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A2 Gold – Verona si gode il primato. coach Ramagli: “Continuità di rendimento”

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Coach RamagliCon la vittoria anche su Trapani, la Tezenis Verona conquista la vetta solitaria del campionato di A2 Gold. Un primato che rispecchia quelle che erano le premesse di avvio di stagione con un gruppo tra i più forti del campionato e che ha sempre impressionato in queste prime quattro giornate di campionato. «L’aspetto positivo è che abbiamo dimostrato energia e durezza fisica, nonostante fossimo alla terza partita in una settimana e avessimo due giocatori molto importanti ancora da recuperare fisicamente. Questa era una sfida dove per poter competere dovevamo giocare “grandi”, perché in tutti i ruoli loro avevano dei mismatch favorevoli. Il campo però ha detto che come fisicità siamo stati nettamente superiori». Ha esordito così in sala stampa coach Alessandro Ramagli, coach della Tezenis Verona, al termine della gara vinta al PalaOlimpia domenica sera contro la Lighthouse Trapani (66-53) nella quarta giornata di andata di A2 Gold. «Il fatto che tutti i giocatori che avevano accusato qualche acciacco abbiano messo in campo questa energia – ha proseguito Ramagli – dimostra il loro valore e soprattutto quello di tutte le persone che lavorano per noi. Non sono complimenti di rito, ma considerazioni significative. Una squadra non sono solo dieci giocatori e lo staff tecnico. Ci sono dietro tante altre figure che in situazioni come questa devono essere gratificate. Parlo dei nostri medici, dei nostri fisioterapisti, dei nostri preparatori atletici e del nostro osteopata. Se De Nicolao e Ndoja hanno giocato ad Agrigento e hanno rigiocato stasera, una buona parte del merito ce l’hanno queste persone. Questa mi sembra la cosa più importante da sottolineare. In quali aspetti dobbiamo migliorare? Questa partita ci ha dato tante indicazioni in tal senso. Difensivamente li abbiamo annichiliti, ma in attacco abbiamo mostrato la fluidità necessaria solo a tratti. Inoltre non sono contento del fatto che la nostra partita sia finita troppo presto e che il nostro vantaggio finale si sia ridotto. Chi spende tante energie sul campo deve poi vedere concretizzato nei numeri questo sforzo. Tutto questo si sintetizza in una espressione: continuità di rendimento, quella cosa che ti permette di mantenere invariato il livello del tuo gioco a prescindere da tutti gli altri aspetti. Ora più che mai dobbiamo essere continui perchè la prossima settimana ci aspetta la partita di Trieste, un campo per noi storicamente ostico, contro un avversario pronto a usare le nostre stesse armi. Campionato dall’andamento sorprendente? Non credo proprio. È sempre stato così, ha sempre regnato l’equilibrio. In fondo sono arrivati sempre coloro che hanno mostrato stabilità, basta vedere come esempio le vincitrici delle ultime due stagioni. Non erano di certo le squadre più talentuose del torneo e ho la sensazione che valga lo stesso per noi. Il fatto di essere primi mi interessa davvero poco. Mi interessa di più il bagaglio di consapevolezza che nel bene e nel male abbiamo guadagnato nelle ultime tre partite. Mi fa sorridere vedere che ad ogni gara veniamo accreditati sempre come favoriti, come se fossimo una squadra di categoria superiore. Siamo una buona squadra, con carattere e qualità. C’è stato chi, anche da un punto di vista economico, ha fatto molto più di noi. Siamo ben contenti di avere i favori dei pronostici, ma quando capiterà che non li rispetteremo vorrei semplicemente fare delle valutazioni oggettive senza disperazione. Non siamo una squadra costruita per non avere rivali. Siamo una squadra costruita per far bene. Punto».