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A2 – Agrigento firma l’impresa a Torino, coach Ciani: “Questa è una squadra di orgoglio”

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ciani, FORTITUDO Agrigento

La Fortitudo Agrigento continua a stupire ed espugna il PalaRuffini di Torino in Gara-2 della finale promozione dei Playoff di A2. Ancora un risultato strepitoso per i siciliani che, dopo aver fatto fuori la capolista della regular season Verona, ribaltano il fattore campo contro un’altra corazzata. Il tecnico della Moncada è intervenuto in conferenza stampa per commentare la prestazione dei suoi, ecco le dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione: “Siamo contenti per essere sull’1-1 e di portare Torino a casa nostra in una situazione di parità. Credo fosse l’obiettivo massimo che potessimo avere giocando qua. Devo anche dire che la più grossa soddisfazione è per il come. I ragazzi hanno fatto una gran partita si difensivamente che offensivamente, gli applausi tributati alla mia squadra dal pubblico di Torino fanno piacere, testimoniano una sportività che permette, di fronte a un alto spettacolo tecnico, di riconoscere i meriti degli avversari. Abbiamo vinto prevalentemente la partita dal punto di vista difensivo, e poi con la capacità di muovere la palla e di farci rincorrere, mentre la partita prima avevamo bloccato troppo il gioco”.

Il tecnico si è poi soffermato sulle prestazioni dei singoli: Saccaggi? Tra le nostre attitudini abbiamo quella di trovare protagonisti diversi da una partita all’altra, Saccaggi nel secondo passaggio in campo è stato un protagonista assoluto. Abbiamo così potuto trascurare Evangelisti nell’ultimo quarto, magari nella prossima arriverà qualcun altro ad essere protagonista. Abbiamo fatto meglio perché abbiamo sporcato le penetrazioni di Torino, la nostra area è stata molto più ermetica di gara-1, e così abbiamo avuto maggiore presenza di rimbalzisti e siamo riusciti spesso a sporcare il rimbalzo sotto canestro, così da prendere rimbalzi lunghi. Williams? Oggi è stato bravo, decisivo per intensità, rimbalzi difensivi, canestri importantissimi in momenti chiave della gara, ritrovato rispetto alle ultime prestazioni sue. La serenità dei miei giocatori? Noi siamo così, il nostro è un ambiente sereno nella generalità delle situazioni”

Il ritorno in sicilia: “Noi siamo sempre andati bene in casa, ma il nostro cammino nei playoff dimostra che ora siamo intensi anche fuori casa. Forse siamo riusciti a fare le cose più importanti lontani dal nostro terreno di gioco, dove coroniamo il lavoro fatto fuori casa. Non siamo così presuntuosi da pensare che Torino venga a fare la vittima sacrificale. Dobbiamo raccogliere le energie e le idee per essere un po’ diversi e migliori per affrontare due autentiche battaglie. Più la serie si allunga più siamo contenti. I problemi dei lunghi e la necessità della zona? La nostra squadra non è adattissima alla zona, preferiamo restare a zona. Qualcosa in serbo ce l’abbiamo, però questa è una squadra di orgoglio, di sfida individuale, noi la buttiamo sull’aggressività invece di lasciare la responsabilità dell’errore all’attacco avversario.  Nello specifico, abbiamo la serenità di quelli che eravamo ultimi, eliminati, ignorati, oggi che siamo in finale siamo solo felici. La tensione e il nervosismo non ci aiuterebbero. La nostra serenità mette grande pressione agli avversari. In una trasmissione televisiva dissero: “si impongono tutte le squadre di Gold, Treviso perde con Agrigento”. Che tensione volete che abbiamo? Nella carriera di un giocatore, quando hai momenti così eccitanti, perché te la devi rovinare? Se siamo capaci vinciamo, altrimenti stringeremo la mano a Torino”.

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