fbpx
Home Serie A Roma-Siena: Epilogo finale a sorpesa, ma spettacolo ed emozioni scorreranno a fiumi

Roma-Siena: Epilogo finale a sorpesa, ma spettacolo ed emozioni scorreranno a fiumi

0

Questa sera ore 20:15 (diretta Raisport) al PalaTiziano di Roma scatterà la finalissima scudetto per l’assegnazione del titolo di campione d’Italia tra l’Acea Roma e la Montepaschi Siena. Sicuramente una finale a sorpresa: non solo per la presenza di Roma, autentica rivelazione della stagione, ma anche della stessa Mens Sana. La storia della Virtus annata 2012/13 sembra frutto della penna di un fantasioso autore di romanzi, perché la storia della squadra capitolina ha effettivamente un fondo romanzesco quasi da racconto da libro Cuore. Basti tornare con la memoria a non più tardi di 12 mesi fa,

quando il presidente Toti dopo un decennio di ingenti sacrifici economici aveva deciso di passare la mano, ma l’assenza totale di imprenditori nella capitale disposti a subentrare all’ingegnere romano aveva convinto il patron di continuare a mantenere la realtà Virtus Roma nel basket italiano di massima serie, che in caso contrario avrebbe rischiato di partire dalle serie inferiori. Si parte con uno dei budget più bassi del massimo campionato, ma grazie alle intuizioni di affidarsi al giovane g.m. Alberani nella costruzione del roster, affidarlo alla saggezza morale e tecnica di coach Calvani, e mettere al centro del progetto tecnico Gigi Datome i romani arrivano a giocarsi la finale di quest’oggi. Siena in finale, e la domanda sarebbe quale è la novità per una squadra che ha vinto i precedenti sei campionati consecutivi?. Ebbene non c’è alcuna novità nel vedere gli uomini di coach Banchi in finale, ma probabilmente più di un addetto ai lavori avrebbe dubitato nella presenza dei campioni d’Italia nella finalissima dopo essersi piazzati solamente al quinto posto in regular season, e dopo una stagione contrassegnata da una serie impressionante di infortuni nel roster toscano. Probabilmente la risalita dei toscani è incominciata dalla dolorosa eliminazione dalle top 16 di Eurolega, dopo un fantastico girone d’andata nel raggruppamento, che ha consentito ai senesi attraverso un duro lavoro fisico in palestra, senza più impegno infrasettimanali in giro per l’Europa, di arrivare in una condizione fisica decisamente migliore in questo post-season.

Il percorso verso la finale

I romani in regular season si son piazzati al terzo posto, ed hanno vinto sfruttando il fattore campo in proprio favore la serie dei quarti di finale contro Reggio Emilia ed la semifinale contro Cantù alla settima gara interna, ma in entrambe le occasioni i romani hanno dovuto vincere di rimonta dopo aver perso le gare interne in gara1 nei quarti, e in gara5 in semifinale. La perla dei romani è sicuramente la vittoria di gara6 in semifinale contro Cantù quando sotto 2-3 nella serie contro i brianzoli sembravano spacciati ed ormai destinati ad un onorevole eliminazione ad un passo dalla finale. La truppa senese si è classificato al quinto posto in campionato, come detto in precedenza, e diversamente dai romani ha dovuto vincere entrambe le precedenti serie con il fattore campo a sfavore nelle decisive gare7 a Milano nei quarti, ed a Varese in semifinali. Se per i virtussini il momento di maggiore esaltazione è stata la vittoria in gara6 a Cantù, per Siena l’apice delle emozioni positive è stato raggiunto nella vittoria di gara7 a Masnago, in un’ambiente molto ostile (certe scene in campo e soprattutto fuori dal campo nei prepartita andrebbero evitate per il bene del basket italiano senza voler colpevolizzare nessuna tifoseria in particolare) e riuscendosi a rialzare dopo la scioccante sconfitta di due giorni prima al PalaEstra a causa della prodezza di Sakota sulla sirena, che aveva riportato la serie in perfetto equilibrio sul 3-3.

