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Varese-Golia contro Montegranaro-Davide, chi vincerà?

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Domani al Pala Whirlpool andrà in scena il più classico dei testa-coda (anche se con la vittoria di domenica contro Biella, la Sutor non è più ultima).

 

Di fronte si troveranno due formazioni con umori opposti: Varese, prima in classifica, ha perso la prima gara dell’anno nell’anticipo di mezzogiorno con Roma. Montegranaro, invece, dopo un periodo difficile e partite buttate via è tornata alla vittoria al Pala Rossini contro Biella.

 

In settimana per Recalcati c’è stata la possibilità di oliare i nuovi equilibri della squadra, dopo l’arrivo di Valerio Amoroso. Coach Vitucci ha invece torchiato i suoi in palestra per tornare subito alla vittoria.

Le due squadre si sono affrontate 10 volte in serie A, con 4 vittorie per Varese e 6 per Montegranaro (3 a 2 a Varese). Mike Green ha nella Sutor la sua vittima preferita, 19.5 punti di media quando l’ha affrontata. Anche Polonara si è espresso sempre bene contro i gialloblù, per l’anconetano 17/21 al tiro nelle 4 gare disputate.

La sfida che potrebbe decidere la sfida è quella tra Ere e Slay. Due giocatori talentuosi e che spesso sono l’ago della bilancia nelle vittorie e sconfitte delle proprie squadre. Obiettivo numero 1 per i lunghi marchigiani sarà quello di non permettere a Dunston di spadroneggiare sotto le plance.

 

Ecco le parole di Recalcati in conferenza stampa:

“E’ stata una settimana di allenamenti positiva pur con un piccolo problema per Di Bella che ha la tendinite, ieri non si è allenato, vediamo oggi pomeriggio se riesce, ma credo proprio che sarà della partita. Abbiamo aggiunto Rullo per allenarsi, cosa che ci ha permesso di gestire meglio le sedute, e poi è proseguito l’inserimento di Amoroso: è un po’ meno fresco rispetto alla scorsa settimana com’è normale che sia per un giocatore che era fermo da qualche tempo, e quindi dovremo avere ancora un po’ di pazienza”.

Domenica la sfida alla capolista Varese:

“Prepariamo la gara contro la squadra finora migliore, che non aveva mai perso prima di domenica, precampionato compreso, a dimostrazione di come le vittorie ti danno sempre convinzione. Si sono tolti il problema della sconfitta, quindi psicologicamente saranno più liberi, e troveremo una squadra che sarà anche un po’ arrabbiata. Giocano molto bene, in velocità, sfruttano molto le caratteristiche individuali, prendono tutti i tiri che ci sono, e noi dovremo essere bravi a difendere in transizione, perché con loro rischi di subire tanto sul piano del ritmo. Le chiavi saranno equilibrio offensivo e rapidità nel passare dalle azioni d’attacco a quelle in difesa senza pause. Le possibilità di vittoria passano nel restringere loro gli spazi e farli giocare contro la difesa schierata”.

Per Recalcati, che ha lasciato Varese la scorsa estate, una gara da ex:

“La squadra è cambiata dal mio anno, è rimasto solo Talts. Ora sono molto più forti, più completi, prima volevano concentrare le risorse su 8 giocatori, poi hanno aggiunto Polonara e Cerella; sono pieni di talento. Se adesso sono lì il merito è della lungimiranza dei dirigenti, figlia di una programmazione nata quando rischiavano di sparire: il consorzio a Varese rappresenta la società, e in Italia è il primo esempio di questo tipo. Hanno programmato bene, per due anni si sono consolidati alimentando il consorzio, hanno chiuso due gestioni in attivo, capaci di fare risultati con le risorse che avevano. Poi si sono ampliati, adesso hanno più soci, più risorse, e la squadra è più forte: è una cosa che va vista come merito della nuova dirigenza”.

Reduce dalla prima vittoria in casa, la Sutor si avvicina ad una gara molto difficile. Ma Recalcati è fiducioso:

“Anche questa settimana abbiamo aggiunto qualcosa, come sempre, e vedremo quando utilizzarlo. Cerchiamo di completarci il più possibile da questo punto di vista. Ecco perché Mazzola sta imparando a giocare da 3, a noi serve per gli allenamenti, per farlo giocare contro Slay, poi quando ne avremo bisogno in partita, sarà pronto: dobbiamo avere quante più armi possibili. Andiamo a Varese comunque per giocarci le nostre carte, non certo a fare esperimenti. Vedremo come con Biella la zona, e come gli avversari reagiscono, ma tutto partirà dalla transizione, li dobbiamo costringere a non avere campo aperto poi vedremo; se li facciamo correre non c’è zona o uomo che tenga. Il bello del basket” conclude “è che nulla è scontato e anche le squadre sulla carta con meno qualità possono provare a vincere, come abbiamo visto fare ieri a Cantù in Eurolega. I nostri avversari sono migliori globalmente, lo dice la classifica, ma il bello è che può accadere di tutto. Dovranno dimostrarlo di essere più forti”.

 

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