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Serie A. Sassari. ‘Sorrisi sul campo che poi diventano sanzioni fuori dal parquet’ il pres Sardara annuncia il ricorso contro i provvedimenti disciplinari dell’ultima giornata

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stefano sardara, sassari, presidente Ricorso. Per «dovere morale e sportivo». È quello che presenterà la Dinamo Sassari a breve dopo la notizia dei provvedimenti disciplinari della venticinquesima giornata di campionato. Per Sassari, che ha giocato contro Trento sabato sera, una sanzione di 3mila euro per ‘guasto delle attrezzature obbligatorie’ e squalifica e ammenda a Shane Lawal per esserci pronunciato a fine partita. Un’assurdita, come l’ha definita il presidente Stefano Sardara (fonte uff, stampa):  «L‘instant replay funzionava perfettamente e semplicemente l’arbitro non ha trovato l’immagine utile per la risoluzione del caso, – ha detto riferendosi alla multa – in più di fronte alle spiegazioni del tavolo, lo stesso ha anche fatto segno di okay con il pollice in su di fronte a centinaia di spettatori, forze dell’ordine e sicurezza. Una cosa è il sistema che non funziona, cosa che peraltro non dipenderebbe dalle società utilizzatrici, un’altra è non trovare l’immagine necessaria, aspetto che però non dipende dalla società». Ingiusto, sempre secondo il numero uno della Dinamo, ciò che è stato riservato al suo centro nigeriano numero 9: «Lawal, educatamente e in maniera posata a fine partita, ha manifestato le proprie doglianze per la mancata tutela avuta in campo». Rabbia, delusione, incomprensione, un mix di sentimenti negativi : «Si parla spesso di dialogo e confronto, – ha aggiunto – ma siamo costretti ad assistere a grandi sorrisi sul campo che però si traducono in pesanti sanzioni non appena usciamo dal parquet. Credo che il passaggio obbligatorio per la crescita e l’evoluzione dell’intero movimento sia un confronto onesto e maturo, ma, – ha concluso Sardara – con grande rammarico vedo questo percorso molto difficile e lontano».