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A2 Girone Ovest – Casale, Ramondino: “In area ci hanno spazzato via”. Reggio Calabria, Benedetto: “La scelta del quintetto alto nel finale ha pagato”

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Coach Ramondino (Veroli)Ecco le dichiarazioni dei coach Ramondino e Benedetto al termine della sfida tra Casale e Reggio Calabria, vinta dalla formazione ospite per 64-66.

Marco Ramondino è deluso dal risultato ma non dalla prestazione dei suoi: “In questa partita ho visto dalla squadra il massimo sforzo possibile, dal punto di vista fisico e mentale. Ci sono stati errori, ma sempre nel tentativo di andare oltre la fatica e i problemi di natura tecnico-tattica creati da Reggio Calabria durante la partita. Sono soddisfatto dal punto di vista offensivo, ci siamo rifugiati poco nel pick’n’roll e abbiamo costruito buoni tiri da tre. In certi momenti era dura cercare i nostri realizzatori migliori, inoltre Crosariol scoraggiava le penetrazioni e loro raddoppiavano bene per evitare di far ricevere palla a chi volevamo noi. Dal lato difensivo, devo dire che questa volta le statistiche confermano quanto si è visto in campo, mentre spesso sono menzognere: abbiamo subito Reggio Calabria nel pitturato, lì loro hanno dominato, ci hanno spazzato via. Martellando in post-basso e punendo i raddoppi che eravamo costretti a fare ci hanno fatto male più volte. È mancata la lucidità di capire il modo in cui loro ci stavano attaccando, con i tagli, molti canestri li hanno fatti col gioco senza palla. Avremmo dovuto concedere qualche tiro in più da 3 punti, magari, ma a questo livello di stress è dura mantenersi sempre attenti. Reggio me l’aspettavo forte così, per me è una squadra che deve solo trovare gli equilibri, può giocare con quintetti enormi, come quello dell’ultimo quarto, con Freeman playmaker e 105 chili di media fra tutti e cinque i giocatori in campo: non so nemmeno se le nostre squadre che fanno le coppe europee hanno tutta questa stazza da mettere in campo! L’assenza di Martinoni ci ha tolto molte ricezioni vicino a canestro e ci è mancata la sua capacità di mettere delle pezze sulle cose su cui i compagni non possono nulla. Mancando Niccolò, mon abbiamo avuto la lucidità necessaria per contrastare la loro fisicità e guadagnarci quei tiri da sotto che ci avrebbero dato un po’ di respiro. Il capitano sarà rivalutato prima della gara interna contro Siena. Senza di lui a fare da tappabuchi, non c’è più chi olia i meccanismi e ci vuole più disciplina e precisione da parte di tutti”.

Giovanni Benedetto si sente rinfrancato dal terzo successo esterno stagionale: “Veniamo da due trasferte: a Rieti abbiamo giocato bene solo per un tempo, qua siamo riusciti a stare in gara per 40’. Le difficoltà di Casale sono simili le nostre, arrivano da un momento particolare, difficile, ricostruire la squadra quando mancano punti di riferimento importanti non è facile. Sapevamo della grande qualità che hanno sugli esterni, mentre potevamo avere dei vantaggi nel gioco interno.Modificando la squadra dal punto di vista strutturale più che di mentalità. La scelta di avere il quintetto più alto alla fine è stata una scelta che non potevamo mettere a punto all’inizio, altre volte l’abbiamo fatto ed è stato un suicidi. Abbiamo imparato dagli errori e non abbiamo più riproposto tale assetto nelle fasi iniziali. Avevamo deciso di chiudere con un quintetto molto alto e quest’opzione oggi ha pagato. Le variazioni di rendimento quest’anno? Noi abbiamo fatto solo tre partite con il roster in condizioni accettabili, in queste condizioni diventa tutto più complicato. Freeman, ad esempio, ancora adesso è un po’ a mezzo servizio, dobbiamo tenere conto anche di quello e la mancanza di equilibri certi fa sì che ci siano grossi alti e bassi nelle nostre prestazioni, finora non abbiamo dato continuità ai nostri momenti migliori”.

Nicola Natali, uno dei migliori juniorini in campo, non nasconde il suo rammarico: “Inutile sottolineare quanto ci stia pesando l’assenza di Martinoni, stiamo cercando tutti di fare qualcosa di più e di diverso, ma al di là di questo oggi dovevamo vincere. Abbiamo subito molto la loro fisicità, il loro gioco in post-basso: siamo arrabbiati, siamo consapevoli di essere in un momento di difficoltà e per fortuna abbiamo qualche giorno di riposo per rimetterci in sesto. Il finale? Non so dire cosa ci sia mancato, è vero che tecnicamente abbiamo subito il loro essere grossi, mentre non posso affermare che fossimo particolarmente stanchi perché abbiamo fatto molte rotazioni. Se ci siamo disuniti sul vantaggio in doppia cifra nel secondo quarto? Disuniti no, però è vero che inconsciamente tendiamo deconcentrarci quando siamo sopra di tanto e questo anche il coach ce lo ha sottolineato. È un problema che dobbiamo risolvere, è accaduto anche altre volte quest’anno e nella passata stagione”.