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Un Brown a due volti trascina Siena, 2-1 per la Montepaschi

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 Un grande Gigi Datome, non basta a portare in vantaggio l’Acea nella serie; la bella prestazione del capitano della Virtus sbatte contro un ultimo quarto spettacolare di Bobby Brown che porta la Menssana sul 2-1.

Nella montepaschi spazio nello starting five ad Eze nonostante le ottime prove di Ortner, l’oriundo conquista subito la palla a due, ma il gioco si interrompe subito a causa di un piccolo problema al cronometro.
La sfida sembra da subito molto intensa e dopo 1′ minuto sono 3 i falli commessi dalle squadre e zero i punti segnati; Datome e Moss si scambiano subito diverse cortesie e oltre a sbloccare il punteggio per entrambe le parti, l’americano commette subito 2 falli sul MVP del campionato dopo appena 2 minuti di gioco.
Diversi gli errori da ambo le parti in attacco, frutto di difese asfissianti, con raddoppi sistematici e tanta pressione sui rimbalzi, con Lawal che sembra in un primo momento superiore ad Eze.
Siena esaurisce il bonus con ancora 6′ da giocare e Roma trova la testa della gara proprio con 2 liberi, la Menssana replica con la bomba di Hackett e la stoppata di un redivivo Eze su Lawal, ma ancora una volta i liberi impattano la gara a quota 9.
Banchi accelera la rotazione dati i falli dei suoi, penalità che condizionano però anche Roma, con il secondo sfondamento di Lawal; per lo meno questa è la chiamata arbitrale, che Cerebuch decide di verificare attraverso l’istant replay per diversi minuti, per avere conferma che i piedi di Hackett nella chiamata fossero fuori dal semicerchio.
Le squadre ormai fredde riprendono il gioco con l’Acea che prova la zone press e Carraretto che la punisce con una tripla, bombe che caratterizzano il quarto senese; Ortner in contropiede affonda il +6 e Calvani chiama il time out.
Ortner continua a muoversi molto bene sotto canestro, ma i falli penalizzano l’aggressività difensiva dei padroni di casa e Roma accorcia dalla lunetta.
I canestri made in Italy sono una costante di questa serie con Hackett da una parte che cerca spesso le soluzioni personali in penetrazione (9pt + 4 ast) e Datome chirurgico dal campo (12 punti) .
Il quarto si chiude sul 28-24 con Siena che segna 4 triple su 6 tentativi e lo scout che dice 13 falli commessi complessivamente.
Datome continua il suo show personale mentre Siena prosegue con l’ottima percentuale dalla lunga distanza, proprio una tripla però permette a D’Ercole di impattare ancora una volta la gara a quota 31, con Siena che trova la testa della gara ma soffre nel duello Sanikidze – Jones, con Banchi che decide di parlarci su con Roma che tanto per cambiare dalla lunetta, trova i punti del pareggio.
Calvani impazzisce per contestare un fallo fischiato antisportivo a Lorant dopo un contatto con Brown, il risultato sono 4 tiri liberi che il Californiano mette a segno segnando il minibreak a favore dei padroni di casa, tutto annullato sul ribaltamento di campo, in cui Moss si lamenta per un fischio a suo carico, lamentele che si trasformano in fallo tecnico e il risultato sono 4 liberi per Roma e 4° fallo del miglior difensore della Menssana, con Roma che completa un break di 8 punti che vale la testa della gara e il time out chiamato dalla panchina biancoverde 39-43 a 3′ dalla fine.
I campioni d’Italia provano ad intensificare la difesa e nonostante una situazione falli non eccelsa, ritrovano la parità grazie a Sanikidze e Ress con la prima metà di gara che si chiude 43-43.
Tanti i fischi arbitrali, sono ben 25 i falli fischiati alle due finaliste, con Roma che va in lunetta ben 18 volte, questa è la cornice che racchiude tutta l’intensità della gara, in cui brillano Datome, Goss e Jones fra i viaggianti (36 punti complessivi); Hacket, Brown e Janning con le sue bombe fra i padroni di casa.

