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Milano si prende il derby contro una Cantù abulica

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E’ dell’EA7 Milano il derby n° 151, uscita vincitrice 68-79 dal PalaDesio contro una Lenovo Cantù costretta ad inseguire per tutta la partita. Ha prevalso la maggiore energia messa in campo dalla squadra di Scariolo, più cinica nei momenti cruciali e diabolica nell’approfittare dei troppi errori gratuiti degli avversari, cui fa difetto la concentrazione proprio quando prendono un minimo di inerzia.

I biancorossi muovono meglio il pallone e tirano bene dal perimetro (8/20), finalizzando con gli esterni, a turno devastanti per la difesa canturina: ad un Gentile (25, 8/16 dal campo e 3 rimbalzi) incontenibile nel primo tempo, seguono un Langford (17, 6/12 al tiro e 2 ast) che monopolizza i due quarti centrali ed un Green (15, 3/6 da tre e 4 ast) che fa male da oltre l’arco. La squadra di Trinchieri costruisce poco in attacco, portando a casa magre percentuali dall’arco (5/21) e disperdendo il vantaggio sotto i tabelloni (39-31 pro Lenovo con 16 offensivi) e paga oltremisura nel momento in cui i problemi di falli tolgono dal campo il suo faro Aradori (17 più 9 rimbalzi). Tra le guardie solo Tabu (14, con 2/7 da tre e 4 perse) dà qualche tardivo segnale, sotto canestro Tyus (13 e 7 reb) fa rivedere le belle cose di inizio stagione, ma è troppo solo a presidiare il pitturato. La serata no al tiro di Leunen (7, 3/9 al tiro, ma 6 rimb e 6 ast) e Mazzarino (7, 1/3 da tre) toglie troppe armi all’arsenale biancoblu e il mortifero break iniziale a firma Gentile non sarà più colmato.

In cronaca. C’è Radosevic, in contumacia Bourousis, nel quintetto di Scariolo. E’ Aradori il primo a muovere lo score, prima che Gentile attacchi col suo show personale: segna da tre, attacca il ferro, guadagna liberi segnando 12 punti nel 6-14 Armani dopo 6’. Milano ha più ritmo e la faccia più cattiva, Lenovo ha polveri bagnate dall’arco (1/7 nell’intero primo tempo), ad eccezione di Aradori, costretto però fuori dal secondo precoce fallo. E’ Tyus a portare un paio di giocate di energia, ma il mismatch Gentile-Mazzarino permetta all’EA7 di doppiare gli avversari sul 22-11 dopo 10’.

Entra Mancinelli (7, 2/8 dal campo) e Cantù apre con 5 punti in fila sulla tripla del Cardinale. Con Gentile in panca a riposare, è Pops (4 più 5 reb) con due schiacciate a tenere lontana Lenovo. Trinchieri non può prescindere da Aradori, ma di là si accende Langford, con i 6 punti consecutivi del nuovo +11 esterno, nonostante l’attività di Tyus. I biancoblu si complicano la vita in lunetta (9/15 nel primo tempo), ma la 2-3 ordinata da Trinchieri paga dividendi con il – 4, 28-32 sulla reverse in contropiede del Mancio a 3’ dal riposo. Fotsis (8, 2/4 da tre e 6 reb) smuove Milano dai 6.75 e una Cantù distratta concede due facili lay up per il 34-41 all’intervallo lungo.

Tabu rompe il digiuno dal perimetro per aprire il 2° tempo, presto imitato da Leunen per il – 1 dopo 2’, prima che Aradori venga punito dal terzo fallo (in attacco) più il tecnico che lo tolgono dalla partita. Cantù, nonostante il buon lavoro sotto i tabelloni, rimbalza a – 9, complici un paio di banali errori prontamente capitalizzati da Langford e Green. L’ex Kansas pareggia il conto dei tecnici, ma la zona Lenovo stavolta è perforata da Fotsis e Green in rapida sequenza, per la nuova doppia cifra di vantaggio. Milano potrebbe incrementare ancora, con Cantù contata in piedi sul 65-53 dopo tre quarti di gioco.

Bastano i primi 2’ del 4° periodo per capire che i biancoblu mancano della durezza mentale per riaprirla, nonostante l’attacco meneghino attraversi il momento meno brillante del match. Tabu è il primo a segnare, con la tripla dopo quasi 5’, subito annullata dal canestro più fallo di Gentile. Ancora il belga e Aradori (col 5° fallo di Bonsu) ridanno fiato a Lenovo con il –7, 61-68 a 4’ dal termine. L’EA7 non vede più il canestro, ancora il bresciano da 8 metri trova il – 4, fallendo poco dopo il potenziale – 1. Langford inventa in penetrazione contro Tyus, Melli (6 e 7 reb) allunga dalla lunetta, ma è l’incredibile pasticcio biancoblu sulla rimessa dal fondo che regala a Gentile l’affondata del +7 che chiude i conti a 40″ dalla sirena. Finisce 69-78 nella delusione di un PalaDesio che sperava nel derby per una spinta emotiva in vista dei playoff, che Cantù affronterà con la probabile testa di serie n°7 dopo l’aggiunta di Joe Ragland in settimana. Milano vendica la sconfitta dell’andata e blinda il 4° posto, salvo improbabili scivoloni interni contro Brindisi, che significa quarto di finale contro Siena con il vantaggio del fattore campo.

Lenovo Cantù-EA7 Milano 69-78      (11-22, 34-41, 53-65)

Lenovo Cantù: Abass ne, Scekic ne, Smith 1, Leunen 7, Mazzarino 7, Casella ne, Brooks 2, Tyus 13, Tabu 14, Aradori 17, Cusin 1, Mancinelli 7.  All.Trinchieri

EA7 Milano: Giachetti ne, Hairston 1, Fotsis 8, Chiotti ne, Melli 6, Mansah-Bonsu 4, Bremer, Langford 17, Gentile 25, Green 15, Radosevic 2, Basile ne. All. Scariolo

 

Stefano Mocerino

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