fbpx
Home Serie A Orlandina: capitan Soragna fra la tripla numero 500 e il finale di stagione

Orlandina: capitan Soragna fra la tripla numero 500 e il finale di stagione

0

matteo soragna, capo d'orlando «Neanche sapevo di essere ad un passo dalle 500 triple perché non tengo questo tipo di statistiche», così ha risposto Matteo Soragna quando gli è stato fatto notare che domenica scorsa, a Varese, ha centrato la sua tripla numero 500. «Dopo che me l’hanno fatto notare, a mia volta ho precisato che non fosse una statistica di cui andare fiero visto che ci sono giocatori che 500 tiri da tre li segnano in tre/quattro campionati, – ha continuato – io ci ho impiegato quindici anni». Il capitano dell’Orlandina si è raccontato alla Gazzetta del Sud, e soprattutto ha raccontato la gioia per quel traguardo tanto importante: la salvezza. «Siamo contenti, inutile nasconderlo. La stagione del ritorno in Serie A di Capo d’Orlando è stata soddisfacente per tutti, per la società, i tifosi, il paese.

Una volta che il veicolo si è messo in moto e cammina, chiaramente è importante e c’è soddisfazione non solo dal punto di vista sportivo ma anche umano». Salvezza arrivata tre settimane fa, nella ventiseiesima giornata, con la vittoria contro Brindisi e che ha avuto come prosieguo anche il successo su Milano. Una Milano che però per Soragna rimane sempre la favorita: «Se non vincesse sarebbe strano»; guardando invece dalla parte opposta, «Quasi sicuramente si deciderà tutto nell’ultima giornata con il confronto diretto a Pesaro (che dopo la vittoria proprio con Capo D’Orlando le ha perse tutte) visto che il caso, per il calendario, ha deciso così. Sarà una partita difficile,  – ha continuato – “terribile” dal punto di vista sportivo ovviamente. Sinceramente non so come finirà, Caserta sembra più in palla ma Pesaro avrà il fattore campo a favore». La squadra siciliana ora guarda alle ultime due partite con maggiore tranquillità, ma di momenti difficili ce ne sono stati: «Quando abbiamo perso le prime quattro partite del girone di ritorno, a Pistoia e Roma ed in casa contro Virtus Bologna e Cremona, – ha raccontato l’atleta – ci siamo resi conto che non potevamo continuare in quel modo altrimenti avremmo avuto difficoltà a salvarci. In quel momento ho pensato che potevamo metterci nei pasticci, subito dopo abbiamo vinto ad Avellino e Caserta e lì abbiamo capito che ce l’avremmo fatta». La svolta alla quinta sfida di ritorno, contro Avellino: «E’ arrivata in un periodo difficile dell’annata dove il gruppo, che aveva tirato la carretta per tanto tempo, fu capace di ottenere la vittoria, su un campo difficile, dandoci la consapevolezza che ci potevamo salvare». E poi dal giornalista del quotidiano è giunta la domanda più interessante: il prossimo anno? «Per adesso sto pensando a giocare le due ultime partite, – ha risposto pacatamente Soragna – intanto cerchiamo di salutare bene i nostri tifosi domenica contro Trento e poi giocheremo a Venezia. Da lì ci sarà tempo a sufficienza per pensarci durante l’estate. Per adesso, ripeto, – ha concluso- penso a giocare le due ultime partite».