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Venezia – Milano, le dichiarazioni pre-partita di coach Markovski e Giachetti

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Zare Markovski - Umana Venezia (1)“E’ inutile sottolineare che Milano è stata costruita per vincere lo scudetto. In attacco è molto concreta ma in tutte e due le metà campo fa la differenza con l’atletismo e le molte qualità individuali. Quindi il nostro compito sarà quello di fermare la loro concretezza atletica. Io sono uno di poche parole ma cerco di dirne tante. Penso di esserci riuscito… ”. Queste le prime parole di Zare Markovski, sulla sua prima sfida da capo allenatore dell’Umana Reyer Venezia in vista del posticipo del lunedì

contro l’EA7 Emporio Armani Milano.

 

Arrivato solo da tre giorni a sostituire l’esonerato Andrea Mazzon, ha quindi diretto pochi allenamenti con la squadra “ I giocatori cercano di applicarsi, ma non possono imparare subito tutto quello che ho da spiegare in un solo allenamento; andiamo poco per volta, aggiungendo poco a poco quello che serve per arrivare a quello che ho in mente nelle prossime partite. Offensivamente non so se vedremo nulla di diverso, non sono cartomante perché non posso prevedere. ”

Milano rappresenta per Markovski una delle sue pagine più nere da capo-allenatore, in quanto sulla panchina dell’Olimpia nella stagione 2007-2008 venne esonerato dopo sei giornate di campionato “ Una tristezza, ricordo che dopo la vittoria alla prima di campionato il 7 Ottobre (era in realtà il 30 Settembre), Gallinari si infortunò la partita dopo e tornò in campo solo oltre il mio esonero. C’erano giocatori che io personalmente non avevo scelto e che poi sono stati cambiati per migliorare la squadra. Tutto ciò è stato un dispiacere, anche perché non sono riuscito a fare l’1% di quello che avevo in testa. Arrivavo dalla finale scudetto del 2007 e quindi pensavo di essere arrivato al momento giusto nel posto giusto, ma purtroppo è andata così. ”
Vedendo la Reyer da ‘spettatore’ , Markovski ha analizzato così la formazione oro-granata “ Ho la certezza che tutti i giocatori, senza esclusioni, possono giocare in Serie A. Il problema è sulla chimica di squadra, sulla costruzione dei ruoli. Bisogna cercare di esprimerli al meglio quanto prima e fisicamente ci sono margini di miglioramento, spero notevoli. “ 
Riguardante i ruoli intermedi sulla sua visione della pallacanestro, ha già una sua idea “Bisogna partire da ruoli ben definiti come l’asse play-pivot; non ci sono ne play e ne pivot intercambiabili perché la squadra è stata costruita in quel modo. Il mio ruolo è cercare di ottenere il massimo da ogni giocatore e sono consapevole quali siano le loro caratteristiche. Bisogna dar loro comunque possibilità. Ognuno di loro ha qualità e bisogna cercare di migliorarle.”
 
Jacopo GiachettiOltre a Markovski, l’altro ex della sfida e sicuramente più atteso è sicuramente Jacopo Giachetti, all’Olimpia Milano nelle ultime tre stagioni. “ Sarà interessante per me giocare contro la mia ex squadra, ci tengo a far bene. Direi una bugia se dicessi che è una partita come le altre, però in questo momento ho altro a cui pensare vista la situazione della squadra. Sicuramente ci prepareremo al meglio per cercare di vincere lunedì, vogliamo e dobbiamo riprenderci. Speravo di affrontarli in un contesto diverso, quello sì, nessuno se l’aspettava. Eravamo consapevoli che si andava a qualche difficoltà dato che ci siamo trovati completi solo a una settimana dall’inizio del campionato nonostante un buon lavoro nella preparazione  però i risultati non ci hanno dato ragione. Mi dispiace che un professionista come Mazzon abbia pagato gli errori di tutta la squadra però le colpe non sono sue, sono da dividersi fra tutti. Noi giocatori dobbiamo accettare queste tipo di scelte, ma bisogna andare avanti e affrontare adesso Milano. E’ stata costruita benissimo per fare bene sia in Eurolega, dato che ha anche le Final Four in casa, e in campionato dove è la favorita numero uno, ma non bisogna avere paura e li affronteremo a viso aperto. “
In questo periodo negativo per la Reyer si cercano i lati positivi della preparazione “ A Siena, dopo lo shock iniziale del primo quarto, negli altri tre quarti siamo stati a contatto. Certo, continuiamo  ad avere questo serio problema delle palle perse regalando tanti possessi agli avversari e su questo bisogna lavorare. Però bisogna riprendere fiducia nei nostri mezzi perché abbiamo svolto un pre-campionato molto buono e non possiamo essere ora una delle più scarse del campionato. E’ un fatto mentale, bisogna ripartire da quello e mettere da parte le paure e le ansie a partire da lunedì. Se non entriamo in campo concentrati, rischiamo di perderla pesantemente. “
Ora senza più coach Mazzon, sono soprattutto i giocatori a essere sotto la lente d’ingrandimento ” Sicuramente, le colpe ripeto non erano solo dell’allenatore. Bisogna rispettare la scelta della dirigenza, ma ora le responsabilità sono nostre. Bisogna tirare fuori la positività e la fiducia in noi stessi. A livello di gioco e di squadra il campionato per noi deve ancora iniziare. Noi abbiamo la voglia di dimostrare che non siamo quelli dell’inizio di campionato, perché ho visto lavorare questa squadra dal primo giorno di Alleghe e siamo ben altro. Il gruppo c’è, bisogna ripartire al di là degli aspetti tecnico-tattici. “
Con coach Markovski, forse già qualche cambiamento nei pochi allenamenti “ Stiamo cercando di inserire qualche sua idea, senza grosse variazioni. Stiamo cercando di capire cosa possiamo mantenere del vecchio sistema di gioco, vedremo se il gruppo andrà al suo passo. Com’è stato l’impatto? Sappiamo che è un coach importante, esperto del nostro campionato e quindi sta a noi seguirlo e non commettere gli stessi errori che abbiamo fatto durante le partite precedenti“
Quando era alla guida di Pesaro l’anno scorso, a Markovski gli sarebbe piaciuto avere proprio Giachetti in squadra ” Sì, c’era un accordo di trattativa, ma Milano non mi ha lasciato andare; però questo interesse mi ha lusingato. Strano che nella sfortuna di quest’anno ora lavoriamo insieme e di questo sono contento. ” 
 
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