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Roma-Pesaro in countdown: Jones, Hosley e Goss sugli scudi, Turner incontenibile ma non basta

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Dinamo Sassari vs VuElle Pesaro-12Roma batte senza troppi patemi il fanalino di coda Pesaro 96 a 85 (clicca qui per rileggere il recup) e sale a quota 30 in classifica. I marchigiani restano a 12 punti e sono costretti a sperare nella sconfitte delle diretti concorrenti alla salvezza. Questo e molto altro è Virtus-VL in countdown. 

10 a Elston Turner. Non potendo ricevere la palma di Mvp in quanto sconfitto, merita il voto più alto del nostro Countdown. Grazie a lui Pesaro dal -17 dell’8′ (26-9) rientra fino a -4 (30-26 al 13′) ma alla lunga predica (quasi) nel deserto e a nulla valgano i 37 punti (8/11 da due, 4/7 da tre), 7 falli subiti e 4 assist.

9 è il voto a Bobby Jones. E’ il migliore in casa Virtus con 22 punti (8/12 dal campo) e soprattutto nelle prime fasi di gara da il meglio di sè: rimbalzi, palloni recuperati e tiro da fuori. E pensare che ad inizio stagione, col passaporto equatoguineiano che si faceva attendere e senza il quale Roma non avrebbe potuto tesserarlo, Pesaro lo aveva anche cercato…

8 come l’8/11 dal campo di Quinton Hosley che frutta ben 18 punti. I numeri dicono di una partita più che discreta ma ai più attenti osservatori non saranno sfuggite le solite pause che, soprattutto in attacco, rendono l’ex Sassari una vera incognita. Cercasi costanza.

7 come il 7/11 dal campo di Ravern Johnson. Insieme a Turner tiene in piedi la baracca marchigiana grazie ai suoi 19 punti. In attacco la mette che è un piacere ma in difesa, in virtù del suo fisico da fuscello, va più volte in difficolta contro Hosley e, in particol modo, Jones.

6 come i punti di Anosike. Il centrone pesarese perde la battaglia, attesa alla vigilia, contro Mbakwe. Non che il virtussino abbia cifre tanto migliori (9 punti e 11 rimbalzi) ma la sua presenza è risultata assai più decisiva di quella dell’avversario.

bobby jones, roma5 i canestri di Goss (5/9 dal campo). E’ lui il vero segreto dei successi romani, leader silenzioso e mai fuori le righe. Anche contro Pesaro 16 punti e 6 assist: su di lui Dalmonte può sempre contare.

4 i punti di Petty. Il play pesarese non entra mai in partita come testimonia il 2/8 dal campo e non è un caso che spesso coach Dell’Agnello gli preferisca come “portatore di palla” i vari Musso, Pecile e Turner.

3 come tiro da tre. L’arma del tiro dall’arco è stata ampiamente utilizzata (e con profitto) dalle due compagini: Roma chiuderà col 50% (15/30) e Pesaro col 56% (9/16).

2 come i punti che Pesaro deve recuperare su Montegranaro per agguantare il penultimo posto che equivarrebbe ad una tanto agognata salvezza. I cugini sutorini saranno impegnati nel posticipo del lunedì contro Milano; sicuri che nei pressi dell’Adriatic Arena si farà il tifo per i lombardi.

1 come il minuto concesso a fine partita al baby Pagano. E’ lui a sferrare anche l’ultimo tiro del match, peccato che la palla prenda solo il primo ferro.

0 come le critiche ai tifosi di Pesaro. Scendono nella capitale in discreta quantità (una trentina) e si fanno sentire a gran voce dal 1′ al 40′. Stima infinita.

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