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A2 Girone Est – Trieste-Fortitudo, le “Lazzaro” della terza giornata cercano conferme

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Coach Dalmasson Trieste

Chi sono esattamente Trieste e Fortitudo Bologna? Le balbettanti contendenti delle prime due giornate, conclusesi per entrambe con sconfitte, o le spumeggianti macchine da pallacanestro ammirate nell’ultimo turno? Domanda a cui è difficile rispondere, se non con il trito e ritrito slogan che la verità sta nel mezzo. Peccato che le mezze misure si concretizzino di rado sul parquet, possono risultare quale media molto virtuale fra prestazioni altisonanti e altre imbarazzanti. Un dato lo si può trarre: in potenza, sia i giuliani che gli emiliani se la possono giocare con tutti e hanno sprazzi di basket incontenibili. Il rovescio della medaglia è che, quando il gioco non scorre fluido e privo di intoppi, sia per l’una che per l’altra è facile perdere il filo del discorso e affondare. Sarà interessante osservare l’evoluzione nei prossimi mesi di queste due storiche realtà, per le quali, soprattutto sulla sponda bolognese, c’è sempre da fare i conti con il peso della storia, a volte un fardello insostenibile quando non si hanno spalle forti a sufficienza per sostenerlo.

Si gioca a Trieste, al canonico orario delle ore 18 domenicali, e questo è un piccolo punto a favore dei ragazzi di Dalmasson: il numeroso pubblico triestino ha ancora negli occhi la roboante prestazione di una settimana fa, quando Imola venne abbattuta (87-53) con la stessa facilità con cui Trieste era crollata in casa con Verona e quindi a Mantova.Questa squadra per ora poco equilibrata, ricostruita senza l’asso della scorsa annata Stefano Tonut, si appoggia in questo periodo al bulgaro HristoZahariev, autore di 21 punti contro Imola e rivelatosi un leader credibile per un gruppo avvilito dalla partenza-shock contro Verona (39-68, solo 13 segnature nei secondi 20’).

Dalmasson suona la carica: “Misurarci contro chi ha battuto Verona la scorsa settimana ci potrà dare l’idea di chi siamo attualmente, specialmente dopo una vittoria brillante come quella contro Imola. In quel particolare frangente abbiamo capito che, entrando con la testa giusta in campo, possiamo disputare una gara di buon livello: contro Bologna dovremo essere bravi a crescere ulteriormente sotto il profilo della tenuta nervosa”.

La Fortitudo, azzoppata in avvio di campionato dall’infortunio al centro Ed Daniel, si è ripresa alla grandissima contro Verona, quando ha ribaltato un’altra gara apparentemente storta con una rimonta letale nella seconda metà gara. L’arrivo temporaneo del centro croato Ivica Radic(24 punti segnati alla Scaligera, già settimana prossima potrebbe lasciare Bologna) ha tappato un buco importante e ora l’Aquila è tornata pienamente competitiva. Il 29-9 che sul neutro di Rimini ha ribaltato Verona potrebbe essere un trampolino di lancio per i biancoblu, evidentemente bisognosi, al di là di certezze tecniche, di un’infusione di fiducia per porsi al livello delle teoriche prime della classe. Probabile il confronto veda gli stranieri di ambo le parti a cannoneggiare l’un contro l’altro armati, mentre si attende ancora un protagonista italiano che possa diventare l’eroe temerario, sia per Trieste che per la Fortitudo, di quest’annata.

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