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Siena, coach Crespi: “Siamo tutti professionisti, pensiamo solo a lavorare e vincere”

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Marco Crespi SienaSiena è ancora in piedi nonostante la recente tempesta, e se qualcuno pensava che il rendimento sul campo della squadra calasse proporzionalmente ai problemi esterni al parquet, si sbagliava di grosso. Parola di coach Crespi, che insieme ai giocatori sta dimostrando una professionalità fuori dal comune guidando la squadra in un momento di immane difficoltà, con 5 vittorie nelle ultime 6 partite che hanno riacceso l’orgoglio ferito del pubblico toscano, e quello dei giocatori, che sanno di dover difendere fino all’ultimo gli scudetti cuciti sul petto, conquistati con forza e fatica nel corso degli anni.

Ma qual è il segreto di Crespi e soci per fare basket in un contesto così difficile? Intervistato da Repubblica.It l’allenatore lombardo ha spiegato quanto è in realtà facile concentrare le attenzioni sul basket giocato: “I veri professionisti sono imprenditori di se stessi. Non cerchiamo scuse o alibi. Vedo quotidianamente nella squadra il piacere, l’attenzione e la voglia di applicarsi in campo. Parliamo solo di contenuti tecnici e non abbiamo bisogno di commentare quello che succede fuori”. Nessun pentimento da parte di Crespi per la scelta fatta: “Questa situazione non è stata un fulmine a ciel sereno. Quando ho accettato l’incarico di c apo allenatore sapevo già che le prospettive erano cambiate. E per la qualità delle persone con le quali mi trovo a collaborare sono soddisfatto della mia scelta”.  Ancor prima della bufera societaria c’è stata la dolorosa cessione di Hackett, centro del progetto tecnico bianco verde e campione di leadership, che ha portato a dover ridisegnare in corso il roster: “La squadra era stata costruita per supportare un leader tecnico ed emotivo come Daniel che aveva tanti punti e tanti possessi nelle mani. Dopo la sua cessione è stato necessario rimodellarla, pensando ad una diversa distribuzione del gioco. Una situazione facile da fotografare a parole, ma più difficile da mettere in pratica sul campo. E’ stato però un lavoro molto stimolante sotto tutti i punti di vista. Abbiamo elaborato soluzioni tattiche diverse ed offerto ai giocatori un nuovo copione nel quale potersi esprimere al meglio”. Nonostante i tanti problemi in corsa il rendimento è ottimo e la squadra, già sicura dei playoff, viaggia con compattezza e carattere per provare a centrare il secondo posto: “Già con Hackett in squadra puntavamo ai play off e adesso li abbiamo praticamente raggiunti. Mi sembra un ottimo traguardo. Ora siamo attesi da sei sfide difficili, ma anche molto stimolanti. Cercheremo di ottenere il massimo, senza pensare alla classifica”. Ovviamente non poteva mancare un commento sull’ex GM Minucci, ultimamente nel mirino dei tifosi a seguito delle note vicende economiche della Mens Sana, su cui l’ex allenatore di Pesaro e Casale Monferrato ha chiosato: “Non me la sento di dare giudizi. Io mi occupo solo di vicende di campo. Posso dire che Minucci è stato il motore principale del percorso della Mens Sana. Questi sono gli unici fatti sui quali mi voglio basare”.