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Provarci è Facile, Riuscirci meno

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Finale Gara 3: EA7 Milano – MPS Siena 79 – 82

Ancora una volta a Milano manca un centesimo per fare l’Euro. Arranca per tutta la gara inseguendo una Siena quasi sempre avanti, riesce a trovare il vantaggio, assaggia il sapore della vittoria e poi se la lascia sfuggire negli ultimi secondi. L’inesperienza data dall’età media dei giocatori Milanesi che si trovano in campo anche negli ultimi minuti e che sono poi protagonisti della conquista di un vantaggio tanto cercato, gioca a sfavore dell’Olimpia che si lascia soffiare da sotto il naso una vittoria che sembrava possibile, dopo un recupero durato 15 minuti del secondo tempo dei 10 punti di scarto che aveva accumulato nella prima fase. Siena gioca da Siena sempre, per 40 minuti, senza perdere mai la concentrazione e punisce sempre una Milano che per scelte difensive spesso si trova obbligata a concedere qualcosa. A fine partita l’umore da tifoso è un misto tra delusione e amarezza, delusione per chi dovrebbe e potrebbe dare di più e non da e amarezza per chi ci ha provato e creduto fino in fondo ma si è dovuto arrendere.

Nel primo quarto Siena si mette subito avanti, Milano rincorre e recupera riuscendo a chiudere il quarto in vantaggio di un punto. Secondo quarto e la MPS piazza un 6 a 0 di parziale che scuote i milanesi che riescono a rientrare ma Kaukenas piazza due triple spezza gambe che fanno sbandare l’EA7 che subisce fino a chiudere il primo tempo con 10 punti di svantaggio.

Alla ripresa l’Olimpia ritrova il modo di macinare il suo gioco e punto dopo punto si riaggancia agli avversari chiudendo il quarto a meno 1.

L’ultimo quarto vede Milano inseguire e ricercare spasmodicamente il vantaggio fino a raggiungerlo a 5 minuti dal termine della gara. Da li in poi è un susseguirsi di vantaggi e pareggi, il più delle volte conquistati ai liberi. Negli ultimi minuti Stonerook estrae il coniglio dal cilindro e trova una tripla che spariglia il risultato, da lì in poi il carosello dei tiri liberi porta lentamente verso il finale se non che sempre lo stesso Stonerook fa 0 su 2 ai liberi ma tocca il rimbalzo che viene conquistato dalla Montepaschi, Milano è così costretta a fare fallo per fermare il cronometro ma firma anche la sua condanna andando ameno 3 con poco più di 3” sul cronometro. L’ultimo tiro dell’AveMaria non va e Siena conquista anche gara 3 portandosi sul 3 a 0 e guadagnandosi così il primo Match-point da potersi giocare già domani in gara 4 a Milano.

 

Milano ci prova e ci crede fino in fondo, riesce a trovare l’antidoto per contenere bene McCalebb ma concede da altre parti e Siena non perdona. Ancora una volta l’EA7 sembra si appoggi forse troppo sulle prestazioni e l’energia dei suoi giovani, non riesce a sfruttare Bourousis che sembra spaesato nel cercare di difendere sui lunghi Senesi che lo costringono a seguirli sull’arco togliendolo dal suo habitat naturale dell’area e anche in attacco però non produce quanto potrebbe. Scariolo si affida allora alla maggiore dinamicità di Radosevic, ma anche lui deve pagare lo scotto dell’età e spesso regala liberi aggiuntivi agli avversari. Emblematico che a fine partita solo tre giocatori abbiano uno scorer degno di nota (Hairston 25, Cook 12, Gentile 13), e se chi come Melli non produce tantissimo in a è pienamente scusabile per il lavoro difensivo, altri risultano un po’ troppo assenti per poter giocarsi una finale scudetto. Degno di menzione un sempre più positivo Gentile che trascina come un veterano la squadra nella rimonta. Ora, con un altra delusione in tasca, ma anche con la consapevolezza che con non molto di più si può vincere, Milano affronta una gara 4 che si può racchiudere nell’idioma ormai noto in NBA “Win or Go Home”.