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Siena, scatta l’ora dei deferimenti: la revoca dei titoli è più vicina

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Ress Tomas Siena

E’ pronto ad abbattersi un vero e proprio cataclisma sul basket italiano. Dopo mesi di attesa, sono ormai alle porte i temuti deferimenti per quanto riguarda le posizioni degli ex dirigenti della Montepaschi Siena, implicati nel disastroso crack della società biancoverde del 2014, che porteranno a breve all’udienza per la discussione del procedimento disciplinare a società e dirigenza. Uno scandalo di immani dimensioni che ha appurato l’attuazione di un sistema criminale ordito da Minucci e i suoi sodali atto alla perpetrazione di pagamenti in nero, accesso abusivo al credito e associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e alla bancarotta fraudolenta. E che dopo aver condotto alla sparizione il sodalizio senese, avrà ora strascichi a livello sportivo che si prospettano ancora più pesanti e clamorosi. Nella giornata di ieri, sono stati emanati i provvedimenti conclusivi di indagine ai soggetti in gioco, con la Procura Federale guidata dal dottor Marco Lucente, che ha chiesto l’istituzione del procedimento sportivo nei confronti della Mens Sana Basket Spa, attualmente in liquidazione, e dei suoi ex dirigenti. Secondo regolamento ciò porterà in tempi molto rapidi al deferimento della società, cui è contestato l’articolo 61, e dei membri della vecchi dirigenza, per i quali c’è l’accusa di infrazione dell’articolo 59. Tutti deferiti ora al tribunale federale, il rischio di radiazione e della revoca dei titoli conquistati sul campo tra il 2008 e il 2013 si fa sempre più reale

Sono sei i soggetti deferiti, l’ex presidente Ferdinando Minucci, l’ex segretaria Olga Finetti, l’ex presidente Cesare Lazzeroni, l’ex vice presidente Paola Serpi e l’ex amministratore delegato Luca Anselmi: per loro il dispositivo di richiesta di deferimento parla di chiare responsabilità nel dissesto della Mens Sana Basket Spa e della sua irreversibile insolvenza, specificando come apparisse “palese il ricorso alla pratica di far scivolare i costi agli esercizi successivi – si legge nel documento – pratica nota come la tecnica dell’annacquamento del capitale, che si realizza tramite la capitalizzazione dei costi non recuperabili, l’iscrizione dei crediti non esigibili, la mancata rilevazione di costi certi e probabili, col patrimonio netto che risulta sempre esiguo rispetto all’indebitamento da terzi. Ed infatti i debiti risultano sistematicamente 10 volte superiori ai mezzi propri”. Tale condotta ha generato così “il totale dissesto della società esaurendone integralmente il patrimonio sociale e continuando l’attività ne ha provocato un deficiti patrimoniale indefinito e indefinibile da parte dei revisori contabili” I sei ex dirigenti, in combutta con il legale rappresentante della Essedue Promotions di Stefano Sammarini(società utilizzata per la perpetrazione dei reati tributati societari) anch’egli raggiunto da misura cautelare, erando dediti, sempre secondo quanto riportato dal dispositivo “alla programmazione criminosa del sodalizio che contemplava e percorreva l’intero iter di pianificazione, esecuzione e spartizione dei proventi di delitti tributari, con predisposizioni di fatture per operazioni inesistenti, monetizzazione delle fatture, spartizione dei profitti, pagamenti ai tesserati attraerso l’interposizione di Essedue”. Nel complesso, si calcola che siano state falsificate scritture contabili, annotando nei bilanci dal 2007 al 2013, fatture per operazioni del tutto o in parte inesistenti per quasi 39 milioni di euro ricevute da Essedue Promotion, ”inducendo di fatto in errore, con tale modus agendi, i soci della Mens Sana Basket Spa, la Federazione Italiana Pallacanestro ed i creditori, sulla reale situazione economico-patrimoniale della società

 

Se per i 6 soggetti in seguito al procedimento disciplinare potrebbe scattare la mannaia della radiazione, per Siena si profila invece a questo punto sempre più realistica la possibilità della revoca dei titoli, in quanto il deferimento alla ormai defunta Mens Sana Basket Spa parla di responsabilità oggettiva per atti in frode ed illecito sportivo. Per i tifosi sono attese settimane durissime in cui ci sarà da capire come organizzare un piano difensivo degno, perdipiù nei confronti a un soggetto in liquidazione che non è quello attuale ed è al momento senza protezione legale: secondo i supporters biancoverdi la società e la città sono parte lese avendo già pagato col fallimento è sarebbe profondamente ingiusto che per l’avidità e gli atti delinquenziali di alcuni debba essere riscritta una storia gloriosa fatta sul campo.

 

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