Jones, giocatore trasformato in questi playoff, apre il terzo quarto con una tripla, Moss rimane in panchina per i suoi 4 falli e a fare la guardia su Datome, ci va Hackett schierato in ala piccola con Janning e Brown come guardie. Jones continua il suo momento d’oro e dopo un recupero su Janning chiude un break di 5-0, bloccato da Eze ed un suo tiro dalla media. Lo stesso Eze segna il -1 e nel frattempo Cerebuch va per l’ennesima volta a consultare l’istant replay, due volte in pochi minuti per via delle richiste errate di Banchi e Calvani.
Roma complice un asse Taylor-Lawal abulico e dei giochi di attacco bloccati dall’ottima difesa senese non trova il più canestro, con Hacket su Datome che diventa un duello tanto imprevisto quanto bello;  Siena trova la testa della gara sul 51-48 palla in mano, punteggio che spinge Calvani a chiamare il time out.
Eze continua a dominare nel pitturato, ma un 6-0 dalla lunga distanza grazie a Taylor, primo canestro dal campo e Datome, porta il punteggio ancora una volta in parità con Banchi preouccpato ancora una volta dalla situazione falli che chiama una nuova pausa di 1 minuto.
Situazione che diventa critica con Kangur che spende la sua quarta penalità per impedire a Datome di restituire la cortesia in affondata che Hackett aveva concesso in un azione precedente 59-59 ad 1′ dal termine.
Taylor e Carraretto bucano la retina dai 6.75 prima della sirena e il quarto si chiude sul 62-64 a favore degli ospiti, che sfruttano molto bene con le penetrazioni, una situazione falli condizionante per Siena.
Hackett con una magia riporta il punteggio in parità, Jones e Taylor riconcedono la testa della gara a Roma, ma Siena pare aver ritrovato la tenacia difensiva che le aveva permesso di trovare il break da 10 punti in apertura di terzo quarto, gli sforzi difensivi però non vengono ripagati dai canestri con Brown che fa il paio con Lawal sul piano della efficacia in attacco.
Datome timbra il suo 25esimo punto che vale il +5 68-73 e il time out senese, dimostrando una lucidità mentale superiore a quella dei biancoverdi.
Lawal dal nulla trova un alley oop mostruoso che vale il +7. Brown scosso dalla rinascita del centro ospite, mette due triple paurose e dopo l’ennesimo rimbalzo offensivo dello stesso Lawal, il punteggio dice 74-77 a 3′ dalla fine della gara.
Siena come nel primo quarto ritrova la mira dalla lunga distanza e con Janning per l’ennesima volta fa si che il tabellone indichi un punteggio pari, questa volta a quota 77, con Calvani che chiama il time out.
Hackett riporta in vantaggio i padroni di casa quando sul cronometro mancano 1’30”; la Virtus non replica e una nuova bomba pazzesca di Brown regala il momentaneo +5 alla Montepaschi; forbice che diventa di 7 con Ress che come nel secondo quarto, trova il piazzato che può chiudere la gara.
Arriva il time out dell’Acea che però non porta lucidità in attacco per gli ospiti, Siena recupera palla e il fallo sistematico ordinato da Calvani serve solo a prolungare la partita, il cui risultato premia i campioni d’Italia che si portano avanti nella serie 2-1 vincendo 89-81

Fondamentale il lampo finale di Brown che in versione McGrady, segna 14 punti nell’ultimo quarto, cancellando tutto quello che di buono era riuscito a costruire la Virtus; Siena ha dimostrato quanto importante sia la profondità del roster, trovando a seconda dei momenti della gara, le aletrantive giuste a quelle che sono state le condizioni imposte dai falli. Se comunque Brown è risultato decisivo nel finale, ad impedire che Roma riuscisse a chiudere con anticipo la gara è stato Hackett che nel momento più difficile dei suoi ha evitato il tracollo nonostante una mano dolorante per via di una brutta caduta sul parquet.
In maglia Virtus è da elogiare l’ottima prova di Datome, che oltre ad aver costretto a tanti falli Moss, 3 prima del tecnico, ha messo a segno 25 punti che hanon sopperito alla prestazione non eccezionale di Lawal; il centro non è stato l’unico opaco dei suoi, che hanno accusato nel finale un po’ di stanchezza, Goss ha chiuso l’ultimo quarto con 2 punti e 0\4 dal campo e Taylor ha trovato il primo canestro solo nella ripresa.
Appuntamento dopodomani sempre al PalaEstra in cui Siena avrà la possibilità di portarsi sul 3-1 e cercare il matchball a Roma, la Virtus dal canto suo, dovrà ritrovare la giusta lucidità in attacco per riprendersi il fattore campo e far tremare le mani ai campioni d’Italia in carica per ripartire dal 2-2.