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L’orgoglio di Torino mette al tappeto Caserta: ora il sogno si chiama Final Eight

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ALIBEGOVIC - TORINO

Ormai è una consuetudine per i tifosi piemontesi quella di vivere finali palpitanti. Dopo due ko casalinghi contro due corazzate come Milano e Venezia, la Fiat Torino batte la sorpresa del campionato, Caserta, per 80-77.

Alla squadra di Dell’Agnello non è bastata la superprestazione di Edgar Sosa, che in estate era stato vicino a diventare un giocatore dell’Auxiliumcus, autore di 37 punti. Proprio lui però ha sbagliato la tripla che avrebbe mandato il match al supplementare e che avrebbe punito l’ingenuità di Washington il quale dopo aver catturato un rimbalzo offensivo a 30” dal termine anzichè lasciar scorrere il cronometro e magari subire, ha preferito tirare.

Una vittoria che Torino ha agguantato nonostante le difficoltà in cabina di regia. Alla vigilia era sembrato probabile l’impiego di Wright e non di Poeta (entrambi infortunati, rispettivamente alla caviglia e alla schiena), invece è accaduto l’esatto opposto.

Il nazionale azzurro è inaspettatamente sceso in campo per 22′, contribuendo alla causa con 9 punti e 4 rimbalzi.

Sosa, ex Biella, ha approfittato dell’emergenza in cabina di regia non trovando nessuno in grado di contenere le sue accelerazioni e ciò ha anche mascherato, in parte, le difficoltà vissute da Watt (6 punti in 34′).

Vitucci si è trovato in una situazione così delicata da far partire in quintetto base il giovanissimo Vitale, mentre dall’altra parte il coach dei campani ha dovuto rinunciare, oltre a Bostic, anche a Czyz.

Una partita in cui sono emersi protagonisti inaspettati che si sono rivelati decisivi per la Fiat: Jamil Wilson, bravo a ricucire lo strappo iniziale dei casertani (24-19 al 10′) con canestri e rimbalzi, sopperendo così ad un dj White impegnato in una lotta contro Watt, che non ha avuto né vincitori né vinti.

Sosa rimane una spina nel fianco anche nel secondo periodo, ma è solo, e ciò permette a Torino di andare al riposo con un vantaggio rilevante e che avrebbe potuto essere ancor più ampio se la Pasta Reggia non avesse avuto una mira eccellente al tiro da fuori, ben oltre il 50%.

Al rientro Caserta cambia marcia e Torino sembra non poter reggere l’onda d’urto, tanto da subire un 8-0 di parziale in poco più di 120” che porta in vantaggio gli ospiti.

Esce però fuori l’orgoglio dei piemontesi, che trovano nelle triple di Alibegovic, entrato in ritmo, e di Wilson, la chiave per scardinare la difesa degli ospiti.

Putney (13+10), unico insieme a Giuri a giovarsi degli assoli di Sosa, inizia ad accusare la stanchezza e nella prima metà dell’ultimo periodo Torino piazza il break, targato made in Italy: lo inizia Mirza Alibegovic e lo conclude Mazzola con 5 punti di fila che valgono il +9 al 36′.

Sosa e Putney ci provano ancora, ma alla fine la Fiat Torino porta a casa due punti, che non possono non creare entusiasmo, nonché una speranza concreta di giocarsi l’accesso alle final eight di Coppa Italia. Toccherà a squadra coach e società giovarsi di quella che a fine anno potrebbe essere ricordata “la partita che ha cambiato il volto alla stagione”.

Caserta invece rallenta la propria corsa ma rimane nelle parti nobili della classifica e si affaccia anche lei nel rush finale con discrete possibilità di successo per il raggiungimento del primo obiettivo stagionale, cosa in cui pochi avrebbero scommesso ad inizio anno.

Mvp Mirza Alibegovic 17 punti e solo due errori al tiro: il suo orgoglio slavo è stata la molla che ha permesso a Torino di reagire nel momento di massimo difficoltà e la chiave nel break decisivo. 17 punti, 7/8 al tiro in soli 22′.

Tabellino: Torino-Caserta 80-77

Torino: Wilson 15, White 10, Washington 9, Poeta 9, Harvey 12, Vitale, Parente ne, Okeke, Fall, Mazzola 8, Alibegovic 17, Crespi ne. All: Vitucci

Caserta: Sosa 37, Cinciarini 7, Giuri 11, Watt 6, Putney 13, Riccio ne, Metreveli, Ventrone ne, Jackson 3, Gaddefords 1, Cefarelli, Czyz ne. All: Dell’Agnello