fbpx
Home Coppe Europee Euroleague – I feel devotion: Barça, CSKA, Fenerbahçe, Real Madrid

Euroleague – I feel devotion: Barça, CSKA, Fenerbahçe, Real Madrid

0

Eccoci all’ultimo appuntamento con le squadre che secondo noi di Basket Italy, ma un po’ secondo tutti gli addetti ai lavori, saranno le principali favorite ad aggiudicarsi il titolo finale e che hanno maggiori possibilità di trovarsi a competere faccia a faccia nella Final-Four di Istanbul. Analizzeremo i campioni degli ultimi due anni CSKA Mosca e Real Madrid e gli aspiranti tali FC Barcelona Lassa e Fenerbahçe Istanbul.

CSKA MOSCA

I campioni in carica del CSKA Mosca cercheranno di ripetersi come tali, compito non sempre facile. L’ultima squadra in grado di proclamarsi campione per due anni di fila era stata l’Olympiacos, che aveva alzato al cielo il trofeo nel 2011-12 e nel 2012-13. La compagine russa, che nel suo palmares ha ben sette titoli di campione d’Europa (seconda solo dierto al Real Madrid), ha vinto inoltre sette titoli di VTB League delle otto edizioni disputate, essendo sconfitta in finale solo nel 2010-11 dal Khimki, e un totale di 47 tra titoli di campione di Russia e dell’antica Unione Sovietica.

La priorità nel club della capitale russa è stata quella di cercare di mantenere intatto e competitivo il roster, infatti il coach Dimitri Itoudis potrà contare con ben 14 uomini che avevano festeggiato con lui il titolo di campione a Berlino. Inoltre la direttiva ha voluto aggiungere ulteriori pezzi pregiati per dare profondità alla panchina, soprattutto nel reparto frontcourt, dove gli infortuni avevano rischia di di debilitare maggiormente la squadra, con gli ingaggi del veterano James Augustine, il lungo Jeff Ayres e l’ala Semen Antonov.

La forza del CSKA è siguramente nel suo reparto di esterni, con l’MVP della scorsa stagione, il francese Nando De Colo, accompagnato dal fedele compagno di avventure, quello che in molto considerano il miglior giocatore d’Europa, il playmaker serbo Milos Teodosic. Aggiungiamo i tiratori di triple Cory Higgins e Vitali Fridzon mentre, quando si tratta di difendere, Itoudis può sempre contare sull’esperto Aaron Jackson e il più fisico Dimitry Koulagin. Nel gioco interiore, quando gli infortuni lo rispettano, Kyle Hines ha sempre dimostrato essere un gran difensore, mentre le ali Victor Khryapa e Andrey Vorontsevich possono intercambiarsi di ruolo tra di loro garantendo versatilità e gioco a tutto campo.

FC BARCELONA LASSA

Facce nuove, invece, al Barça. Dopo aver mancato la Final-Four per due anni consecutivi, infatti, il club catalano ha deciso di prescindere dall’allenatore Xavi Pascual, che occupava la panchina blaugrana da ben otto stagioni, per affidarsi al greco Georgios Bartzokas, campione dell’Eurolega con l’Olympiacos nel 2012-13. Il FC Barcelona, nella sua lunga storia costellata di titoli nazionali (18 campionati, 23 coppe, 6 supercoppe), ha vinto solo due titoli continentali nel 2003 e nel 2010.

Il Barça vuole tornare ad essere competitivo in Europa, e con quest’intento si sono mossi i dirigenti del club, che hanno dovuto far fronte alle parteze di Tomas Satoransky e Álex Abrines verso l’NBA. Sono arrivati il funambolico Tyrese Rice e il solido Petteri Koponen, esterni in forza entrambi al Khimki Mosca l’anno scorso, mentre per dare solidità alla difesa è stato ingaggiato lo spagnolo Víctor Claver, che l’anno scorso aveva disputato la Final-Four con il sorprendente Lokomotiv Kuban e ritrova Bartzokas come allenatore.

Il Barça 2016-17 sulla carta è una squadra più fantasiosa e divertente di quella dell’anno scorso, ed estremamente orientata al gioco esteriore, con diversi giocatori che hanno nel tiro dalla lunga distanza il proprio punto di forza: a parte Rice e Koponen, anche i veterani Juan Carlos Navarro e Brad Oleson, oltre a Pau Ribas, Stratos Perperoglou e i quattro aperti Justin Doellman e Sasha Vezenkov tirano spesso e volentieri dall’arco dei tre punti. Sotto canestro, con Shane Lawal fuori uso per infortunio, restano Ante Tomic e Joey Dorsey, due centri puri che difficilmente si allontanando dal pitturato. I 2.17 metri del croato e i 125 chili del poderoso americano li rendono imponenti fisicamente e Tomic è un anche un ottimo rimbalzista, anche se la loro previdibilità, oltre alle pessime percentuali nei tiri liberi, potrebbero essere un handicap in determinate situazioni.

