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Venezia vs Biella: il CountDown di BasketItaly.it

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Le pagelle in Countdown di BasketItaly.it del successo casalingo dell’Umana Reyer Venezia contro un Angelico Biella in una situazione di classifica oramai sempre più critica e complicata.

10 il voto a Jiri Hubalek. Nelle partite precedenti, il giocatore ex Sassari è stato molto oggetto di critiche da parte di tifosi e stampa per la supponenza e la scarsa concentrazione in partita. Nella settimana che precede la Pasqua, gli viene dedicato il poster sul dépliant della partita. L’ala-centro ceca risorge in anticipo di una settimana (dato la sua fisionomia simile a Gesù) con una partita da vero dominatore. Entra quando la Reyer è sotto nel punteggio e con lui in campo la partita cambia totalmente ( + 33 di plus minus!). Lotta, difende come un ossesso; prende 9 rimbalzi, rifila 3 stoppate, tra le quali una impressionante nel terzo quarto in faccia a Pikney, e si prende molta responsabilità in attacco segnando ben 14 punti, tra i quali una tripla e la schiacciata su assist di Zoroski che chiude la contesa. Alla fine, come ai tempi della Dinamo, il pubblico lo omaggia col famoso coro HU HU HUBALEK. L’augurio che si aspettano molti è ora la sua continuità nelle prossime partite.

9 a Kevinn Pikney. A trent’anni dimostra di essere uno dei migliori centri del campionato, ma purtroppo per Biella è l’unica nota positiva della serata. 25 punti con 9 su 13 dal campo per il singolo atleta che tenta di evitare l’ampia batosta: nel primo quarto segna 12 punti senza sbagli dal campo con 2 triple tanto solitarie da guardarsi in giro e decidere come piazzarla. Dopo il time-out Mazzon, la Reyer migliora su di lui la difesa e l’ex Boston Celtics smarrisce come tutta la squadra. Ma continua a predicare pallacanestro, purtroppo nel deserto dei tartari. Pregevolissima una sua tripla da otto metri a fine terzo quarto, che fa scattare anche qualche applauso dal pubblico del PalaTaliercio.

8 i minuti trascorsi del parziale 16 a 0, a cavallo tra  secondo e terzo quarto, che ha letteralmente spaccato la partita. In quel frangente, decisive le palle perse dei piemontesi e le continue transizioni e ripartenze a favore dei veneziani. Da evidenziare anche il fallo tecnico fischiato a Taylor Rochestie sul finire del primo tempo che ha causato il divario.

7 il voto ad Alvin Young. Il capitano orogranata nelle ultime partite non era in fiducia e la sua esplosività da Highlander mancava da troppo tempo ai tifosi orogranata. “Boogie” si dimostra protagonista nella vittoria con accelerazioni che aprono la malleabile difesa biellese; da citare un contropiede finalizzato con un affondata su assist di Clark che meriterebbe la top ten della LegaUno. Miglior marcatore della serata con 16 punti con canonico 7 su 9 dal campo. 

6 come i punti segnati da Francesco Candussi. Il lungo classe 94, dopo la classica comparsata nel terzo quarto per far rifiatare i titolari, si prende la scena nel garbage time. Prende l’iniziativa, lotta e subisce falli da avversari più esperti di lui; si prende i meritati applausi dal pubblico del palazzetto ai suoi primi punti segnati in Serie A, tra i quali un eccellente gioco da tre punti. Promessa.

5 i punti segnati da Ivan Zoroski. La guardia serba entra con la partita già in ghiaccio e ritrova la via del canestro segnando anche una tripla. A fine partita fa vedere tutta la sua rabbia per il poco utilizzo lanciando il pallone nell’ultima azione di gioco. La speranza è che scateni la frustrazione in prestazioni confortanti nelle prossime partite.

4 sono gli assist e le palle perse di Trey Johnson. La guardia ex Teramo è dopo Pikney il migliore dei biellesi. Molto reattivo rispetto alle ultime uscite, ma quando prova a proporre gioco, disfa tutto quello creato. Si intestardisce al tiro e questo penalizza la squadra. Dopo il primo tempo, sparisce dalla partita e ricomincia a segnare a buoi già scappati.

3 i falli subiti da Tim Bowers. La guardia di Milwaukee lascia il segno sulla vittoria con un ottimo18 di valutazione, la migliore della squadra, frutto di 7 punti, 4 rimbalzi e ben 6 assistenze. E’ lui a chiudere in pratica il match con il 4 su 4 ai liberi poco prima della fine del primo tempo. Da sottolineare il suo eccellente lavoro difensivo.

2 i punti segnati da Tommaso Raspino. In venti minuti giocati la guardia-ala classe 89 non riesce a fermare le folate avversarie, perdendo tutti i duelli con i padroni di casa. Fa molto lavoro sporco sotto i tabelloni prendendosi 5 rimbalzi, ma è più fumo che arrosto.

1 come il singolo canestro realizzato da Dimitrios Tsaldaris. La guardia greca buca la retina solo una volta in tutto l’incontro, ad inizio secondo quarto. Per il resto sparisce dalla contesa, annullato dagli avversari, facendo sciogliere tutto il suo valore e la sua esperienza da veterano promessi alla vigilia contro la sua ex squadra. Solo 2 punti e 4 perse, addirittura peggiorando la valutazione rispetto alla partita contro Avellino (-4 contro il -1 di una settimana prima).

0 a Massimo Cancellieri. Purtroppo il coach nato a Teramo sembra non avere più in mano la squadra destinata ormai alla retrocessione. Non riesce a sistemare la partita nemmeno con 3 time-out chiamati in meno di 6 minuti di gioco. Quando Venezia alza il ritmo, la squadra evapora nel tiro e si alzano le palle perse. Squadra allo sbando. The End.

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