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Sassari ad un passo dalla storia, Milano ad uno dal baratro

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jerome dyson, sassari La Dinamo costruisce tre match ball, Milano ancora una volta sembra accusare sulla lunga distanza, la forza mentale della Dinamo. Mancano alternative all’attacco dell’Olimpia, mentre i padroni di casa, trovano sempre un protagonista differente.

La Dinamo Sassari, vince di nervi e cuore contro l’Olimpia, prima risponde colpo su colpo alla forza di Milano, che prova ad imporre la propria fisicità dal primo istante di gara, Sassari però dimostra di poter reggere più di altre volte sull’uno contro uno, questa chiave condiziona le scelte in attacco dell’Olimpia che si affida a Gentile e Samuels, che da soli non bastano. I biancoblu trovano ancora una volta le risorse dalla panchina che fanno vincere la battaglia dei nervi, menzione speciale per Mbodj che risponde presente alla chiamata di coach Sacchetti e permette a Sassari di costruire il vantaggio che di fatto decide la gara.
Follia di Hackett che perde la testa su una decisione arbitrale e dopo il tecnico per proteste insulta pesantemente la terna venendo poi successivamente espulso.

La cronaca:
Sassari rinuncia a Kadji per questa gara a causa di motivi personali dell’atleta, ritorna nelle rotazioni Mbodji mentre la novità vera per Milano è la presenza di Ragland in quintetto; proprio l’ex Cantù con Hackett in regia sembra essere la chiave per l’attacco dell’Olimpia che riesce  così, sia ad innescare correttamente Samuels, sia ad attaccare bene il canestro.
Sassari risponde con tanta intensità nel pitturato in attacco, arrivano tanti errori al tiro, ma i rimbalzi offensivi del solito Lawal garantiscono i punti che tengono in equilibrio la gara.
Tanto nervosismo sul parquet, salgono la posta in palio e di conseguenza la tensione e Ragland e Dyson non fanno molto per nasconderlo. La Dinamo prova ad alzare il ritmo ma l’Olimpia è brava a interrompere sempre il contropiede avversario, mentre Gentile prosegue sotto la falsa riga di gara3. 21 23 al termine del primo quarto.
Con l’ingresso di Sosa nel secondo quarto, prosegue anche Lawal a colpire nel pitturato, mentre Banchi prova ad abbassare il quintetto, cercando di estromettere dal gioco proprio il numero 9 avversario; Sacchetti rilancia scegliendo J.Brooks da 5, proprio al rientro di Samuels in campo. Milano non riesce però a servire il centrone Giamaicano che soffre i raddoppi studiati dalla difesa biancoblu, l’alternativa è il solito Gentile che chiude la prima parte di gara a quota 14, mentre Sassari di fatto nella seconda metà del quarto non segna dal campo e non riesce nemmeno a trovare i punti dalla lunetta, 6 errori nel quarto che comunque fanno il paio con i 5 Milanesi e che fanno chiudere la prima metà di gara sul 40 41.

Con Ragland a tre falli, Banchi cambia radicalmente il quintetto alla ripresa, Gentile da 4 e Brooks da ala piccola, la scelta paga con un minibreak che porta avanti gli ospiti, Sassari dopo il time out di Sacchetti ritrova il giusto atteggiamento, la risorsa è Mbodj dalla panchina, con lui il tagliafuori a rimbalzo funziona e Sassari riesce a correre, caricando Milano di falli. Arriva il quarto di Ragland, arrivano anche le triple di Logan, con l’Olimpia che sembra essere troppo attaccata a Samuels e Gentile, mentre la Dinamo mostra sia una migliore freschezza atletica, sia una maggiore lucidità mentale. 60 57 al 30’.
Logan trascina  Sassari a +9, prima del tecnico per flopping ad inizio ultima frazione, che permette a Milano di riavvicinarsi solo al -8, Banchi con Samuels sfinito non concede fiducia ad Elegar e prova la carta del 5 tattico con Melli e Kleiza sul parquet, ma l’Olimpia non riesce a trovare alternative in attacco, con il solito Gentile a prendersi le responsabilità della fase offensiva ospite. Sassari però dopo il fallo tecnico non trova più il canestro dal campo e Milano si porta sino al -3. 66 63 a 4’ dal termine, con grande merito alla difesa di Moss. Il time out di Sacchetti sveglia i suoi, Milano non trova sbocchi ad una difesa Dinamo che regge su ogni cambio e costruisce il break di 5 punti che vale il +8 suggellato da un inchiodata di J.Brooks.
Banchi rispolvera Samuels che risponde subito presente; Logan ribadisce da campione con la triple del +9 e a seguire, Dyson recupera un pallone su Hackett; è da questo momento che la gara sembra prendere il binario Sassarese; il play azzurro commette il terzo fallo e perde la testa, arriva l’espulsione e una gragnola di insulti verso la terna arbitrale con 4 persone che provano a placarlo prima di riuscire a trascinarlo  negli spogliatoi. Per Dyson e la Dinamo arrivano 4 liberi che non sbaglia ,più la rimessa da centrocampo che però Sassari non traduce in punti, ultimo minuto che inizia sul 78 65 con Sassari che non fatica più per timbrare il risultato che vale il 3-1, 80-67 il finale.

I tabellini:
Sassari
Sosa 6, Logan 19, Formenti, Sanders 15, Devecchi 2, Lawal 13, Chessa, Dyson 6, Sacchetti 3, Vanuzzo, Brooks 11, Mbodj 6

Milano:
Ragland 6; Brooks 11; Gentile 24; Gigli; Cerella; Melli 2; Kleiza 2; Elegar; Hackett 6; Samuels 14; Tabu; Moss 2