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Pesaro-Pistoia, finale thrilling. In countdown le mille emozioni di questa sfida

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moretti

Dopo quella dell’andata, 115-110 per Pistoia al terzo supplementare, un’altra gara incredibile, con i toscani avanti di 13 punti a 5 minuti dalla fine e Pesaro che riesce a vincere di un punto! In countdown, una partita per coronarie di ferro.

10 rimbalzi per JaJuan Johnson. L’ex nba parte fortissimo e nei primi 2 quarti segna 10 punti, tirando da ogni posizione. Piano piano si affloscia e si lascia trascinare dall’inerzia della gara, senza incidere come dovrebbe fare un vero campione. Mette a referto 11 punti, ma ci sono anche 4 palle perse. 

9 punti per Anosike. Inizialmente assente dal gioco e ben controllato dai lunghi pistoiesi, pian piano entra in partita e non ne esce più. Alla fine cattura 18 rimbalzi e chiude con 26 di valutazione, facendo capire come mai è primo nella lega, in queste due voci. MVP della gara.

8 la valutazione finale per Trasolini. Il canadese rimane in campo 24 minuti e, nonostante le statistiche non siano eccellenti, riesce a dare grande sostanza. Piazza una bomba importantissima, con 4 rimbalzi e 2 palle recuperate.

7 tentativi da 3 per Elston Turner, con una realizzazione. Ben controllato dai difensori di Pistoia per tutta la gara, il fuoricolasse di Pesaro piazza però il tiro della vittoria a pochissimi secondi dalla sirena, in un palazzetto incandescente. Anche in una serata di molti ombre e poche luci, mette 15 punti a referto con un pessimo 6/22 dal campo, 2 rimbalzi e 2 palle perse e – 1 di valutazione. Quando le statistiche valgono zero.

6 falli subiti da Brad Wanamaker. Non una delle sue migliori prestazioni, ma come sempre cerca di tenere in piedi la nave, mentre sta affondando. Naviga spesso a vista e chiude con 13 punti, 6 rimbalzi e 3 assist, ma anche 2 importanti palle perse.

5 rimbalzi per Ravern Johnson. Magro, troppo magro per sembrare un giocatore di basket, ha anche però grande agilità e braccia veloci. Gioca forse la sua miglior gara, sempre presente e sempre pericoloso. Mette 24 punti in ben 30 minuti di gioco e cattura 5 rimbalzi, tutti difenisivi, chiudendo con un ottimo 20 di valutazione.

4 assist per Petty Perry. Il play pesarese gioca di fisico e tavolta fa a sportellate con il pari ruolo Wanamaker. Si accende e si spegne come una lampadina di Natale, ma alla fine mette 9 punti, con 2/8 dal campo, ma subisce 7 falli e ci mette anche 4 rimbalzi difensivi. Può fare di più, ma ieri è bastato il suo apporto a strappi.

3 rimbalzi per Kyle Gibson. Il giocatore di LA continua a giocare a fasi alterne ed è forse la più grande delusione in casa GTG. Preso per essere il giocatore dell’ultimo tiro, quando la gara si fa dura, lui esce quasi sempre dal match. Anche ieri 14 punti, con 6/20 dal campo, 4 falli commessi e nessuno subito, 3 rimbalzi ed un -1 di valutazione che la dice lunga sulla sua prestazione.

2 punti per Andrea Pecile. Età ed infortuni ne condizionano il rendimento ed anche ieri rimane in campo 13 minuti, con un rimbalzo ed una palla persa. Coach Dell’Agnello però, quando servono carisma e grinta, sa che può sempre contare su di lui.

1 assist per Deron Washington. Parte fortissimo, ma la continuità non è il suo miglior pregio. Ha grande atletismo, ma dovrebbe avere anche l’esperienza per risultare più presente nei momenti decisivi. Segna 17 punti, con 6 falli subiti, 5 rimbalzi catturati e 3 palle perse. Negli ultimi 5 minuti, come molti dei suoi compagni, sparisce dalla partita.

0 stoppate subite da Ed Daniel. Il giovanotto dell’Alabama fa parecchia confusione, sbagliando passaggi elementari e capendo poco certe situazioni di gioco. Nonostante questo segna 12 punti, con 11 rimbalzi e 2 stoppate date. Non si fa intimidire da nessuno, però il 20 di valutazione pare decisamente eccessivo, anche se i numeri dicono questo.