fbpx
Home Serie A Quanto costa abbonarsi in Serie A?

Quanto costa abbonarsi in Serie A?

0

Supporter Venezia Pala Taliercio

Fase di precampionato, ma sopratutto fase di abbonamenti per le società di Serie A. Il botteghino è ormai da qualche anno una fonte principale di sostentamento per le squadre della massima serie, che per far quadrare i conti spesso si affidano ai propri tifosi.

Abbiamo dunque scelto di fare un paragone, per quanto non esaustivo, dei prezzi degli abbonamenti delle squadre della Lega A, divendolo nel più classico Nord, Centro e Sud (che usciranno nei prossimi giorni), anche per favorirne la lettura ed il confronto. Abbiamo scelto solo 5 tipologie di abbonamento, partendo dalla più bassa (curva) fino ad arrivare al settore VIP. Non sempre i costi corrispondono ad una stessa tipologia di posto, visto che i palazzetti sono organizzati molto diversamente, ma, per quanto possibile abbiamo cercato di abbinare tipologie di posto similari. 

I prezzi vanno intesi senza riduzioni e senza Coppe, quindi in realtà sono molto spesso più cari di quanto effettivamente si paghi. Tra prelazioni ai vecchi abbonati, sconti per over65 e universitari, abbonamenti comprensivi delle partite internazionali, spesso si riesce a pagare l’abbonamento circa il 20% in meno o comunque comprensivo dei match di Coppa.

Nord

Nord

La squadra che ha guadagnato di più l’anno scorso è stata Milano, che in tutta la stagione ha incassato circa 2 milioni di euro dal botteghino (escludendo l’altro milione arrivato dall’Eurolega). Un risultato non paragonabile con altre realtà italiane (eccetto Sassari) e che ha premiato la politica di bassi prezzi dell’EA7, con un Forum spesso pieno. La capienza del Forum di Assago ha permesso di puntare più sulla quantità dei tifosi che sul prezzo dei biglietti, raggiungendo dei livelli molto alti di affluenza. I prezzi sono rimasti praticamente invariati e nulla lascia pensare che la situazione possa cambiare quest’anno, quando ci saranno anche più abbonati. Detto dei campioni, si può dividere in due la parte nord: da un lato Cremona e Trento, che applicano prezzi più che popolari, anche perché i rispettivi palazzetti non registrano quasi mai il tutto esaurito (media di Cremona 2306, a fronte dei 3500 posti del PalaRadi). Sarà interessante vedere se ci sarà un incremento nei spettatori dell’Aquila, visto che l’effetto Serie A dovrebbe alzare di qualche punto percentuale l’affluenza. Diverso il discorso per Varese e Cantù, che possono contare su uno zoccolo duro ampio e su tanto entusiamo. Il Pianella di Cantù è praticamnete sempre tutto esaurito, nonostante un lieve flessione nell’ultimo anno (circa 300 spettatori di media in meno). Da qui la scelta dei prezzi, anche perché la Mapooro Arena ha circa 4000 posti a sedere, facilmente riempibili. Stesso discorso per Varese, che grazie al nuovo coach Pozzecco ha rilanciato l’entusiasmo in una piazza delusa da una stagione al di sotto delle aspettative, ma che non ha tradito la squadra, registrando pochi spettatori in meno rispetto alla ottima stagione 2012/13. I prezzi più alti rispetto alle altre società seguono dunque questo filo conduttore: un allenatore sempre amato nella città giardino e la voglia di rilancio. 

Discorso a parte merita Venezia, che a causa delle dimensioni del Taliercio (3509) non riesce quasi mai a soddisfare le richieste dei tifosi. Da qui l’idea di una tessera fedeltà, che garantisca ai tifosi la possibilità di acquistare i biglietti in prelazione, ad un prezzo ridotto, ma senza la garanzia del posto. Il costo di questa tessera è di 60€ e lo sconto per ogni match è 10€. Esistono poi due tipi di abbonamento: uno per il settore non numerato 300€ e uno per il settore numero 790€. Va considerato che gli abbonamenti qui proposti danno anche la possibilità di vedere le partite della squadra femminile della Reyer. Oltre questo va notato che la squadra della Laguna offre gli sconti più sostanziosi a chi compra prima l’abbonamento, fino a 200€ in meno.