Il Barça vuole tornare competitivo in Eurolega (Foto: Laura Cristaldi, Basket Italy)
Il Barça vuole tornare competitivo in Eurolega (Foto: Laura Cristaldi, Basket Italy)

FENERBAHÇE ISTANBUL

Il Fenerbahçe Istanbul, allenato dal carismatico Zeljko Obradovic e con il nostro Gigi Datome come punto fisso del quintetto, l’anno scorso era partito per vincere tutto, e ci era quasi riuscito. Vittoriosi in campionato, coppa e supercoppa in Turchia, l’armata turca si era dovuta arrendere al CSKA all’overtime nella finalissima dell’Eurolega dell’ultima stagione. Il club con sede sulla sponda asiatica del Bosforo è diventato competitivo solo negli ultimi anni, dirante i quali ha conquistato sette campionati di Turchia, cinque coppe e sei supercoppe, ma non ha mai conquistato un titolo europeo, e l’Eurolega è ora il chiodo fisso.

Proprio per riuscire ad alzare al cielo l’agognato titolo europeo, il Fenerbahçe non ha cambiato praticamente nulla nel competitivo roster, con il solo ingaggio dell’MVP della Serie A dell’anno scorso James Nunnally, proveniente da Avellino al posto di Ricky Hickman, spedito a Milano. Le acquisizioni dei giovani lunghi turchi Ahmet Duverioglu e Ahmet Can Duran, promosso dalle giovanili, garantiscono maggior profondità alla panchina.

La squadra si conosce a memoria, Bobby Dixon e il serbo Bogdan Bogdanovic garantiscono pericolosità nel tiro da tre, mentre l’esperto play greco Kosta Sloukas e il capitano Melih Mahmutoglu apportano ordine e disciplina. Il nostro Gigi Datome brilla per la sua versatilità, e l’anno scorso era stato uno dei giocatori con impatto più positivo nella rosa. Il serbo Nikola Kalinic è riconosciuto per la sua forza difensiva, mentre sotto canestro il ceco Jan Vesey e lo statunitense Ekpe Udoh formano una delle coppie più contundenti d’Europa, capaci di attaccare e difendere sotto canestro, ma anche allontanandosi dallo stesso quando serve. Nunnally, dopo la splendida stagione disputata in Italia, avrà l’occasione di misurarsi con i più forti d’Europa mentre per Datome, Bogdanovic, Udoh y Vesely una grande stagione in Eurolega potrebbe (ri)aprire le porte dell’NBA.

REAL MADRID

Chiudiamo la nostra analisi delle 16 squadre partecipanti alla nuova Eurolega con il Real Madrid, diciamo che per puro ordine alfabetico tra le quattro partecipanti inserite in prima fascia… O possiamo dire che chiudiamo con il massimo favorito al titolo? Ebbene sì, perché, guardando la rosa a disposizione di Pablo Laso o se qualcuno ha avuto l’occasione di vedere le prime partite di campionato o la sfida amichevole nella quale i blancos si sono imposti agli Oklahoma City Thunder all’overtime, viene naturale chiedersi: ma questi chi li ferma? Il Real Madrid è la squadra che più titoli di Eurolega ha vinto nella storia, nove, l’ultimo due anni fa con la Final-Four disputata in casa. Inoltre il team della capitale spagnola ha vinto 33 titoli di campione di Spagna e 26 Coppe del Re.

Sergio “el Chacho” Rodríguez ha lasciato la Spagna per riavventurarsi nell’NBA, per il resto la squadra è più o meno la stessa, con acquisti di lusso del calibro di Anthony Randolph e Othello Hunter, che hanno già fatto vedere di che pasta sono fatti nelle prime partite stagionali. Inoltre ci ritroviamo con un Luka Doncic con un anno in più. Il combo-guard sloveno classe ’99 stupisce ogni volta che si ritrova con una palla in mano, e in molti gia pronosticano che nel giugno 2018 diventerà il secondo giocatore europeo della storia a essere eletto como prima scelta assoluta del draft.

Senza Sergio Rodríguez, il leader della squadra è il suo omonimo Sergio Llull, un giocatore dalle doti realizzative straordinarie, che può giocare sia come play che come guardia, risultando spesso e volentieri determinante quando il pallone scotta di più. Il naturalizzato croato Dontaye Draper è tornato per rinforzare la posizione di play, mentre come guardie tiratrici Jaycee Carroll e Rudy Fernández garantiscono tiri e punti, senza dimenticarsi dell’atleticità di Jeffrey Taylor. Jonas Maciulis e Andrés Nocioni sono due ali piccole toste e polivalenti, e guardando sotto canestro la compagine bianca fa addirittura più paura, con i nuovi arrivati Randolph e Hunter che si aggiungono a Felipe Reyes, Trey Thompkins e il messicano Gustavo Ayón. Mamma mia!

Sergio Llull è il leader del Real Madrid che vuole vincere tutto (Foto: ACB Photo)
Sergio Llull è il leader del Real Madrid che vuole vincere tutto (Foto: ACB Photo)