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Road To Final8 – D’Ercole: “Avellino è molto forte, ma noi siamo pronti”

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Lollo D'Ercole si concede per un'intervista esclusiva prima delle Final8
Lollo D’Ercole si concede per un’intervista esclusiva prima delle Final8

Continua la nostra marcia di avvicinamento alle Final8 di Coppa Italia, che inizieranno oggi a Rimini. Abbiamo contatto Lorenzo D’Ercole, uno dei giocatori che ha giocato più volte questa competizione.

Partiamo dalle partecipazioni, l’esperienza non manca, quante volte hai partecipato alle Final8?
“Questa è la mia sesta volta, due con Siena da giovane, due con Roma e la prossima sarà la seconda con la Dinamo. Una l’ho vinta con Siena.”
La competizione è particolare, le partite da dentro o fuori, sono ricche di insidie, quindi al di là della classifica attuale e del momento di forma, qual è dal punto di vista mentale il modo migliore per prepararsi a questo tipo di trofeo?
“Dal punto di vista mentale, per quanto concerne noi, non c’è grossa differenza rispetto alle ultime gare che abbiamo affrontato, nel senso che sono partite secche dove non hai modo di recuperare strada facendo in caso di sconfitta e noi, quest’anno abbiamo già affrontato questo tipo di insidia. L’abbiamo fatto in Champions contro il Partizan, dove una sconfitta ci avrebbe di fatto escluso dall’Europa, così come in campionato prima della chiusura del girone di andata. L’approccio deve essere uguale per ogni tipo di partita, perché tutte devono essere preparate per vincere, ma siamo consapevoli che ogni minimo errore può essere fatale, perciò dobbiamo essere concentrati per tutti i 40 minuti, ben consci che saranno i dettagli a fare la differenza.”
L’esperienza di Champions allora ha aiutato nel preparare l’avvicinamento alla Coppa Italia?
“Certamente si, la Champions ha dato un vissuto alla squadra, ci ha permesso di giocare partite importantissime, vincendole sia fuori che in casa, l’esperienza di regular season sicuramente ci ha aiutato.”
Parlando invece dell’avversario, come vedi Avellino e il suo momento di forma e come credi possa svilupparsi la gara?
“Avellino è una squadra molto forte, uno dei peggiori avversari che avremmo potuto incontrare, in un buono stato di forma seppur con qualche infortunio; ha comunque un roster molto profondo e completo, ma anche noi attraversiamo un buon momento, in fiducia e andiamo per giocarci la partita alla pari.”
E per quanto riguarda il tuo momento di forma? La tua stagione è partita col freno a mano tirato, poi la svolta della squadra ha coinciso anche con un tuo miglioramento, tanto che coach Pasquini ha avuto modo di elogiare il tuo apporto alla squadra, che cosa è cambiato per te durante la stagione e che cosa è cambiato per il gruppo?
“Per quanto mi riguarda, nella prima parte di stagione, giocavo pochissimo o a volte non entravo in campo, ma allo stesso tempo, come è giusto che sia, mi sono sempre allenato al massimo delle mie possibilità proprio per farmi trovare pronto. Quando c’è stata l’occasione ho provato a sfruttarla nel miglior modo possibile e le cose hanno iniziato ad andare bene, sono riuscito a ricavarmi il mio spazio e mi auguro, di poter continuare così, perché il mio obiettivo è quello di essere importante sempre di più per la squadra.
Per quanto riguarda il cambiamento complessivo, diciamo che all’inizio abbiamo un po’ sofferto il fatto di essere un gruppo nuovo, per il quale serviva del tempo per trovare la chimica giusta e, nell’ultimo mese e mezzo, siamo riusciti a trovare una buona quadratura, migliorando il nostro livello di gioco. Abbiamo sempre avuto un buon atteggiamento difensivo, anche se a volte non riuscivano a tenerlo per tutti i 40 minuti, ma è in attacco che siamo cambiati maggiormente, dove ad inizio stagione non riuscivamo a muovere la palla come volevamo, non riuscendo di conseguenza ad esprimere un gioco di squadra e in questo, oggi, siamo migliorati molto e i risultati si sono visti”.
Chiudiamo parlando della tua esperienza in Sardegna dal punto di vista personale, per te è il secondo anno a Sassari e l’impressione è che ti sia integrato bene nell’isola, qual è la cosa che ti ha colpito di più dell’ambiente Dinamo?
“A me da subito, l’ambiente di Sassari e della Sardegna tutta, mi è sembrato molto molto accogliente, onestamente è stato molto facile ambientarsi, sin dal primo momento. Sia con la società, sia con la squadra e con il popolo sardo. I sardi sono un popolo accogliente, al quale, se dimostri di tenerci, di dare tutto, ti sanno ripagare; non posso che dire che mi sono trovato e mi trovo tuttora bene, qua sono felice”.

BasketItaly.it ringrazia Lorenzo D’Ercole, l’ufficio stampa e la società Dinamo Banco di Sardegna Sassari, per la disponibilità.