Importanti parole quele del general manager Nicola Alberani in un’intervista rilasciata a “Il Tempo”, in cui si è soffermato su vari punti a cominciare dalle certezze della passata stagione, ai nuovi arrivati e ad i giocatori che arriveranno. Dunque dichiarazioni a 360° per il GM romano, che svela inoltre quale sarà il capitano e il leader della prossima stagione, ovvero Phil Goss colonna portante insieme a D’Ercole e Taylor della squadra che nascerà.
“Le certezze sono questi tre giocatori. Taylor ha fatto una scelta, vuole un’altro anno a Roma per mostrarsi ancora più forte e magari diventare oggetto del desiderio di qualche top club, credo potrà essere dominante! D’Ercole è una garanzia difensiva e offensiva mentre Goss sarà il nostro nuovo leader, colui che prenderà lo scettro di Datome. Quando dopo gara 5 di semifinale contro Cantù eravamo con l’acqua alla gola, lui ha avuto una reazione splendida. E’ quello che ha regalato nuove certezze al gruppo e allora abbiamo capito con il presidente Toti che la sua presenza senza Gigi sarebbe stata imprescindibile. Credo che sarà il nuovo capitano”.
Alberani così dopo aver parlato delle conferme della stagione passata, si concentra sui nuovi arrivati in casa Virtus: Hosley aveva la possibilità di rimanere in Polonia e fare l’Eurolega o andare in qualche club che gioca la massima manifestazione continentale ma ha voluto con forza e decisione Roma. Si chiede come mai dopo l’ultima stagione disputata a Sassari, l’Italia l’abbia snobbato. La sua volontà ha fatto la differenza. Mbakwe dovrà essere il nuovo Lawal, attendiamo che acquisisca il passaporto nigeriano per firmarlo.
Infine a conclusione di questa lunga intervista, il GM sposta le sua attenzioni sulle pedine che mancano per completare il roster da mettere a disposizione di Luca Dalmonte: “Servono un’esterno e un’ala grande, non possiamo sbagliare. Per questo dopo la firma di Mbakwe, valuteremo con molta attenzione. Possono liberarsi giocatori importanti dall’NBA. Tonolli invece non ha firmato ma c’è una stretta di mano con il presidente.
