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A 2 Gold – Trieste a Brescia per non farsi azzannare dalla Leonessa

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 PMS Manital Torino VS LEONESSA Brescia - Nelson LEONESSABrescia sfida Trieste per continuare la sua rincorsa al primo posto, Trieste sfida Brescia per continuare il suo sogno chiamato play off. Questa l’estrema sintesi dei contenuti della partita in programma al Centro Sportivo San Filippo a Brescia, domenica prossima con il solito orario delle 18.00.

 

La squadra di casa, allenata con grande sapienza da coach, Diana, assieme a Verona è quella che ha meglio impressionato gli osservatori in questo torneo. Dopo aver messo a punto alcune piccole sbavature di inizio campionato, il cammino dei Lombardi, nonostante qualche infortunio di troppo, è sembrato simile a quello di un rullo compressore. Dopo la sconfitta di misura, a fine novembre, sul campo di un’altra realtà forte del campionato, Ferentino, Cittadini e compagni, hanno inanellato nove vittorie consecutive, fermando la propria corsa solo a Biella, dove è arrivata la sconfitta contro i giovani padroni di casa. Ma domenica scorsa, dopo un’entusiasmante rimonta, c’ è stato l’immediato riscatto dei Bresciani, ai danni di una spigolosa Casale.

Ovviamente c’è il fermo proposito di non interrompere così presto la serie aperta con i Piemontesi, anche perché la lotta per il primo posto, visto il vantaggio che esso comporta ai play off, resta molto serrata. La rinuncia di Veroli ha appaiato in vetta alla graduatoria Verona e Brescia, con i Lombardi, però che dovranno disputare una partita in meno rispetto agli Scaligeri, da qua a fine stagione regolare. Una vittoria contro Trieste, con un contemporaneo ed eventuale passo falso in Piemonte dei Veneti, determinerebbe il sorpasso, caricando ulteriormente di significato il big match del turno successico che vedrà appunto impegnati gli uomini di Diana contro quelli di Ramagli sul legno del Pala Olimpia

Brescia ha un roster profondo con molte frecce nel feretro: sottocanestro la solidità ed il mestiere di Cittadini, ben si compensa con l’estro e la duttilità di Brownlee, Loschi e Alibegovic si alternano nel ruolo di 3, Nelson e Fernandez, tiro ed energia nel reparto piccoli, completano un quintetto di assoluto livello, ben supportato da cambi di prima qualità, che rispondono ai nomi di Passera e Benevelli. Quadrata sotto le plance, reattiva a rimbalzo, precisa dalla distanza ed a cronometro fermo, il gioco di Brescia è sbarazzino e spettacolare, con poco spazio al control game. A Trieste all’andata destò ottima impressione: pur non riuscendo ad imitare le percentuali sfavillanti di Verona al PalaTrieste, Brescia riuscì ugualmente ad espugnare il prestigioso parquet giuliano, al termine di una partita a lungo comandata e che ha regalato qualche brivido solo a seguito della “solita” rimonta degli uomini di Dalmasson.

Dalmasson che, presumibilmente, non sarà felice della rinuncia di Veroli, ritiro che ha avvantaggiato solo due squadre, alla fine, ma sono due squadre con cui Trieste lotta per un posto al sole nell’ off season: Trapani ed Agrigento.

Con il dente avvelenato da questo cambiamento in negativo della sua classifica, senza averne troppe responsabilità, i biancorossi giungono a Brescia con il chiaro intento di non interpretare il ruolo della vittima sacrificale. Qualche piccolo problema in settimana patito da Holloway, non ha minato troppo il morale della truppa, ben consapevole della forza degli avversari, ma anche che alla fin fine, Trieste raramente è sprofondata negli abissi contro qualsiasi avversaria.

Ma per vincere domenica, Dalmasson avrà bisogno di una squadra continua nell’arco di tutti i 40 minuti, senza lasciare agli avversari vantaggio consistenti, che necessitano di rimonte al limite dell’impossibile ma che nel contempo annebbiano idee ed accorciano le braccia nei finali delle partite. Il tempo delle pacche sulle spalle è dunque finito, per arrivare ai play off, Trieste dovrà giocare al massimo sperando, magari con un po’ di fortuna, in un finale che premi i Giuliani con i due fatidici punti.

Il gioco dei Triestini è basato su una difesa aggressiva, quasi sempre al limite del fallo ed a un meccanismo offensivo i cui cardini sono Tonut ed Hollloway. Negli ultimi tempi si è aggiunta l’arma del tiro pesante di Carra, mentre non vanno sottovalutati gli exploit estemporanei e per questo imprevedibili, dei vari Candussi, Grayson, Marini, Mastrangelo e Prandin; completano le rotazioni di Dalmasson i giovani guastatori Coronica e Fossati, capaci di infondere una certa energia nella metà campo difensiva.

Il favore del pronostico pende tutto verso gli uomini di Diana, che però dovranno cercare di iniziare subito con il piede giusto. Lasciare che i giovani terribili di Trieste prendano fiducia, potrebbe causare dei grattacapi imprevisti ai padroni di casa. Domenica avremo qualche risposta in più