamo però che i laziali non hanno crolli di rendimento quando abbandonano il confortevole palcoscenico del Palasport di Ponte Grande. Cinque vittorie su undici il bottino in trasferta, con prestazioni perentorie come l’80-74 ad Agrigento, o il 90-70 a Trieste, per non parlare dell’onorevolissima sconfitta in quel di Brescia per 93-87 proprio alla vigilia della Coppa Italia. Andando nel dettaglio, scopriamo che Pierich e compagni fuori casa producono addirittura più punti (una media 77.6 contro i 77 delle gare casalinghe), tirano meglio da 3 (36% contro 28%), prendono praticamente lo stesso numero di rimbalzi (31.7 contro 32), e hanno la loro arma d’attacco più pregiata, Abdul Thomas, che vede impennare la sua pericolosità offensiva proprio quando ci si allontana da Ferentino (18.3 di media contro 12.8). Buoni motivi, questi, per rendere credibile l’ipotesi di un primo stop di Casale dopo sette vittorie consecutive al Palaferraris, che riserverà anche quest’anno un caloroso saluto al suo ex, amatissimo, capitano Simone Pierich.

VOGLIA DI RISCATTO – Il derby perso rovinosamente contro Biella ha scosso Casale, ancora gongolante per la larga affermazione contro Trapani. Chi pensava a un possibile colpo esterno, contando su un’Angelico fortemente indebolita dall’indisponibilità di Voskuil, è stato clamorosamente smentito. Domenica scorsa i ragazzi di Ramondino sono andati immediatamente nel pallone e non sono mai stati in grado di reagire all’aggressività smisurata di Laquintana e compagni. Un atteggiamento distratto stigmatizzato dal coach monferrino nel dopo partita, e che stimolerà sicuramente il suo roster a trovare ulteriori motivazioni per allungare la striscia positiva al Palaferraris. A differenza degli ospiti, la Junior è molto più spavalda e spigliata quando ha il suo pubblico a spingerla: tutt’altro gioco in attacco rispetto a certe timide prestazioni sui campi di mezza Italia, e granitica, soffocante come l’abbraccio delle spire di un’anaconda, la difesa, marmorea come un David di Michelangelo, mobile e coordinata come un balletto della Scala. La miglior retroguardia del torneo (68.9 punti subiti di media) dovrà lavorare duro sui lunghi avversari, limitando il più possibile l’atletismo e la verticalità di Paul Biligha, all’andata il vero ago della bilancia. Attenzione estrema dovrà essere posta dai play a non andare fuori giri davanti alla difesa appiccicosa di Thomas, un girone fa bravissimo nello smorzare la fantasia dei creatori di gioco piemontesi. Gli aneliti di rivalsa faranno il resto per dare filo da torcere fino al 40’.
Infine, un dato statistico importante: il capitano Niccolò Martinoni toccherà la 101esima presenza in magia rossoblu, ricorrenza che sarà celebrata con la vendita di una maglietta speciale dedicata al cestista nativo di Varese e che deve alla Junior la sua consacrazione come giocatore di alto livello.

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