I precedenti in stagione

Lo score stagionale degli scontri diretti in questa stagione tra le due squadre è in perfetta parità sull’ 1-1 con una doppia vittoria esterna. Nella settima giornata del girone d’andata al PalaTiziano si impose Siena per 70-81 grazie ad una partenza a razzo nella prima parte di gara (27-43 all’intervallo). I protagonisti del successo senese furono B.Brown (22 punti) e Moss (18), mentre tra le fila di Roma la coppia Taylor-Lawal esaltò il pubblico romano nella rimonta fallita a cavallo tra terzo e quarto finale con una serie infinita di spettacoltari alley-oop (NDR alla fine ben sei). Nella gara di ritorno del PalaEstra la Virtus dominò e stravinse con un rotondo 70-94. Era il momento della stagione dove la Montepaschi era stritolata dal doppio impegno campionato-coppa e dagli infortuni (Hackett out per un problema alla caviglia), mentre Roma trascinata da Taylor (21 punti), Datome (16) e Lawal (14+14 rimbalzi) fece un sol boccone degli avversari.

Precedenti nelle finali scudetto

Nella stagione 2007-08 la Montepaschi vinse il suo secondo scudetto consecutivo battendo in finale l’allora Lottomatica Roma di Jasmin Repesa per 4-1 in finale (primo stagione che la finalissima si giocò al meglio delle sette gare)

Le chiavi tattiche della serie

I punti di forza in questi play-off, ed in particolare contro Varese in semifinale, per Siena in attacco sono stati Bobby Brown (17,6 punti di media nei play-off) e Daniel Hackett (14,3 p. e 4,4 assist di media nei play-off). Obiettivo numero uno della difesa di coach Calvani sarà quello di mettere tanta pressione, quindi sugli esterni, compreso su un David Moss stratosferico nel tiro dalla lunga distanza (42,6 % nei play-off dall’arco), ma l’enigma potrebbe essere la difesa su Hackett perché né Goss, Taylor o D’Ercole hanno la taglia fisica per poter marcare il figlio di Rudy. Probabilmente il coach romano potrebbe affidare Hackett alle cure di Brian Bailey, anche quest’ultimo di taglia ridotta rispetto al play della nostra nazionale, ma che ha dimostrato di essere giocatore con delle buone doti da difensore nella serie di semifinale su Ragland. Sfida chiave sarà quella tra Gigi Datome e David Moss: il riccioluto americano è l’agente speciale in difesa per coach Banchi (in semifinale decisiva la sua marcatura nel finale di gara7 su Mike Green), mentre Gigi nazionale è il punto di riferimento dell’attacco romano, nonostante in questi play-off abbia dovuto convivere con problemi alla caviglia e con marcature spietate tipo quella di Brooks contro la Lenovo. Però la Virtus ha dimostrato tutta la sua maturazione come gruppo proprio quando nei momenti difficili del suo capitano talora Goss (13,6 punti nel post season), Jordan Taylor (10,6 p.) o Bobby Jones (10 p. di media nei play-off) sono divenuti protagonisti in attacco con i propri uno contro uno. Proprio l’ala forte americana è stata la sorpresa trai romani in questo post season dopo un campionato in tono minore e spesso criticato dalla tifoseria, ma Bobby come l’anno scorso con Pistoia in Legadue ha dimostrato di essere un vero animale da play-off. Se i problemi romani difesa saranno nella marcatura sugli esterni, i veri grattacapi per coach Banchi arrivano dalla difesa da adottare su Gani Lawal (13,5 p+7,4 rimbalzi nei play-off). Il centro nigeriano già nei due episodi degli scontri in campionato è stato una spina costante nel costato della difesa senese, che ha dimostrato di patire la fisicità dei centri avversari in questi play-off (vedasi le prove di Bourousis e Mensah-Bonsu contro Milano, e di Dunston e Talts contro Siena) ed in generale in tutta la stagione . Coach Banchi, probabilmente, dovrà chiedere gli straordinari a Tomas Ress, cercando di mettere in difficoltà il lungo romano schierando coppie di lunghi atipici composti per esempio dallo stesso altoatesino, Kangur e Sanikidze, ma può contare anche su un Ben Ortner in grande crescita, che è stato uno dei migliori nelle gare 5-6-7 contro Varese.

Pronostico Basketitaly.it

Il blasone ed il dna vincente dei senesi degli ultimi anni fanno propendere la bilancia verso la Montepaschi, ma l’Acea è arrivata fino a questo punto e vuole continuare a ballare, magari facendo rivivere le emozioni al proprio pubblico stile primo ed unico scudetto della storia della Virtus del 1983 (2-1 sulla Billy Milano) targato Larry Wright in campo e Valerio Banchini in panchina. Sicuramente, e siamo pronti a scommetterci ci saranno emozioni, spettacolo e tanto equilibrio come ci hanno insegnato questi play-off, nei quali su sei serie finora disputate addirittura cinque si son concluse alla decisiva gara sette.