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A2 Gold – Casale alla mission (im)possible contro Verona

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Martinoni (Casale) L’aria è elettrica in Monferrato: arriva la capolista! Due ricordi si agitano nella testa dei supporter rossoblu all’appropinquarsi del’importante appuntamento (inizio ore 18), dal sapore diametralmente opposto.

Il primo, al miele: gli stratosferici 40’ di Casale-Trentro del 22 dicembre 2013 (75-62 il finale), quando la NoviPiù dispose a proprio piacimento dell’allora capolista con una gara scintillante, condotta con vantaggi in doppia cifra dal primo all’ultimo quarto, all’interno di un Palaferraris incredulo per quanto stava vedendo. Il secondo, amaro come una medicina: l’85-52 dell’andata, con la Junior decimata dagli infortuni (Martinoni assente, Butkevicius a mezzo servizio) e annichilita da una Scaligera in quel momento imbattuta e inattaccabile. Un girone dopo, gli uomini di Ramagli guardano ancora tutti dall’alto in basso, mentre i piemontesi sono scesi al sesto posto (all’andata, al momento dello scontro diretto, erano secondi) ma sembrano essere usciti dal periodo di leggero appannamento.

La Casale principessa per un tempo (il primo) e cenerentola per un altro (il secondo) di Brescia come potrà opporsi alla capolista Verona? Imponendo il suo gioco in slow motion e concedendo il meno possibile ai veneti il gioco in campo aperto. Facile a dirsi, difficilissimo a farsi, anche se è l’unica strada per non subire il terzo stop casalingo della stagione. Le tre sconfitte veronesi sono maturate in giornate di poca ispirazione offensiva, con il punto più basso toccato coi 57 punti in quel di Napoli (luogo della prima battuta d’arresto) e con la recente défaillance di Barcellona Pozzo di Gotto (65 segnature) a costituire un precedente colmo di speranza. Con la momentanea uscita di scena di Ndoja (probabile assente anche domenica, si tenta il recupero in extremis), è cambiato leggermente il modo di giocare, ma la Tezenis non sembra averne risentito:  vittorie in agilità con Trieste in casa e a Mantova, per portare avanti una striscia di quattro successi consecutivi. La defezione del cestista italo-albanese è stata compensata dal maggior minutaggio di Boscagin, e se anche non dovesse esserci un nuovo innesto (il nome caldo è Brkic, in probabile uscita da Napoli, ma per ora la voce non è confermata) Verona sembra attrezzata per respingere l’assalto di Brescia per il primo posto. In luce nelle ultime uscite Reati, ferocissimo in difesa oltre che tiratore killer, ma tutta la squadra sembra essersi ripresa bene dall’imprevisto scivolone in terra siciliana.

Nessuna assenza nelle fila dei padroni di casa, illibati sul proprio campo dalla partita con la Centrale Del Latte del 2 novembre scorso. Il risveglio al tiro pesante nell’ultimo turno (50%) sarà uno degli appigli per rimanere in partita fino all’ultimo questa domenica. Quando la Junior buca la retina da fuori con regolarità è dura per tutti espugnare il Palaferraris, ma servirà anche una gran pressione sulle guardie della Tezenis: nelle gare in cui Umeh e De Nicolao tirano male (vedi il 2/20 di Barcellona) Verona va in affanno e perde sicurezza. Sotto i tabelloni bisognerà soprattutto contenere e non spendere troppi falli, e conteranno molto come sempre gli azzardi calcolati di Ramondino nella prima metà gara: se i panchinari terranno botta (Fall, Amato e Blizzard valgono i cambi veronesi) la NoviPiù potrà giocarsela fino in fondo. A patto che Verona sbagli qualcosa: se i top scorer della città di Romeo e Giulietta gireranno tutti al massimo regime nessuna alchimia tattica potrà causare un miracolo…