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A2 Gold – Casale-Ferentino, la sala stampa

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Franco Gramenzi FerentinoPoche parole per Aka Fall, uno dei tanti protagonisti della netta affermazione di Casale: “Una bella vittoria dopo la sconfitta di Biella, Siamo rimasti uniti. Loro hanno subito la nostra aggressività, e abbiamo ottenuto una vittoria importante. A Biella non abbiamo fatto niente di buono, siamo stati mosci, Biella è una squadra alla portata, forse siamo anche migliori noi rispetto a loro, e non doveva finire così. E’ stata una brutta sconfitta. L’infortunio alla spalla? E’ cosa da poco, non mi preoccupa, non mi ha dato fastidio per tutto il tempo che sono stato in campo”.

Fa, come suo solito, un’analisi completa ed esaustiva della situazione il coach della NoviPiù Marco Ramondino: “Una partita bellissima, i ragazzi hanno giocato molto bene. Un grande ringraziamento va a chi ci dimostra il proprio affetto e ci permette di fare il nostro lavoro nelle migliori condizioni possibili. Solo chi ci conosce bene può saper quanto lavoro ci sia dietro una vittoria del genere. E’ stata una partita ben interpretata dal punto di vista offensivo, abbiamo cercato di stare lontano dai pick’n’roll offensivi, perchè loro cambiano molto in difesa, sono molto grossi, e in questa situazion avremmo rischiato molto. Abbiamo quindi provato a ricreare condizioni di uno contro uno in movimento. Abbiamo fatto anche qualche contropiede, giocato con disciplina, forzato pochi tiri. Difensivamente, i ragazzi sono stati bravi col pressing, e poi stando aggressivi. Ferentino ha fatto pagare la difesa sul perimetro e ha messo dentro per Biligha, che è stato devastante come sempre. D’altronde, non puoi togliere tutto agli avversari, e alla fine la nostra strategia ha pagato”.

Poi parlando di Marshall, un po’ sottotono nel girone di ritorno rispetto agli standard a cui aveva abituato nella prima metà di campionato, e oggi tornato, almeno in parte, a essere decisivo: “Lui può giocare ancora meglio, oggi ha riportato in squadra le doti di leadership e di uomo squadra per cui lo abbiamo preso. E’ stato molto coinvolto, ha dato un ottimo contributo in difesa; su Bucc, che per lui è difficile da marcare, è andato benissimo. Offensivamente, per lui è dura avere un periodo di poca realizzazione al tiro. Poi il nostro sistema cerca di sfruttare le opportunità che concede la difesa, ma non dà occasioni extra rispetto a quelle che il gioco ti porta. Sui problemi di tenua mentale di un campionato così lungo, a cui non era abituato in America? Un po’ quello, un po’ la frustrazione di non mettere i tiri che mette di solito. E’ uno che vuole vincere, è molto maturo e consapevole. Se non perdiamo il quadro nella sua interezza, diamo il giusto valore a ogni cosa, ci rendiamo conto che il suo calo ci può stare, e anche con questa sua flessione siamo quarti in classifica”.

Sulla differenza tra la partita di Biella e quella odierna: “A volte è semplicemente pallacanestro, in alcune occasioni giochi molto male, in altre giochi molto bene. Cose come motivazioni, attaccamento alla maglia, sono importanti ma difficili da definire. Spesso rischiamo di mettere in secondo piano gli aspetti tecnici. Domenica scorsa siamo arrivati troppo pensierosi, pensando di dover fare una grande partita a tutti i costi, e siamo implosi. Non ero preoccupato della partita domenica scorsa, non sono al settimo cielo oggi. Non sono andato all’inferno una settimana fa, non vado in paradiso oggi”.

Laconico ed essenziale nella sua disamina l’allenatore di Ferentino Franco Gramenzi: “C’è poco da dire, dopo una lunga sosta siamo tornati in campo e, al di là dell’inizo, ci siamo persi completamente. Abbiamo fatto molti errori a fine primo quarto, e loro hanno aperto il primo divario. Nel secondo siamo stati disastrosi, ci siamo innervositi sull’atteggiamento difensivo degli avversari in difesa e per come l’hanno interpretato gli arbitri, ma quello ci sta tutto. Se il ripos forzato ci abbia danneggiato? Sicuramente ha spezzato il ritmo, ci hanno aiutato le tre partite di coppa ma ci hanno anche creato delle aspettative diverse, eccessive. Abbiamo pagato un errore di presunzione, pensavamo di essere troppo forti. Oggi Casale ci ha riportato coi piedi per terra. Noi possiamo vincere e fare buone cose solo se siamo una squadra”.

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