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A2 Girone Est – Brescia mette la saracinesca al ferro e manda al tappeto Verona in rimona

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PMS Manital Torino VS LEONESSA Brescia - Fernandez LEONESSA Difficile dare una spiegazione pienamente razionale di cosa sia potuto accadere a Verona nel secondo tempo di Brescia, quando è riuscita nell’impresa di totalizzare la miseria di 18 punti (9 per quarto) ed essere piegata dalla Centrale del Latte alla penultima azione, per 61-59. Per 20’ sembra di rivedere la Scaligera spavalda della scorsa stagione, quella capace di farsi rispettare ovunque andasse e di imporre la propria legge in casa e in trasferta con pari efficacia. A metà, trascinata da un Rice da 16 punti, la squadra di Crespi conduce di 9 lunghezze (32-41) e sembra padrona del match. Al rientro dagli spogliatoi succede però che le maglie difensive lombarde si stringono in un abbraccio soffocante, alternando zona e difesa ad uomo Brescia annebbia la vista dei veronesi e, pur non rendendosi protagonisti di miracolose fiammate offensive, i locali rientrano un passo alla volta. Ci vogliono 5’ a passare dal massimo svantaggio sul -11 (35-46 a 7’43” dalla terza sirena) al 48-48 del 27’13”, sulla schiacciata di Bruttini. Merito della verve di Fernandez (17, 4 rimbalzi, 4 assist, 0 perse e 1 recupero), che inizia a far male in penetrazione, e di un’equa distribuzione delle conclusioni un po’ fra tutti gli uomini in campo. Verona barcolla, non muove la palla e ha un quantitativo mostruoso di giocatori in giornata-no al tiro: Boscagin, Da Ros, Saccaggi e Ricci fanno 0/10 in quattro, da 2 Verona totalizza un 32% imbarazzante per una squadra di questo rango, violando il canestro solo in 14 tentativi su 43. Più un horror che una fase offensiva.

L’ultimo quarto è all’insegna dello sciopero delle segnature (parziale di 7-9…), per oltre 4’, dal pareggio dalla lunetta di Cortese sul 59-59 a 4’43”, al jumper decisivo di Cittadini a 35” dall’ultima sirena, non entra nulla. Brescia la vince mettendoci un’energia bestiale in difesa, coi suoi lunghi a compiere scivolamenti quasi incredibili al cospetto dei piccoli avversari e una mancanza quasi assoluta di seconde opportunità concesse a Verona. La Scaligera al contrario sbaglia l’impossibile, cadendo vittima della tipica frenesia di chi si trova in una situazione inaspettata e, non accettando un tipo di lotta che non aveva previsto, prova a portarla a casa col furore e non col ragionamento. L’appoggio al tabellone di Rice (solo 2 punti nella ripresa) all’ultimo respiro barcolla sul ferro ma esce, il Pala San Filippo può fare festa dopo una serata di basket così così, ma innegabilmente palpitante.

Centrale del Latte-Amica Natura Brescia – Tezenis Verona 61-59 (15-17; 32-41; 54-50)

Brescia: Fernandez 17, Cittadini 8, Bruttini 10, Alibegovic 6, Holmes 9, Passera, Speronello, Assoni, Bushati 3, Hollis 8, Piantoni, Mobio: all. Diana

Verona: Boscagin, Da Ros, Chikoko 8, Rice 18, Spanghero 17, Bernardi, Saccaggi, Ricci, Petronio, Cortese 15, Michelori 1: all. Crespi

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