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Pistoia batte meritatamente Roma. Il countdown della gara

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Pistoia vince la prima gara casalinga, meritatamente, conducendo per tutta la gara anche con largo margine. L’Acea gioca a testa alta, ma non riesce a ricucire l’ultimo e decisivo strappo dei toscani. In countdown le emozioni di una bella partita, con ospite d’onore il presidente FIP Gianni Petrucci.

 

10 La valutazione di Gilbert Brown. Il roccioso americano della GTG non è particolarmente continuo, ma se riesce a dare continuità alla sua azione può diventare importante. Ha una buona mano, unità ad una fisicità dirompente ed anche ieri ne mette 15 con 2 bombe nel momento chiave della gara. Prende anche 3 rimbalzi (pochini per lui) e 2 assist.

9 conclusioni da 2 punti tentate da Brandon Triche. Il play di Roma deve ancora prendere bene le redini della squadra in mano, ma ieri ha fornito una prova di grande sostanza. Rimane in campo ben 32 minuti, segnando 14 punti e prendendo 5 rimbalzi. Le statistiche però ci dicono anche 5 palle perse ed un solo assist che, per un play, sono dati pesanti.

8 su 9 da due per CJ Williams. I numeri dicono che è stato l’Mvp dell’incontro e, nonostante alcune pause ed una concentrazione in gara non propriamente assidua, quando inizia a bombardare la retina diventa immarcabile. 11/17 al tiro, 4 rimbalzi, 5 falli subiti, 2 stoppate fatte e 29 di valutazione. Se gioca cosi almeno 3 /4 del campionato, Pistoia può dormire sonni tranquilli.

7 assist per Langston Hall. A differenza del pari ruolo romano Triche, lui si vede poco al tiro, ma c’è sempre quando la gara si fa dura. E’ giovane, ma ha grande talento e mani veloci; segna 8 punti, con 2/2 dal campo, 3 su 4 ai liberi, 4 falli subiti ed una sola palla persa, per 19 di valutazione.

6 rimbalzi per Bobby Jones. Rimane uno dei giocatori più amati dai pistoiesi, fra quelli passati al PalaCarrara negli ultimi 10 anni. Resta in campo 31 minuti e segna 17 punti, con 5 falli subiti e 18 di valutazione. Lotta e difende come sempre, tira male dalla lunga distanza e alla fine paga la stanchezza, come tutta la squadra.

5 rimbalzi per Melvin Ejim. Il migliore dei suoi per continuità ed efficacia d’azione durante tutta la partita. Rimane in campo 29 minuti con 17 punti, 5/5 dal campo comprese 2 conclusioni da 3 punti, 5/5 ai liberi per una partita in cui non sbaglia nulla al tiro. Condisce il tutto con 4 falli subiti e peccato per le 3 palle perse, che ne sporcano comunque una valutazione finale (20) molto positiva.

4 assist per Daniele Cinciarini. Finalmente il “Cincia” fornisce una grande prestazione in attacco e, a fine gara, fa esplodere la sua felicità dando il “cinque” a tutto il palazzetto. Parte dalla panchina, ma lui ha grande cuore e quando entra in striscia può essere devastante; 17 punti, 6/11 dal campo con 3 bombe davvero esplosive, 2 rimbalzi e 4 falli subiti. Nel cuore dei tifosi è lui il vero capitano.

3 le partite positive di Landon Milbourne. Finora è stato troppo discontinuo e soprattutto nelle prime 4 gare di campionato, decisamente insufficiente. Piano piano sta acquisendo un ruolo naturale di leader che, ad inizio campionato, gli veniva riconosciuto da tutti. Ieri una prestazione a tratti scintillante con 32 minuti in campo, 19 punti, 8 rimbalzi, 4 falli subiti e 2 stoppatone, per 26 di valutazione finale.

2 la valutazione di Kyle Gibson. Probabilmente non gli sono tremate le gambe, ma sicuramente gli è tremata la mano. Sarà stata l’emozione di tornare in quel palazzetto in cui, lo scorso anno, assieme ai suoi compagni è riuscito a portare i campioni di Milano a gara 5. Fatto sta che chiude con 10 punti, frutto di un orribile 3/12 al tiro, 2 rimbalzi, un solo fallo subito, 2 assist e 2 stoppate prese.

1 palla persa per Linton Johnson. Le statistiche, come spesso succede, sorridono all’esperto giocatore americano che anche ieri chiude con soli 4 punti, ma anche 10 rimbalzi, 4 assist e 15 di valutazione. Sembra però poco presente all’interno del gruppo e la sua innatia simpatia si scontra, forse, con una scarsa modestia. Alla fine gli viene rimproverato dal pubblico di aver festeggiamento poco, assieme ai compagni, festosi ed esultanti davanti alla curva.

0 rimbalzi per Daniele Magro. Il ragazzone proprio non sa ritrovarsi. Rimane poco in campo, solo 5 minuti, ma purtroppo non riesce a lasciare traccia di se e Paolo Moretti è costretto a richiamarlo in panca. 2 soli punti e 2 falli fatti; per un centro nel giro della Nazionale Italiana, questo è davvero troppo poco.